Cdb Isolotto: incontro di domenica 3 febbraio 2008

 

Francesco Vinanti racconterà la memoria tramandata da alcuni suoi stretti familiari, molti dei quali non ci sono più, altri sono ancora in vita. Si tratta di un gruppo di cernitori di spazzatura, vecchi abitanti dell’Isolotto già da prima che nascesse il quartiere Ina-casa. Essi videro nel modello di chiesa che si era affermato nell’Isolotto nascente un riconoscimento profetico delle loro condizioni di ultimi, di chi da generazioni aveva vissuto nella miseria estrema, tenuti da tutti, in precedenza, a debita distanza come sottoprodotti del genere umano. Il nuovo quartiere offriva inedite opportunità di riscatto e la nuova chiesa la premessa di un profondo rinnovamento. Il libretto del catechismo "Incontro a Gesù" veniva letto, da qualcuno studiato, infine conservato, unitamente ai vecchi attrezzi per l’attività di cernita, come un simbolo con profondi significati legati alla loro vita, alla loro storia e alla loro identità. I fatti che seguirono furono vissuti come un trauma, come un offesa. Il loro dissenso è stato forte, aspecifico e, apparentemente, silenzioso; la loro spiritualità trasversale ma straordinariamente convergente, nei contenuti essenziali, anche con i percorsi successivi della comunità fuori della parrocchia.

Nell’incontro verranno proiettate le belle foto di Incontro a Gesù con cui si apre ognuna delle schede di lavoro, mentre i bambini, che lo vorranno, leggeranno brani del libro.

Incontro a Gesù edito nel '68 è certamente datato. Molti contenuti del libro risentono del clima di quel tempo ancora intriso di sacralità, di mitizzazione della figura di Gesù, di esaltazione della Chiesa. Tuttavia con tre mosse strategiche il "catechisno dell'Isolotto" ribaltò il sistema catechetico: dalla centralità del dogma alla centralità del Vangelo, dalla trasmissione della verità con domande e risposte preconfezionate alla condivisione partecipata della ricerca, dall'autosufficienza educativa ecclesiastica all'apertura verso i movimenti di rifoma pedagogica e verso la pluralità delle culture compresa quella operaia fino allora demonizzata.

A quarant’anni dalla sua pubblicazione riteniamo opportuno riproporlo anche in vista di una eventuale futura pubblicazione di materiali che ripercorrono l'esperienza comunitaria di una educazione religiosa, laica e non convenzionale, condotta ininterrottamente fino ad oggi. Tali materiali possono interessare genitori ed educatori che aspirano a una educazione di sintesi fra la tradizione e l’innovazione, fra il mondo simbolico religioso e la simbologia laica, fra la dimensione scientifica del sapere e il meglio dell’esperienza religiosa dell’umanità e in particolare del Vangelo, fra la dimensione spirituale e quella intellettuale-fantastica-materiale.

Nota: al termine dell'incontro faremo convivialità a cui ognuno che vuole può partecipare portando qualcosa da condividere.

                                                                        La Comunità dell’Isolotto

 

 

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