PROGETTO “FIORI DI PACE”

 

Si è conclusa da pochi giorni,qui a Verona, la positiva esperienza di incontro fra giovani israeliani e palestinesi nell’ambito del progetto “Fiori di pace”.

L’iniziativa è nata a seguito dei “Cantieri del Dialogo cristiano – musulmano in Italia”, progetto realizzato dall’Associazione Villa Buri nel maggio 2005, durante un incontro fra l’Associazione Villa Buri stessa e la rivista “Confronti”, che da circa dieci anni realizza programmi rivolti di dialogo tra israeliani e palestinesi.

L’idea di fondo è che solo dando la possibilità a giovani israeliani e palestinesi di guardarsi, di giocare insieme, di mangiare e parlarsi, insomma di vivere una forte esperienza di comunione fra loro, è possibile una percezione diversa dell'altro.

 

Contesto dell’intervento. I ragazzi palestinesi coinvolti nel programma “Fiori di pace” provengono dall’area di Jenin: una cittadina di 25.000 abitanti che, con il suo campo profughi abitato da 15.000 persone, sembra rappresentare l’assoluta impossibilità di conciliare il bisogno di sicurezza degli israeliani con le necessità vitali dei palestinesi.

A Jenin la maggior parte dei bambini ha in famiglia una o più persone uccise dall'esercito israeliano o la casa distrutta; nell'aprile del 2002 ci fu una battaglia casa per casa, che portò a decine di morti e alla distruzione di circa 500 abitazioni.

 

Strategia di intervento

La condizione adolescenziale tra i giovani israeliani sottoposti alla costante minaccia di devastanti attentati terroristici è molto difficile, come quella dei giovani palestinesi, stretti tra la violenza dell'occupazione e la propaganda delle fazioni estremiste e militarizzate. La pace, in questo quadro, è molto difficile. Da qui l'importanza dei programmi educativi che consentono di incontrare l'altro direttamente, fuori dagli schemi di pregiudizio correnti, in un clima rilassato che faciliti l'incontro e l'amicizia.

  • Obiettivi: partendo dai ragazzi israeliani e palestinesi, che diventano ambasciatori di pace delle loro comunità, stabilire relazioni fra i due popoli che possano superare gli stereotipi e i pregiudizi.
  • risultati attesi

Attivazione di relazioni forti e continuative fra ragazzi dei due popoli e con i loro coetanei italiani.

 

Attori del progetto

Con la collaborazione di “ Confronti” si sono impegnati: Associazione Villa Buri; Associazione di volontariato “il Germoglio” (attività di solidarietà sociale rivolte ai minori ed alle famiglie), ITISG. Marconi (uno dei maggiori istituti superiori veronesi) ed altrescuole, Rete Lilliput; Rete Radiè Resh, ACLI, Cdb “La porta”; Circoscrizioni (tre delle otto in cui è suddiviso il Comune), Comune di Verona , Provincia di Verona ed altri Comuni del veronese.

In Palestina il partner del progetto è l’Istituto AlMadina di Nazareth che opera nella psicologia dell’età evolutiva, con particolare riferimento alla psicoterapia, alla ricerca e alla formazione.

In Israele i partner sono

  • l’associazione Hand in Hand, che gestisce quattro scuole bilingui (ebraico ed arabo) in varie zone dello stato di Israele, realizzando importanti iniziative di integrazione nel cruciale ambito dell’infanzia;
  • l’associazione Shared Life, che opera nella città di Ramle nella realizzazione di iniziative di dialogo fra israeliani e palestinesi;
  • il villaggio Nevé Shalom/Wahāt as-Salām, fondato nel 1970 da padre Bruno Hussar comprende un sistema educativo binazionale per bambini, un luogo per l’incontro fra i due popoli "La Scuola per la Pace" e un centro spirituale pluralista.

 

[torna indietro]