NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

Supplemento settimanale del giovedi' de "La nonviolenza e' in cammino" - Numero 202 del 21 agosto 2008

 

In questo numero:

> 1. Stella Morra: Nei libri

> 2. Stella Morra: Teologia al femminile

> 3. Stella Morra: Pensare al Concilio

> 4. Stella Morra: Meditare

> 5. Stella Morra: Toccare il cielo

> 1. LIBRI. STELLA MORRA: NEI LIBRI

>

[Dal mensile "Letture", n. 647, maggio 2008, ]

> "E' poi vero che in molti scritti ciascuno legge sempre solo la storia

> della sua propria vita, come qualcuno disse una volta leggendo l'Antico

> Testamento? 'Nella storia del popolo d'Israele riconobbi i miei stessi

> delitti, lessi il corso della mia stessa vita, e ringrazio Iddio per la

> sua pazienza verso questo popolo, poiche' nessun altro esempio avrebbe potuto

> autorizzarmi a coltivare una speranza simile'" (Klaas Huizing, Il

> mangialibri, Neri Pozza).

> Si', e' vero, ne sono convinta: leggiamo libri per cercarci e per cercare

> ragioni e strade per cio' che siamo e cio' che attendiamo. Per questo, con

> un certo timore, inizio questo discorso sottovoce sulle pagine di

> "Letture", discorso difficile e delicato del "presentare libri". E in piu' non libri

> qualsiasi, ma libri della fede, libri in cui cerchiamo quella parte cosi'

> intima e delicata di noi che ci accompagni nel piu' nobile e spirituale

> desiderio della nostra esistenza, quello di cercare pensieri e parole

> intorno a Dio e intorno a tutte le forme che la fede ha preso e prende

> nelle vite e nelle esperienza degli uomini e delle donne.

> Percio', in questo primo passo, vorrei presentare dei libri pensosi sulla

> fede: si tratta di libri che, in modi diversi, cercano di interrogarsi e

> interrogare, di mostrare i tanti aspetti diversi della questione e che

> spesso ci lasciano con piu' domande di quante risposte ci offrano.

> E vorrei iniziare con Dio-Trinita'. Tra filosofi e teologi (Piero Coda e

> Massimo Dona', Bompiani, 2007, pp. 190, euro 11): si tratta di un libro

> che nasce da una lunga esperienza di dialogo, durata quattro anni, di un

> gruppo di teologi e filosofi che si sono interrogati sull'importanza e sul

> significato della fondamentale verita' del Dio Trinita', cuore pulsante

> della fede cristiana. Alla base, l'idea che ha ispirato il Concilio

> Vaticano II con la riscoperta teologica del principio dialogico, anche

> nell'affrontare il dogma piu' impegnativo della nostra religione,

> chiamando in causa pensatori sia credenti che esplicitamente laici. La fede

> cristiana ci sfida a rendere possibile e comprensibile il fatto che possiamo

> riconsegnare l'umana esistenza a una pienezza e a un compito che sembrano

> fuori dalla sua stessa portata. I protagonisti di questo dialogo hanno

> redatto, alla fine del percorso, i saggi che compongono questo libro: si

> va da "La Trinita' vocabolario del mondo" a "Il volto di Dio, la carne

> dell'uomo", fino a "Una conclusione aperta" che ci dice che "Dia-logando

> non ci si allontana piu', disperdendo le voci senza che mai ne ritorni un'eco.

> Ci si avvicina piuttosto: non per uniformarsi, certo, ma per ascoltare e

> discernere piu' distintamente la parola che ognuno dice come eco diversa e

> molteplice della Parola una - perche' inesauribilmente ricca - che viene

> dal Silenzio".

> Anche il secondo libro di cui vorrei parlare, Il pensiero umile. In

> ascolto della Rivelazione (Roberto Repole, Citta' Nuova, 2007, pp. 198, euro 14),

> si tiene sotto il segno del dialogo. Gia' il titolo richiama per assonanza il

> fortunato saggio di Gianni Vattimo e Pier Aldo Rovatti Il pensiero debole,

> saggio che e' diventato quasi il simbolo e la cifra di molto del pensiero

> contemporaneo: depotenziamento della razionalita', indietreggiamento nelle

> zone d'ombra della vita, rassegnazione pietosa alla differenza

> irriducibile sembrano essere le uniche possibilita' del pensare e del vivere oggi. Si

> deve forse pensare per l'oggi anche un "cristianesimo debole"? Questo

> saggio prova a cercare una terza via tra forte e debole, tra arroganza e

> rassegnazione, e la individua nella forma di un pensiero umile, capace non

> di catturare, ma di mettersi in ascolto della Rivelazione per riscoprire

> che Dio e la Chiesa non sono ne' forti ne' deboli, ma - appunto - umili, di

> una umilta' che non dice solo piu' una categoria morale dei singoli, quanto

> piuttosto di uno stile possibile della fede e della Chiesa.

 

> Noi Chiesa, noi corpo Per questo le domande si spostano e si allargano alle forme e alle

> modalita' concrete in cui le Chiese si incontrano, si organizzano, si presentano:

> per questo ci interpella un altro piccolo libro, Torniamo a pensare.

> Riflessioni sul progetto culturale (Cataldo Naro, Sciascia, 2007, pp. 160, euro 12)

> che si interroga sulla scelta di oggi della Chiesa italiana, quella di un

> Progetto culturale. Il Progetto culturale non e' teso solo ad attivare

> quei canali che permettano, ancora oggi, una comunicazione della fede ai

> cosiddetti "cristiani della soglia". Ne' solo a programmare una pur

> urgente "conversione pastorale" che valga a trasformare - nella linea del Vaticano

> II - il tradizionale cattolicesimo popolare italiano in un cattolicesimo

> di ascolto della Parola di Dio, di partecipazione liturgica, di sensibilita'

> missionaria e di capacita' testimoniale. Esso, piu' al fondo, tenta di

> verificare se la Chiesa italiana - anche e specialmente in una societa'

> secolarizzata e in un quadro di laicita' dello Stato - possa e debba

> conservare il carattere di Chiesa di popolo radicata in un diffuso senso

> di Dio e rivolta a tutti, rifiutando ogni tentazione di perfettismo

> spirituale e organizzativo. Per questo bisogna tornare o, se e' il caso, cominciare a

> pensare in termini nuovi.

> Sempre nella linea di concretizzazioni che mostrino come sia possibile

> interrogarsi sulle cose del mondo e della vita alla luce dell'esperienza

> cristiana, un libro dell'Associazione che raccoglie i teologi italiani,

> sulla questione del corpo (Associazione teologica italiana, Il corpo alla

> prova dell'antropologia cristiana, Glossa, 2007, pp. 190, euro 20). Il

> corpo umano sembra essere al centro di molte attenzioni, discussioni (e

> interessi): bellezza, salute e immagine esaltate, debolezza e malattia

> rimosse, autodeterminazione venata di onnipotenza come quasi unico

> criterio: sono molte le ambiguita' che ci si propongono. Il libro ci accompagna in

> una recensione dei molti spunti che dal pensiero e dalla storia cristiana

> emergono per una lettura equilibrata e viva del corpo e della sua sorte,

> ma ci lascia con una certa sospensione, con il desiderio di una risposta piu'

> chiara e quasi conclusiva, nella consapevolezza che, forse, ancora non

> c'e' la possibilita' di una sintesi soddisfacente.

 

> Un credere moderno

> E, per ultimo, un libro che traduce due saggi del gesuita francese Michel

> de Certeau (La pratica del credere, introduzione e cura di Giovanni Leghissa,

> Medusa, 2007, pp. 93, euro 10), saggi scritti agli inizi degli anni '80 ma

> che mantengono una limpidezza e una utilita' per il presente davvero rara.

> Da un lato ci viene mostrato, in brevi e intense pagine, come il credere

> si sia modificato nella modernita', dall'altro ci viene offerta un'analisi di

> come il credere non possa essere pensato al di fuori dei contesti

> istituzionali che lo sostengono. Sullo sfondo, la resistenza che le

> esperienze del credere oppongono a ogni volonta' di appropriazione, mobili

> e nomadi, legate a cio' che fornisce un significato sia al legame sociale,

> sia alla vita degli individui, testimoniando una vitalita' che per definizione

> non si lascia amministrare. Davvero un breve e prezioso compagno di

> interpretazione di una fede che si vuole pensosa senza voler sparire.

> 2. LIBRI. STELLA MORRA: TEOLOGIA AL FEMMINILE

> [Dal mensile "Letture", n. 646, aprile 2008, col titolo "Teologia al

> femminile, risorsa da valorizzare"]

> "E Maria se ne ando' per il sentiero che non porta da nessuna parte, come

> una donna a cui importi ben poco che le strade finiscano, dal momento che

> sa come camminare nel cielo. Il monaco Terapione scese al villaggio, e il

> giorno dopo, quando risali' per celebrare la Messa, la grotta delle Ninfe

> era tappezzata di nidi di rondini" (M. Yourcenar, Nostra Signora delle

> rondini).

> Come le rondini, e' volato via l'8 marzo: abbiamo ancora una volta

> ascoltato, letto, visto considerazioni e riflessioni sulle donne, sul loro

> ruolo, sulla loro identita'; forse ci siamo sottoposti al rituale un po'

> consumista delle mimose, regalandole o ricevendole. Dunque, discorso

> archiviato? Per un altro anno si puo' non parlare di donne, si puo' non

> riconoscere sui volti delle amiche, delle madri, delle sorelle, delle

> amate i segni della fatica e della gioia che il vivere da donne comporta?

> Sottovoce esprimiamo la nostra protesta a questo atteggiamento falsamente

> celebratorio con il dedicare la nostra rubrica in aprile a libri di donne

> e sulle donne, donne che studiano, pensano, scrivono, insegnano (come i

> maschi) tutto l'anno, ma che proprio nell'ambito dei libri e delle

> riflessioni sulla fede fanno forse piu' fatica che altrove a far sentire

> la loro voce.

 

> Tre bilanci "in rosa"

> E iniziamo dunque con un libro che e' davvero una piccola novita'

> "epocale" nel panorama italiano: Non contristate lo Spirito. Prospettive di genere e

> teologia: qualcosa e' cambiato? (a cura di Marinella Perroni, Il Segno dei

> Gabrielli, 2007, pp. 232, euro 15). Si tratta di una novita', perche' la

> riflessione teologica e la prospettiva di genere si intrecciano in questo

> libro presentando al pubblico italiano due mondi quasi sconosciuti: la

> teologia che e' spesso considerata disciplina "da iniziati", esclusa o

> autoesclusa dal dibattito culturale comune, e la prospettiva di genere che

> viene ancora guardata con sufficienza o, a volte, con diffidenza; l'una e

> l'altra rischiano di restare cosi' ai margini della ricerca accademica e

> difficilmente trovano sbocchi divulgativi. In questo libro, su

> provocazione del Coordinamento delle teologhe italiane, si cerca di fare il punto sia

> delle questioni metodologiche e teoriche, sia dello stato specifico delle

> discipline teologiche in questo faticoso dialogo tra riflessione su Dio e

> collocazione sessuata degli/delle studiosi/e. Il silenzio assordante

> durato secoli e' andato a detrimento degli uomini quanto delle donne e ha

> impoverito la fede e le parole di tutti.

> A fianco a questo, vorremmo segnalare un secondo libro che si caratterizza

> anche esso come un bilancio, un "fare il punto della situazione", sebbene

> da una prospettiva e con interessi molto diversi; si tratta de La Parola e le

> pratiche. Donne protestanti e femminismi (Autori Vari, Claudiana, 2007,

> pp. 160, euro 14). Che cosa succede quando il protestantesimo incontra il

> pensiero della differenza? Come si mettono in relazione la salvezza che

> viene dall'Altro con l'esperienza interiore di ognuna? Si narra qui, in

> modo molto concreto e vitale, del cammino di condivisione con i movimenti

> femministi intrapreso da alcune donne protestanti, un cammino "a partire

> da se'", in cui il se' e' segnato tanto dall'identita' sessuata quanto dalla

> fede evangelica; si traccia una testimonianza del passato recente, con le

> sue conquiste (tra cui anche il pastorato femminile, che data in Italia

> ormai 40 anni), ma soprattutto si cerca di indicare quale prospettiva si

> apre ancora davanti a noi per il futuro.

> Ancora in termini di bilancio, Il Vaticano II e la sua ricezione al

> femminile (a cura di Cettina Militello, Edb, 2007, pp. 255, euro 22); di

> bilanci del Vaticano II ne sono stati offerti tanti, ma questo libro si

> chiede che cosa il Concilio abbia significato per le donne, e se lo chiede

> sia riguardo alle donne in quanto credenti e battezzate, soggetti-donna

> nel vissuto ordinario della Chiesa, sia rispetto a quel caratteristico

> elemento nuovo che proprio il Vaticano II ha permesso nella Chiesa cattolica e

> cioe' l'accesso delle donne allo studio e all'insegnamento della teologia. Cosi'

> questo libro fa dialogare un uomo e una donna su ognuna delle grandi

> Costituzioni conciliari, mostrando sia come il Concilio si offre come un

> punto di non ritorno, sia anche come la strada della sua ricezione piena

> e' davvero solamente all'inizio.

 

> Il lato femminile di Dio

> Ma per finire abbandoniamo i bilanci (che rischiano di lasciarci in gola

> solo un sapore di incompiuto e insufficiente) e raccogliamo due frutti,

> saporiti e belli, ognuno a modo proprio, di questo percorso delle donne

> che vorrebbe divenire sempre piu' un percorso ordinario di studio e

> riflessione, uno studio che non susciti alcuno stupore; due frutti tra i tanti davvero,

> che speriamo di poter continuare a segnalare.

> Il primo, Il profumo del Vangelo. Gesu' incontra le donne (Nuria

> Calduch-Benages, Paoline, 2007, pp. 148, euro 14): da una selezione di

> brani presi dai Vangeli sinottici e dal Vangelo di Giovanni questo volume

> presenta alcuni incontri tra Gesu' e le donne, con un'attenzione particolare a

> quelli caratterizzati dalla presenza del profumo, elemento fortemente simbolico

> ed evocativo. E l'ultimo e' poi un incontro un po' particolare, quello tra

> Gesu' e la Sophia, la "Donna-sapienza", personificazione biblica assai

> potente, che nella Scrittura si presenta con tanti volti (e' bambina,

> sorella, ragazza, ospitale padrona di casa, madre e maestra, guida e

> compagna di viaggio, fidanzata corteggiata e sposa accogliente), ma e'

> sempre femminile. Siamo accompagnati per mano nella scoperta dei testi,

> perche' il "profumo" delle donne e della Sapienza ci conduca a Gesu'.

> Il secondo libro, Il Dio sconfinato. Una teologia per donne e uomini

> (Elizabeth E. Green, Claudiana, 2007, pp. 103, euro 10) si presenta cosi':

> "Dio sconfina. Partendo dal centro della sua divinita', attraversa una

> serie di confini: tuffandosi nella realta' corporea dell'umanita', nascendo da

> una donna, supera la distanza incolmabile tra divino e umano, condivide la

> nostra stessa origine, libera il nostro corpo e tutti coloro che con il

> corpo sono stati identificati, le donne, le persone di colore. Oltrepassa

> il confine tra padrone e servo, destabilizza le distinzioni, volta le spalle

> ai palazzi dei re, erra senza avere dove posare il capo, si prende cura

> dell'altro/a e fa della cura reciproca il centro della sua proposta di

> vita".

> Si tratta di dieci brevi saggi che l'autrice (teologa e pastora battista)

> ci offre come il contorno, ancora frammentario, di un'altra teologia, di un

> modo di parlare di Dio e della vita spirituale che prende sul serio lo

> sconfinamento, che parla dal confine e non dal centro, che si veste di

> colori e temi non cosi' consueti. La preghiera, l'incontro, la morte

> assumono un'altra prospettiva, riempiono le grotte, come le rondini della

> nostra citazione iniziale.

> Abbiamo iniziato con l'immagine di una grotta piena di nidi brulicanti di

> vita e di ali pronte al volo: la dura pietra e' resa viva dal desiderio di

> cielo delle rondini e offre loro una casa. Ci piace pensare che le donne

> che pensano, studiano, insegnano e scrivono di teologia sono un po' come

> queste rondini, portano nuovi suoni e nuovi desideri in una casa solida e antica.

> Tutti, uomini e donne, ne avremo un guadagno.

> 3. LIBRI. STELLA MORRA: PENSARE AL CONCILIO

> [Dal mensile "Letture", n. 647, maggio 2008, col titolo "Pensare al

> Concilio

> storico spartiacque"]

> "Nulla sara' assolutamente piu' come prima" (Joseph Dore', "Concilium",

> 4/2005, 177).

> Questa affermazione voleva indicare la separazione tra un modo di essere e

> di pensare la Chiesa prima del Concilio e dopo il Concilio. Molti,

> soprattutto tra chi era gia' maturo negli anni '60, potranno condividere

> forse questa affermazione; altri potrebbero chiedersi che cosa ci fosse

> prima del Concilio e che cosa dunque sia cosi' cambiato; altri ancora,

> piu'

> cautamente, ricercano i fili di continuita', l'albero diversamente

> fiorito,

> cio' che nella comunita' dei credenti assicura che essa e' e rimane la

> convocazione dei discepoli del Signore.

> Come quando si parla di una casa, della propria casa, i livelli possibili

> sono molti e molti ai quali si vuole parlare. E la casa, in questo caso,

> e'

> antica, complessa, diversamente abitata: il rischio di guardare solo agli

> antenati o di pensare soltanto a quelli che vi potranno abitare e' forte.

> Certo, dopo il Concilio la produzione dei teologi e' stata enorme, e non

> e'

> facile controllarla. A 40 anni dalla conclusione, pero', gli sguardi si

> sono

> moltiplicati e i punti di vista si sono organizzati in modi diversi. I

> libri

> che presentiamo rappresentano una trama, con venature piu' grosse, fili

> piu'

> sottili, o intrecci trasversali, per provare ancora una volta a leggere il

> Concilio e la sua vicenda. I decenni passati consentono forse di ragionare

> sul come abbiamo pensato il Concilio.

> Cominciamo dal libro di Norman P. Tanner (I concili della Chiesa, Jaca

> Book,

> 2007, pp. 136, euro 16): uno di quei piccoli preziosi libri che per la

> qualita' della loro ricerca e della scrittura non e' possibile

> classificare

> come "manuale". Ci da' conto, con sguardo interno alla Chiesa, ma non per

> questo "incantato", della lunga vicenda della storia dei concili: attorno

> alla sequenza non scontata di queste assemblee, e' possibile guardare lo

> svolgersi della Chiesa nel tempo e averne un'immagine sobria e per questo

> forte e vitale; alla fine, il Vaticano II ci appare a un tempo

> straordinario

> e ordinario. E ci troviamo per le mani i fili di una continuita' che si va

> costruendo e non e' mai scontata: la storia dei concili non e' un tappeto

> rosso che si srotola senza incertezze.

> Giovanni Tangorra, La Chiesa secondo il Concilio (Edb, 2007, pp. 340, euro

> 32), assume l'opzione ecclesiologica di Vaticano II e a partire da essa

> offre una visione unitaria e complessiva del Concilio. L'interesse di

> questo

> pregevole saggio e', anche qui, lo sguardo ben orientato sulla Chiesa con

> il

> quale si fa una ricognizione dei grandi temi del Concilio. Questa

> ricognizione, pero', non e' una visita guidata a un museo in cui si

> esaltano

> le opere d'arte conservate; sembra piuttosto un plastico fedele, che serve

> per andare oltre, costruire ancora. E' come se, con questa prospettiva, si

> vedano gli sviluppi non solo possibili, ma necessari, conseguenti a questa

> attenta visita all'edificio del magistero conciliare, e agli effetti

> ecclesiali della sua recezione.

> Il piccolo e interessante libro di Gilles Routhier (La Chiesa dopo il

> Concilio, Qiqajon, 2007, pp. 96, euro 7) offre un altro punto di vista

> sulla

> recezione del Concilio proponendo l'immagine del tirocinio. Le categorie e

> le periodizzazioni con le quali si e' letto il postconcilio sembrano

> inadeguate; l'autore prende sul serio la circolarita' di ogni

> interpretazione e tiene quindi ben conto della mutazione dei contesti

> culturali, dei nuovi universi simbolici e del "nuovo" interlocutore che il

> Concilio stesso invito' a dialogare: il mondo. Cosi', riposizionando

> l'esercizio della interpretazione, si puo' guardare a una Chiesa, per la

> prima volta nella sua storia confrontata realmente con la sua stessa

> mondialita', che, chiuse, almeno nella loro formalizzazione, le questioni

> nate dalla Riforma, fa il tirocinio della sua stessa nuova epoca, e deve

> quindi guardare con realismo alla sua vicenda di tirocinante. Impossibile

> pensare un passaggio epocale privo di problemi e di dolori. Routhier

> sostiene che la Chiesa cattolica "se la sta cavando bene".

> Un esempio di come si sia "concluso" un conflitto nato nella Riforma e' la

> questione del sacerdozio comune dei battezzati. Il testo di Luisa

> Campagnoli

> (Il sacerdozio comune dei battezzati. Bilancio storico e prospettive

> future,

> AdP, 2007, pp. 133, euro 8) ha il pregio della chiarezza e

> dell'esposizione

> ordinata, oltre a quello di essere ispirato dal carisma dell'Istituto

> delle

> Missionarie del Sacerdozio Regale di Cristo, alla quale l'autrice

> appartiene, e di aprire da questa radice una questione che riguarda tutti

> i

> battezzati. In genere ci si trova di fronte a un universale che si ritiene

> incarnato in un particolare: da questo spesso nascono enfasi e asfissie.

> Qui

> sembra proprio che i carismi siano per la Chiesa: come dire che quando ci

> sono funzionano come l'aria: non ce ne accorgiamo.

> E lo sguardo sociologico di Franco Garelli (La Chiesa in Italia. Struttura

> ecclesiale e mondi cattolici, Il Mulino, 2007, pp. 140, euro 8,80) ci

> consente di vedere la Chiesa in Italia dopo il Concilio: la Chiesa, come

> la

> nostra casa, spesso non la vediamo. E seguendo il bel testo di Garelli,

> nelle sue analisi della realta' delle cose e delle persone, ci salta agli

> occhi una Chiesa viva, tanto diversificata ("mondi cattolici"), con

> problemi

> e possibilita'. E viene da pensare che c'e' una Chiesa che non vediamo,

> almeno non la vediamo sul piccolo schermo, che e' ancora, per molti,

> l'anima

> di un mondo.

> Da ultimo un testo complesso, di studio, per lo studio degli "addetti ai

> lavori": Salvador Pie'-Ninot, Ecclesiologia. La sacramentalita' della

> comunita' cristiana, Queriniana, 2008, pp. 744, euro 68,50. Il dato

> tecnico

> rilevante e' l'andamento davvero accademico: il percorso e' fondato

> minuziosamente e per questo accoglie le questioni, le istruisce. Rende

> conto

> precisamente dei vari segmenti di un dibattito antico e contemporaneo,

> abitando la tradizione teologica e assumendo il peso della

> contemporaneita'.

> Le note disseminate nel testo sono aiuti preziosi per lo studioso, ma

> anche

> per lo studente non distratto. In un impianto che assume anche l'andamento

> classico di manuali di ecclesiologia e ne segue, almeno inizialmente, il

> ritmo, il progetto complessivo, sorpassano in continuazione la

> trattatistica

> consueta. E' l'istruzione della questione che porta avanti la riflessione

> e

> la fa diramare. Vaticano II e in particolare la Costituzione dogmatica

> sulla

> Chiesa Lumen gentium sono dato e questione a un tempo, tramite il ricorso

> alla classica categoria della sacramentalita': "Questa ecclesiologia

> presenta come nucleo centrale la categoria di sacramento coniata dai Padri

> della Chiesa, rilanciata dai teologi della prima meta' del XX secolo e

> utilizzata esplicitamente dieci volte dal Vaticano II" (p. 9). In questo

> modo e' possibile una valutazione compiutamente teologica dell'istituzione

> nella Chiesa, pensata, messa a tema, anche a partire dalla odierna

> sociologia. Le fila della complessita', della novita' di Vaticano II e

> della

> Tradizione, di quella consegna di mano in mano di cio' che e' dato nella

> fede, in cui la mutazione e' data dalle mani diverse e la continuita' dal

> dono da conservare, sono in questo libro di studio messe in evidenza. Si

> tratta di una bella teologia, in cui il rigore del metodo e la ricchezza

> del

> percorso fanno pensare a una novita' doverosa e sensata. Pensare altro per

> rimanere nella Tradizione.

> 4. LIBRI. STELLA MORRA: MEDITARE

> [Dal mensile "Letture", n. 648, giugno-luglio 2008, col titolo "Fermiamoci

> un po' a leggere e meditare"]

> "La maggior parte degli uomini impegnano nella vita soltanto una piccola

> parte, una parte ridicolmente piccola del loro essere, come quei ricchi

> avari che un tempo se ne morivano perche' spendevano soltanto l'utile dei

> loro utili. Un santo non vive dell'utile dei suoi utili e neanche vive

> soltanto dei suoi utili, vive del suo capitale, impegna tutta quanta la

> sua

> anima. C'e' da dire con spavento che innumerevoli uomini nascono, vivono e

> muoiono senza essersi neanche realmente serviti della loro anima, sia pure

> per offendere Dio. E non possiamo anche noi in qualche modo appartenere a

> questa specie? La dannazione non consistera' forse nello scoprire molto

> tardi, troppo tardi, dopo la morte, di aver avuto un'anima assolutamente

> inutile, ancora accuratamente piegata in quattro e deteriorata come certe

> sete preziose, per mancanza d'uso?" (G. Bernanos, La maggior parte degli

> uomini).

> E' un rischio in agguato, lo sappiamo bene: non tanto la malvagita', che

> chiede carattere e impegno, e occasioni gravi; quanto l'usura quotidiana

> di

> una interiorita' non usata, lasciata chiusa in un armadio interiore che

> non

> abbiamo il tempo di aprire.

> I libri possono esserci amici in questo: un libro, poco o tanto, sempre si

> insinua nella nostra casa interiore, muove, fa cambiare aria, spalanca una

> finestra, perche' porta parole di altri, i loro pensieri, le loro storie,

> e

> lo fa senza violenza, consentendoci di raccogliere le parole in fretta o

> lentamente, consentendo sospensioni e ritorni, distanze e vicinanze, corse

> in avanti e indietro.

> Alla soglia dell'estate, dunque, quando i ritmi di vita un poco rallentano

> e

> abbiamo un po' di tempo in piu', quando il caldo invita a stare fermi,

> quando le giornate si fanno piu' lunghe e sembra che possiamo "vivere di

> piu'", vorremmo proporvi qualche libro che una volta sarebbe stato

> definito

> "spirituale" o "di meditazione", libri in cui il piacere della lettura non

> sta tanto nell'arrivare in fondo alla storia o alla tesi esposta (il che

> e'

> pure un piacere!), quanto piuttosto quello di darci il tempo di fermarci,

> su

> una riga o un pensiero, lasciarci vagare ad ascoltare risonanze interiori

> e

> associazioni non necessarie.

> Ma, a differenza di un tempo, non ci bastano piu' libri devoti o pii, a

> questo scopo: per essere interpellati nella nostra interiorita' abbiamo

> tutti bisogno di libri che nutrano anche la nostra intelligenza, che siano

> densi e insieme profondi, siamo diventati piu' esigenti; proviamo dunque a

> seguire questa difficile strada.

> Cominciamo percio' con un testo che ci pone immediatamente davanti a una

> questione davvero radicale, quella del male: Il male antico. L'uomo, Dio e

> il peccato (Massimo Baldacci, San Paolo, 2008, pp. 288, euro 16) e lo fa

> conducendoci in un mondo apparentemente lontano, quello degli scritti

> mesopotamici di quattromila anni fa. Scopriamo testi di straordinaria

> fragranza poetica e spirituale, molti dei quali tradotti per la prima

> volta

> in italiano dalle lingue originali, e letti nel quadro degli studi sul

> vicino Oriente antico; ma scopriamo anche che la lotta spirituale con le

> esperienze negative si trova al centro della vita dell'uomo di ogni tempo,

> che comunque dobbiamo fare i conti con il male, forza negativa che ci

> minaccia e ci coinvolge, dentro e fuori di noi, che rischia di travolgere

> a

> ogni istante il nostro destino. Cosa e come possiamo sperare, rimane una

> domanda antichissima e sempre attuale.

> Sempre intorno alla stessa questione, in un certo senso, si svolge Le

> tenebre e la luce. Il dramma della fede di fronte a Gesu' (Carlo Maria

> Martini, Piemme, 2007, pp. 176, euro 12). L'autore non ha certo bisogno di

> presentazione, ne' lo "stile" dei libri che da molti anni vengono tratti

> dai

> corsi di esercizi spirituali che Martini tiene nella piu' propria

> tradizione

> gesuitica. Questo testo, che ha come base il Vangelo di Giovanni nei suoi

> capitoli finali, quelli del dramma della passione e morte del Signore, si

> interroga sull'ambivalenza di luce e tenebre che ci abita quotidianamente.

> Senza scandalizzarsene, occorre pero' cercare la possibilita' di

> discernere

> tra movimenti positivi e negativi per poter davvero metterci dalla parte

> del

> luminoso che ci abita come segno della presenza di Dio. L'autore ci

> conduce

> a due frasi finali che ci propone di leggere (e di vivere) insieme: "solo

> l'eccesso salva" e "c'e' piu' gioia nel sacrificio"; siamo fatti per

> andare

> oltre, per essere di piu' e in questo anche le tenebre hanno un ruolo. Lo

> stile denso e asciutto, senza sdolcinature, ma carezzevole, che tutti ben

> conosciamo come proprio dell'autore, e' un vero riposo della mente e del

> cuore, consolazione sapiente e senza sconti, che ci fa compagnia e ci

> invita

> aprendo davvero orizzonti infiniti.

> *

> Verso la felicita' e l'amore

> Sempre in larga parte appoggiato a testi del Vangelo di Giovanni ci si

> presenta Via mystica. All'Uomo, in quanto essere amato (Giuseppe Pollano,

> Effata', 2007, pp. 160, euro 10), testo che si interroga su, potremmo

> dire,

> la qualita' del nostro desiderio piu' profondo: che cosa andiamo cercando?

> La tesi dell'autore e' che siamo cercatori di reciprocita', di volti che

> ci

> consentano una soglia di felicita' non a portata di mano, nascosta, che a

> volte pensiamo assente, eppure necessarissima, indispensabile. Pollano ci

> invita a imboccare come nostra, senza tradimenti e paure, la via mystica,

> aiutandoci a riconoscere in essa non un percorso strano o esaltato, ma

> piuttosto la via di una reciprocita' amorosa con Dio che ha il volto di

> Gesu'.

> Ancora nell'atmosfera di Giovanni, ma questa volta delle tre Lettere, si

> colloca L'amore vince la morte. Commento esegetico-spirituale alle lettere

> di Giovanni, di Enzo Bianchi (San Paolo, 2008, pp. 206, euro 14). Anche in

> questo caso l'autore e' ben conosciuto, fondatore e priore della Comunita'

> monastica di Bose, comunita' che da quarant'anni vive la sua vita comune;

> in

> questo testo veniamo condotti, con intelligenza e ampiezza di ricerca

> esegetica, a rileggere le Lettere di Giovanni che, al seguito del Vangelo,

> vogliono ricordarci che Dio e' amore, che l'amore vissuto dal Figlio

> diventato uomo in mezzo a noi ha vinto la morte e che anche noi, come

> cristiani, siamo posti di fronte al duello titanico tra amore e morte. La

> morte che tutto divora, che vince la vita, trova nell'amore l'unico nemico

> capace di resisterle: e' questa la buona notizia della Scrittura. E, in

> fondo, il cristianesimo e' semplice: alla sequela di Gesu', fidarsi di

> questo amore.

> *

> Il semplice e il sapiente

> Per finire, non piu' idee, ma la storia di una persona: il delizioso

> libretto che Jean Follain (avvocato, giudice, uno dei piu' importanti

> poeti

> francesi del '900, insignito del Grand Prix de Poesie de l'Academie

> Francaise 1970) ha voluto dedicare alla vita di Jean-Marie Vianney, il

> Curato d'Ars. Quando un uomo semplice confonde i sapienti (traduzione di

> Gabriella Fiori, San Paolo, 2008, pp. 84, euro 11). Che cosa fa incontrare

> due persone cosi' diverse come un colto poeta del '900 e un curato di

> campagna di inizio '800 che ha rischiato di non essere ordinato a causa

> delle sue difficolta' con il latino? Gabriella Fiori, nell'introduzione,

> ci

> dice che secondo lei "dipese anche da altri due elementi della storia di

> Jean Follain [...]: il suo sguardo equanime sulle vicende umane [...] e

> l'esperienza dei recessi bui dell'animo umano che gli derivava dalla sua

> professione di avvocato prima e di magistrato di Corte d'appello poi. Due

> pellegrini entrambi: questo furono. E lettori della realta'". Il risultato

> di questo incontro e' un prezioso piccolo testo, pieno di meraviglia e di

> leggerezza che ci lascia in bocca il sapore buono del pane e in cuore il

> desiderio di diventare, cosi' come ciascuno di noi e', secondo se stesso,

> donne e uomini un po' migliori.

> 5. LIBRI. STELLA MORRA: TOCCARE IL CIELO

> [Dal mensile "Letture", n. 649, agosto-settembre 2008, col titolo

> "Attraverso l'impegno per toccare il cielo"]

> "Quello che lei dice della nostra infanzia artificiosamente prolungata -

> dell'immaturita' - mi disorienta un poco. Giacche' mi sembra che il genere

> di arte che mi sta a cuore, sia proprio una regressione, sia un'infanzia

> reintegrata. Se fosse possibile portare indietro lo sviluppo, raggiungere

> di

> nuovo l'infanzia attraverso una strada tortuosa - possederla ancora una

> volta, piena e illimitata - sarebbe l'avveramento dell'epoca geniale, dei

> tempi messianici, che ci sono stati promessi e giurati da tutte le

> mitologie. Il mio ideale e' maturare verso l'infanzia. Questa sarebbe

> l'autentica maturita'" (B. Schulz, Lettere perdute e frammenti).

> Ce lo ricorda anche il Vangelo, bisogna "ritornare" bambini per entrare

> nel

> Regno, ritornare appunto, non "rimanere". Davvero questo significa spesso

> una strada tortuosa e grondante di adultita', l'attraversamento del

> realismo, l'uscita dall'idealizzazione, il rischio del cinismo e del

> disincanto, per poter ritrovare alla fine, forse, stupore e gratitudine,

> per

> imparare l'affidamento, per riscoprire una semplicita' essenziale e densa.

> Anche i libri sono cosi': raramente ne troviamo uno semplice, immediato,

> profondo, vero: un miracolo di saggezza, esattezza, profondita' e

> comprensibilita'. Spesso, per arrivare a scrivere (e per il lettore a

> comprendere e apprezzare) libri cosi' occorre passare prima per altri

> testi,

> piu' duri e complessi, di minor soddisfazione, ma che indicano strade

> nuove,

> che esplorano l'inconsueto.

> Questa volta presentiamo libri, ognuno a modo suo, non facili: libri

> esigenti, da scegliere quando in autunno si fanno i "buoni propositi" di

> coltivare un po' di piu' la propria formazione anche culturale, libri

> solidi

> e di grandi orizzonti e che ci offrono sguardi inconsueti.

> *

> Ingegneria teologica

> Il primo, Imago Dei. La teologia di Edoardo Benvenuto (a cura di Andrea

> Grillo e Fabio Milana, Marietti 1820, 2008, pp. 392, euro 25), ci fa

> conoscere, a dieci anni dalla morte, una figura davvero singolare nel

> panorama italiano, quella di Edoardo Benvenuto (1940-1998), ingegnere e

> teologo (un connubio di interessi piuttosto raro), nella Genova di Siri e

> del postconcilio, figlio e cultore della tradizione e nient'affatto

> tradizionalista, capace di mostrare le piu' inattese conseguenze delle

> verita' piu' antiche, con l'asciuttezza del matematico e il rigore dei

> migliori teologi.

> Questo libro sottopone all'esame di pensatori diversi le intuizioni

> estreme

> da Benvenuto affidate al breve testo Imago Dei: filosofi e teologi,

> pensatori politici e moralisti, si misurano con questa provocazione.

> Completa il volume una sezione documentaria, ricca di notizie e

> testimonianze sulla vita, l'opera, il retaggio intellettuale e spirituale

> di

> quest'uomo straordinario.

> *

> Concetti basilari

> Il secondo libro, I concetti fondamentali della teologia, e' in realta'

> un'opera in 4 volumi di cui sono apparsi per ora i primi due (I concetti

> fondamentali della teologia, Peter Eicher, vol. 1 A-D, edizione italiana a

> cura di Gianna Francesconi, Queriniana, Biblioteca di Teologia

> Contemporanea

> 139, 2008, pp. 592, euro 49,50; e I concetti fondamentali della teologia,

> Peter Eicher, vol. 2 E-L, edizione italiana a cura di Gianna Francesconi,

> Queriniana, Biblioteca di Teologia Contemporanea 140, 2008, pp. 720, euro

> 59). Non si tratta propriamente di un dizionario teologico, anche se e'

> organizzato in ordine alfabetico, ma di un significativo esperimento che

> rivisita e attualizza, con tutti i sussidi della scienza moderna, i

> concetti

> della teologia cristiana. Ogni voce e' affidata a uno specialista, che

> presenta, in una monografia di sintesi, storia e teoresi del concetto,

> contestualizzata in forma nuova, con ricca e aggiornata bibliografia

> internazionale. L'opera rende disponibili le forme e le strutture

> essenziali

> di una coscienza e di una scienza religiose responsabili e aperte al

> futuro.

> *

> Note di merito

> Il terzo libro, La risonanza del sublime. L'idea spirituale della musica

> in Occidente (Pierangelo Sequeri, Studium, 2008, pp. 201, euro 23) ci viene

> presentato con queste parole: "L'idea occidentale della musica abita il

> mutamento civile e non solo la ripetizione rituale, perche' in essa le

> risonanze affettive e spirituali del Logos sono state intenzionalmente

> consegnate all'estro creativo dell'uomo". E' curioso (e raro!) trovare un

> libro che tratta di storia della musica in una collana che si chiama

> "Spiritualita' cristiana contemporanea" dato che nel nostro Paese ben poco

> consideriamo il "pensiero della musica" e lo lasciamo (volentieri?) a

> esecutori, direttori d'orchestra e compositori. Ma qui si accetta la

> sfida, in modo competente, ma fuori di tecnicismi, di offrire percorsi di

> ricognizione spirituale con capitoli come "La cognizione del dolore" o

> "Passione e trasfigurazione"; un testo che risveglia davvero sensi e

> spirito

> oltre che intelligenza e che fa nascere il desiderio di buone e belle

> musiche in buone e belle liturgie.

> *

> L'aspirazione delle fedi

> Un'altra proposta, Raccontare Dio. La religione come comunicazione (Enzo

> Pace, Il Mulino, 2008, pp. 354, euro 27) ci offre invece uno "sguardo da

> fuori", una prospettiva altra, quella della sociologia, sulla esperienza

> della fede; la tesi dell'autore e' che ogni religione si ritiene pura e

> coerente, laddove le altre sarebbero confuse, contraddittorie, primitive,

> ciascuna tende a considerarsi superiore, piu' completa, piu' "vera". Ma il

> giudizio dell'autore e' che questa aspirazione alla verita' e' forse

> legittima, ma certamente rischiosa: combinata con ragioni politiche,

> economiche e ideologiche, infatti, essa puo' trasformare la religione in

> una macchina da guerra e il confronto sulla fede in scontro di civilta'.

> Esistono, in realta', molti collegamenti che rendono le religioni meno

> lontane tra loro di quanto si sia portati a credere. Le religioni sono

> accomunate da una struttura profonda: il potere della parola, capace di

> fissare o spostare i confini degli universi di senso individuali e

> sociali.

> Questo libro traccia un percorso che - tra Oriente e Occidente, tra

> arcaicita' e postmoderno - inquieta profondamente (ma insieme vivifica e

> stimola) ogni comprensione di se' e della propria esperienza religiosa che

> sia tentata di diventare autoreferenziale.

 

> Cristiani del XXI secolo

> L'ultima proposta e' un'ulteriore sfida, gia' fin dal titolo: Presenza

> infranta. Il disagio postmoderno del cristianesimo (Armando Matteo,

> Cittadella, 2008, pp. 282, euro 19). Si puo' essere cristiani senza

> metafisica, senza sacrificio e soprattutto senza Chiesa? E' cioe' ancora

> ragionevole credere al messaggio di Gesu' senza rinunciare a essere uomini

> e donne del proprio tempo? Sono questi gli interrogativi al centro del

> volume; non vengono cercate facili soluzioni ne' ingenue mediazioni. Il testo

> affronta il disagio attuale del cristianesimo per trovare e offrire buone

> ragioni per (continuare a) scommettere sul Vangelo. Si conclude che

> "quello che oggi serve e' proprio una Chiesa capace di propiziare un cristianesimo

> di spazi invitanti, accogliente, aperto, che dona respiro e nuova lena, ma

> anche in grado di opporre resistenza, contestando ogni umana pretesa di

> proporsi come Dio e come divino, come assoluto e come assolventesi; un

> cristianesimo dotato della carica profetica di chi sa e ricorda che questo

> mondo non e' il paradiso, ma il giardino della cura e della crescita

> nell'attesa dei cieli nuovi e della terra nuova".

> Un sogno di bambini? Forse. Ma forse, meglio, desideri per tornare quei

> bambini che tutti dovremmo ritornare a essere.

 

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> NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE

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> Supplemento settimanale del giovedi' de "La nonviolenza e' in cammino"

> Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E,

> 01100

> Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

> Numero 202 del 21 agosto 2008