Sintesi del lavoro del gruppo 2 su

“Pratiche nuove e linguaggi nuovi”

 

E’ emersa la comune convinzione che il collegamento seminariale è stato utile perché ha dato la possibilità di conoscere e riconoscere la ricchezza delle diverse , molteplici esperienze e pratiche comunitarie.

E’ stato sottolineato il fatto che le comunità, anche in quelle dove nonè più presentelafigura carismatica che ne ha dato la spinta alla nascita, non solo non cessano di camminare ma talora hanno conosciuto unmomento di crescita nella consapevolezza che ogni credente, in quanto tale, può svolgere diverse funzioni e tra queste anche quella di presiedere la cena del Signore. Perché – è stato detto - è nella coralità della celebrazione che si manifesta il sacerdozio universale dei fedeli.

Si è però preso attoche nelle comunità non c’è la stessa posizione teologica sui sacramenti ed in particolare sul sacramento dell’Ordine.

C’è piena consapevolezza che è importante e fondamentale per le cdb non erigere steccati nei confronti di altre realtà ecclesiali ma c’è anche la profonda convinzione che ciò è possibile se la comunità non pensa e non lavora a costruirsi comestruttura stabile, chiusa, ma si dà un’organizzazione leggera, provvisoria, sempre aperta a fare i conti con altre realtà, con le dinamiche della storia, con le nuove generazioni che usano linguaggi e strumenti di aggregazioni sempre nuovi.

E’ stata riconosciuta la presenza di una Chiesa di base che non coincide con l’esperienza delle cdb e che si trova dovunque dei gruppi vivono la fede nella fedeltà al vangelo, prima ancora che nell’obbedienza alla gerarchia ecclesiastica, e nellaprassi di un’autentica laicità.

Ma è stata fortemente rivendicata la specificità dell’esperienza delle cdb che nella loro storia più che trentennale hanno sperimentato e sperimentano modi di essere chiesa davvero altri rispetto a quelli istituzionali; comunità che esprimono una comune ministerialitànellerelazioni reciproche, nella capacità di sopravvivere alle differenze, nell’impegno diservizio al territorio nel quale sono inserite.

 

Peppino Coscione

 

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