Brani dal libro: Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio,

Longanesi, Milano, 2006

Allora, a che servono queste rivoluzioni? Tutti questi sacrifici veri, che tanti hanno fatto con grande onestà, a che servono? Se avessero vinto gli altri, la Cina avrebbe sofferto molto di meno e sarebbe comunque diventata quello che è oggi, e forse prima. ...

Lo stesso è vero per il Vietnam, se avesse vinto Thieu invece dei comunisti. I comunisti vietnamiti oggi cosa fanno? Saigon è una città occidentale, con tutto quello che l'Occidente ha di peggio, i bordelli, l'interesse, i ricchi e i poveri, lo sfruttamento. Oh, abbiamo fatto la rivoluzione per questa roba qua?! Quelli che si giravano la cintura due volte intorno alla vita perché non mangiavano che una manciata di riso, lo hanno fatto per questo?! ...

E se la rivoluzione bolscevica fosse fallita, perché interveniva l'Europa o perché le truppe dello zar resistevano all'attacco dei rivoluzionari, lentamente la Russia si sarebbe modernizzata sotto l'influenza dell'Europa, no? Avrebbero vinto gli altri e oggi forse la situazione sarebbe migliore. Allora? ...

E poi metti tutto assieme, mettici anche il Che, la sua contrapposizione a Castro... Queste rivoluzioni, quanti morti sono costate, quante sofferenze, quante torture! E il risultato finale? Tutto uguale. Pari! ...

La mia conclusione è che non serve.

E da qui il mio passo verso l'unica rivoluzione che serve, quella dentro di te. Le altre le vedi. Le altre si ripetono, si ripetono in maniera costante, perché al fondo c'è la natura dell'uomo. E se l'uomo non cambia, se l'uomo non fa questo salto di qualità, se l'uomo non rinuncia alla violenza, al dominio della materia, al profitto, all'interesse, tutto si ripete, si ripete, si ripete.

 

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