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INTRODUZIONE AGLI ATTI DEGLI APOSTOLI

Mianella   25/10/2008     

A cura di Antonio Zonda e Corrado Maffia

Ruolo degli A. nella tradizione: pentecoste con le fiammelle

Paolo che cade da cavallo (Caravaggio). Poesia S. Di Giacomo*.

La comunione dei beni nelle prime comunità

A partire dal 1800 gli A. vengono sottoposti alla critica storica e letteraria: cosa è accaduto veramente? Quali le fonti, i documenti, ma soprattutto quale la finalità di chi scrive (Tubinga: Bauer e Zeller)

Gli A. come opera di sintesi o riconciliazione tra due tendenze opposte e conflittuali del 1° e 2° secolo: la libertà di Paolo e il legalismo giudeizzante di Pietro; sullo sfondo di una intenzione apologetica che seleziona e riordina i fatti.

Da sottolineare la figura di Paolo, rivoluzionario e innovatore nelle lettere e Paolo addomesticato e integrato nella tradizione apostolica negli A. (ma Luca non conosce le lettere di Paolo…)

Gli A. obbedisce alla visione della storia intesa come compimento del piano di Dio che guida le vicende umane (Dibelius); si passa quindi dal piano storico a quello letterario e teologico: non è importante capire se è vero quello che Luca scrive, ma capire il racconto e il messaggio che si vuole trasmettere.

Destinatari: cristiani colti e “non iniziati” che simpatizzano con il nuovo movimento religioso.

Genere letterario: molteplici. La “storia”, racconti di miracolo, di viaggio, descrizione di episodi drammatici, i discorsi, i sommari, preghiere, lettere, visioni,…per capire bene bisogna sintonizzarsi con questa varia e ricca modulazione letteraria.

Tecnica di composizione: simmetria e parallelismo di personaggi e di situazioni, ripetizioni (3 volte la conversione di Paolo, 3 volte Cornelio)

I discorsi che spezzano l’azione e fanno riflettere. I sommari ( es. la vita delle comunità)

Struttura: obbedisce ad un piano generale introdotto da 1,8 -> Gerusalemme, Giudea e Samaria,-> tutti i popoli.

Il tempo della chiesa di Gerusalemme> continuità con la storia e con l’Israele dei padri;

Il tempo della missione di Paolo > autonomia e distacco dal giudaismo

In mezzo un periodo conflittuale con l’istituzione > fino al martirio di Stefano e di Giacomo; l’episodio di Cornelio, pagano ammesso alla comunità, il Concilio di Gerusalemme.

Luca mette ordine (ricordare il prologo del vangelo) mostra la continuità storica e teologica tra la chiesa delle origini e le nuove chiese fuori dalla Palestina e sottolinea l’unità del disegno salvifico di Dio. Antico Testamento –> Gesù –> la/le nuove comunità di discepoli.

La continuità è garantita dallo Spirito (vangelo dello Spirito).

Quindi l’intento è storico, teologico e anche quello di rassicurare (apologetico) l’ala dei giudeo-cristiani da una parte e dall’altra l’ala dei convertiti-pagani nella loro identità, inoltre si prefigge di dare una informazione corretta all’ambiente esterno pagano e giudaico.

Gli A. coprono un periodio storico tra gli anni 30 e 60. Sostanziale credibilità anche storica degli A.

Composizione intorno agli anni 80.

Nel terzo secolo si trovano due edizioni (cosa unica): testo orientale (che leggiamo noi) e il testo occidentale (codice di Beza) più lungo di 1/10.

 

*LASSAMMO FA' DIO...di S. Di Giacomo

…'O Patre Eterno
capuzziava, parlava isso sulo,
teneva mente in aria... Tutto nzieme
fece segno c' 'a mano. E nu lenzulo
scendette sulla Terra lentamente,
lo stendettero a terra in piazza Dante
nu centenaro d' angele
tutte vestute 'e vele

nce ammuntunaino, dinto, 'e puverielle,
e s' 'e purtaino 'ncielo...
A Mappata
Figurateve nu poco
sta mappata ca pe li' aria
ogne tanto s' abbuffava,
se sbuffava - e viaggiava
ncopp ''o viento - chiena 'e strille,

 

Il messaggio degli A.

 

Gli A. sono una riflessione su Dio fatta nel modo più genuino e tradizionalmente biblico di parlare di Dio e cioè dentro e attraverso la storia umana.

Si parla del  progetto di Dio dentro la storia che comincia sulle rive del Giordano (vangelo) e termina a Roma (Atti), il centro dell’impero da dove partono le strade che raggiungono i confini del mondo. E a Roma si consuma forse la rottura definitiva con gli ebrei vedi cap. 28

Modello biblico del “viaggio” per quanto riguarda tutta la seconda parte (Paolo).

Questo progetto ha una sola finalità: trarre gli uomini fuori dall’ignoranza e dall’alienazione idolatrica per condurli alla conoscenza e all’incontro con Gesù che è il volto storico di Dio.

Al centro dei sette discorsi più importanti c’è Gesù che trasforma con la sua vita l’intera vicenda biblica in una storia di promesse che ricevono in lui conferma e compimento.

I discorsi ripetono una sequenza essenziale: il battesimo di Giovanni Battista, l’attività in Galilea, la condanna a morte, la resurrezione e le apparizioni ai testimoni che “hanno mangiato e bevuto con lui” per sottolineare che egli è “il vivente”, che continua a condividere la condizione umana.

Questo è il Gesù che va via per sempre dagli occhi dei discepoli, che dona lo Spirito promesso, per la liberazione da un passato di paure e di morte e a garanzia di un futuro nuovo di vita e di libertà.

Luca smorza le attese apocalittiche del ritorno immediato di Gesù, ancora presenti in una parte della comunità. Il tempo presente è quello decisivo prendendo posizione di fronte alla testimonianza del Maestro e al suo messaggio. Il tempo presente è il tempo del Regno.

La conversione  segna la separazione dal mondo assurdo dell’idolatria (potere e ricchezza) per rivolgersi al Dio vero, ad una vita nuova che si sviluppa all’interno dell’ekklesia, la convocazione degli uomini e delle donne libere. Una comunità aperta alle attese e alle esigenze degli altri uomini verso i quali ha la responsabilità dell’annuncio e della testimonianza individuale e collettiva.

Fedeltà e libertà: due elementi che ritornano spesso negli A. e che potrebbero sposarsi bene anche con la storia e la prassi delle comunità di base. Fedeltà e libertà nei confronti della tradizione: siamo tutti figli di antiche promesse a cominciare da quella fatta ad Abramo fino alla promessa di amore di chi ci ha messo al mondo; siamo nel contempo chiamati dalle antiche profezie, dalla testimonianza di Gesù di Nazaret  e di quanti lo hanno seguito, alla totale libertà che è il sogno di Dio per tutti noi.  

 


Testi suggeriti  per la lettura comunitaria:

 

I segni della comunione:

la comunità 2,42 – 4,32

Anania e Saffira 5,1

I sette aiutanti 6,1

 

I doni di Dio non si commerciano:

Simon mago 8,1

Il tumulto di Efeso 19,23

 

La pietà in movimento:

Tabita 9,36

Cornelio 10,1

Agabo 11,27

La gioia del dare 20,32

 


Riferimenti bibliografici:

 

Rinaldo Fabris. Atti degli apostoli. Borla

 

A. Vikenhauser. Atti degli apostoli. Morcelliana

G. Stahlin. Gli Atti degli apostoli. Paideia

B. Corsani. Introduzione al nuovo testamento. Claudiana

C. M. Martini. Atti degli apostoli. San Paolo