Filippo Gentiloni

C'è incertezza sul limbo

il manifesto 15 ottobre 2006

 

Nei palazzi vaticani si è tornati a parlare del limbo. Con un certo imbarazzo. Ancora un rinvio: sembra che l'atteso documento che sancirà l'addio ufficiale al limbo richieda ancora un paio di anni. Il papa non si è pronunciato.

La questione, d'altronde, è delicata. E' vero che il limbo - la sorte, cioè, dei bambini morti senza battesimo - non è mai stato oggetto di verità dogmatica, ma ha fatto parte per secoli dell'insegnamento comune della chiesa cattolica: rinnegarlo è imbarazzante per un magistero che vanta, se non sempre l'infallibilità, per lo meno una ostentata sicurezza. Il Vaticano non è abituato ai rinnegamenti.

Il limbo, d'altronde, è in posizione sempre più imbarazzante. Fra l'altro sarebbe strapieno se è vero che ogni embrione è persona, come sostiene il Vaticano: fra bambini non battezzati e embrioni il limbo sarebbe molto più pieno degli altri luoghi dell'al di là, paradiso, inferno e purgatorio. Una posizione che sembra , a dir poco, non soltanto strana ma lontana dalla bontà e dalla misericordia di Dio e da tutta la storia della salvezza. Gesù avrebbe salvato soltanto una piccola minoranza dell'umanità.

Se è vero che la stragrande maggioranza degli esseri umani sarebbe destinata al limbo perché muore prima di raggiungere la possibilità dell'agire morale e del battesimo, tutto il discorso cristiano sulla grazia che salva sembra inutile. Incerta anche la universalità del peccato originale , nonché della discendenza di tutti gli uomini da Adamo e dal suo peccato. L'incertezza sul limbo getta la sua ombra su tutto l'impianto della salvezza. Si comprende l'imbarazzo del magistero cattolico.

Eliminata la «scappatoia» del limbo, che dire dell'al di là di tutta quella umanità senza peccato ma senza battesimo? Sembra che la dottrina cattolica dovrà scegliere fra due o tre ipotesi: o allargare le porte del paradiso o restringere, al contrario, le porte della immortalità. O anche - altra possibilità - rinunciare a qualche risposta, a qualche spiegazione. Forse un aumento dello spazio della teologia negativa sarebbe positivo.