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“In un tempo di sopraffazione e precarietà rendete ragione della speranza che è in voi”.

32° Incontro nazionale CdB - Torino 30. X/ 1.XI. 2010  –  Laboratorio 4

“LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA E DELLA PARTECIPAZIONE E LA PERDITA DEL SENSO DELLA SOLIDARIETÀ”

 

Assumendo, come cittadini, i dati critici del dibattito politico che emergerà dalla tavola rotonda del primo giorno, ci sforziamo di far interagire la nostra posizione di credenti in ricerca con l’analisi della specificità italiana profondamente segnata dalla presenza “politica” delle strutture della chiesa cattolica.

Non ci interessa, in questa sede, muovere una critica intraecclesiale, ma valutare l'impatto che l'ingerenza dei vertici ecclesiastici nei lavori parlamentari, nelle decisioni di bilancio pubblico, nella politica e nell'organizzazione delle agenzie formative sul territorio (scuola, università private, oratori e parrocchie), come pure nelle politiche sanitarie, avrà sulle coscienze e sulla capacità di discernimento politico delle future generazioni.

Oltre e insieme a questo, teniamo presenti nel nostro laboratorio altri elementi indicativi dell’attuale crisi della democrazia e della partecipazione nel nostro paese, e le forme ed i contesti in cui queste si manifestano, come:

         La messa in discussione della nostra Costituzione anche nei principi fondamentali

         I tentativi, alcuni dei quali purtroppo già hanno prodotto guasti, di proporre forme alternative (populiste e autoritarie) di governo

         Le spinte federaliste o più radicalmente secessioniste, comunque indicative della fine di sentimenti di solidarietà nazionale

         I condizionamenti politici e finanziari dei così detti “poteri forti” (banche e mondo della finanza, Confindustria, stampa e media, le istituzioni ecclesiastiche, etc.) e della criminalità organizzata

         La crisi dei partiti come manifestazione della crisi della partecipazione dei cittadini alla vita politica

         Le difficoltà della scuola a svolgere una funzione positiva e adeguata per l’educazione alla democrazia delle nuove generazioni

         L’indubbio influsso esercitato sui comportamenti delle persone dai modelli culturali proposti negli ultimi decenni dai media e dalle TV in particolare

I problemi innanzi elencati hanno natura eminentemente politica e richiedono risposte politiche.

 

A fronte di questo quadro drammatico, noi, come Comunità di Base, riteniamo che le nostre azioni e il nostro impegno civile abbiano ancora un senso?

Avendo ben presente che non esiste per il cristiano un modo “specifico” di intervenire nel sociale, quale può essere allora, in questo contesto storico, l’apporto e l’impegno delle CdB e dei credenti che ne fanno parte, naturalmente in collaborazione con tutti coloro che hanno a cuore il buon funzionamento della cosa pubblica?

In che modo, insomma, in questo momento e su questi temi, possiamo “rendere ragione della speranza che è in noi”?

In che significato, o in quali significati, si parla poi nel titolo di “perdita del senso (e di pratica) di solidarietà”? Dipende forse anch’essa, e in che misura, dalla dominante demagogia in atto tendente ad un liberismo sfrenato, che incentiva gli interessi personali rispetto a quelli generali?

Che funzione possono avere le iniziative di volontariato per attenuare, almeno, questo fenomeno? Quali pericoli si possono nascondere dietro il principio della sussidiarietà?

Quali “pratiche dal basso” possiamo portare ad esempio come momenti di contrapposizione a questa tendenza in atto?

Questo anche valutando potenzialità e limiti di queste pratiche che possono rivelarsi come mera supplenza alle carenze dell’intervento pubblico in una malintesa sussidiarietà.

Ciò non significa però che non possano e non debbano svilupparsi cammini di liberazione in cui, soggetti diversi per storia, cultura, censo, avviino processi di costruzione di speranza, insieme, in protagonismi condivisi; spezzoni di vita e di modi solidali in cui la crescita personale e collettiva avvenga in condizioni di reale uguaglianza e dignità.

(a cura della CdB di S. Paolo)