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Il miracolo superfluo


I fatti di primo piano in questi giorni abbondano. Dai formaggi alterati al crollo delle banche, dai ripetuti episodi di razzismo al silente sinodo dei vescovi, dalle minacce di morte a Saviano  e alla scorta fino alla crescita del precariato......... non c'è che la difficoltà della scelta. Voglio, invece, mettere in primo piano un libro che ho letto con emozione, sorpresa e gioia crescenti. Ho ricevuto pochi giorni fa il volume di Gilberto Squizzato di ben 362 pagine formato gigante "IL MIRACOLO SUPERFLUO"  (perché possiamo essere cristiani). Sempre in copertina leggiamo: "il Vangelo di Gesù di Nazareth raccontato ai miei figli nell'età del nichilismo".

Penso che molti di noi conoscano l'artista Squizzato, ma forse conosciamo molto meno la sua ricerca di fede, il suo impegno teologico, la passione con cui offre ai propri figli Davide e Gabriele (17 e 28 anni) la testimonianza della sua fede cristiana. Si tratta, in queste pagine, di una scrittura limpida e di una rilettura documentata dell'esperienza cristiana e vi traspare un amore appassionato.  Il libro davvero merita di essere messo a disposizione di quanti condividono il desiderio di offrire in dono ai propri figli la possibilità di fare i conti con il messaggio e la prassi di vita del Nazareno. Colpiscono in queste pagine i toni e i contenuti: "Io senza il falegname di Nazaret, senza l'uomo che i suoi  discepoli chiamano 'il figlio di Dio', non saprei più stare. Per me Gesù è il riferimento insostituibile della mia esistenza" (pag 7).

Qua e là, come ho scritto a Gilberto, ho opinioni  marginalmente diverse, ma ritengo che l'autore abbia regalato ai suoi figli e a noi un'opera preziosa da meritare l'attenzione e l'impegno di un qualificato editore. Sono vibranti di emozione e piene di gratitudine le pagine in cui si ricordano Amilcare Giudici e Marco D'Elia, "prete sospeso a divinis, senza la cui fede così ostinata non mi sarei mai appassionato a Gesù di Nazaret" (pag.2). Qui si avverte lo spessore di una comunità cristiana  che non si è ridotta  a "pretesto" e a spazio di iniziative politiche: "noi apparteniamo, incredibilmente, a Qualcuno che ci ama, che ci ha tratto dal nulla e che dal nulla ci preserverà" (pag.357).

                                                                                                                            Franco Barbero

   CdB di Pinerolo


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NOTA:

Ricordiamo che questi interventi rappresentano “punti di vista” non necessariamente della comunità di appartenenza di chi scrive, tanto meno del movimento delle CdB, ma punti di vista personali dall’interno delle comunità su argomenti di attualità che ciascuna/o ritenga di dover proporre in primo piano come oggetto di riflessione.

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