Testata sito CdB
CHIUDIVAI AL SITO

COMUNITÀ, INDIGNAZIONE PER ALLONTANAMENTO DON SANTORO 

da Asca - Firenze, 28 ottobre 2009

"Scandalo e indignazione" per l'allontanamento di Alessandro Santoro, prete alle Piagge, deciso lunedì scorso dal vescovo Giuseppe Betori.

E' il sentimento espresso dalla Comunità di base delle Piagge riunita in assemblea ieri sera al centro sociale Il Pozzo nella periferia ovest di Firenze. L'incontro era stato organizzato per conoscere la decisione presa nei confronti di Santoro, anticipata invece dalla curia alla stampa prima ancora che lo stesso sacerdote potesse comunicarla alla sua gente.

''In quanto parte della comunità cristiana - si legge nel documento elaborato dall'assemblea - non ci sentiamo ne' 'sconcertati' ne' 'confusi', come dichiarato da Betori in merito alla celebrazione del sacramento del matrimonio di Sandra e Fortunato. Eravamo invece partecipi della scelta presa. Siamo, al contrario, estremamente 'sconcertati', 'confusi', oltreché scandalizzati, che la decisione di allontanare Alessandro dalle Piagge sia arrivata senza che il vescovo, ad un anno dalla nomina a Firenze, abbia sentito la necessità di incontrare e conoscere da vicino la nostra realtà''.

L'assemblea spiega che ''i due sposi erano pienamente consapevoli che il matrimonio sarebbe stato purtroppo invalidato dalla Chiesa. E anche noi lo eravamo. Nonostante questa consapevolezza e' stato comunque deciso di celebrarlo''.

Adesso, assicura la comunità delle Piagge, ''il nostro lavoro sul territorio, condiviso e costruito quotidianamente con gli abitanti del quartiere, e non solo, va avanti. E' per noi inconcepibile fermare anche solo per un'ora quel laboratorio di innovazione sociale, quel mosaico di attività che ogni giorno si ricrea lungo la via Pistoiese: dal doposcuola per i bambini alla scuola di alfabetizzazione per adulti e stranieri; dal recupero e riciclaggio dei rifiuti all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate; dal commercio equo e solidale al fondo di microcredito; dal giornale l'Altracittà alla casa editrice Edizioni Piagge.

Quel luogo di aggregazione e di sostegno rappresentato dal centro sociale Il Pozzo e' la spina dorsale della Comunità e non sarà piegato da nessuna volontà esterna.

Ci chiediamo quindi - continua il documento - perché queste attività debbano essere colpite, invocando il diritto canonico, sollevando Alessandro anche dagli incarichi sociali rivestiti all'interno dell'associazione Il Muretto e delle cooperative Il Cerro e Il Pozzo''.

L'auspicio finale espresso dall'assemblea è che "da oggi, ancor più che nel passato tutto il nostro impegno possa diventare sempre più patrimonio condiviso e partecipato di chi vive la città di Firenze, di coloro che credono in una Chiesa capace di sporcarsi le mani con gli ultimi, di tutti quelli che difendono la dignità umana".