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Sulla filosofia praticata

Agli inizi degli anni '80 un giovane filosofo tedesco, Gerd Achenbach, si è chiesto se la laurea appena conseguita all'università dovesse servire solo a cercare di insegnare la storia della filosofia a nuove generazioni che l'avrebbero insegnata alle successive e così via. La sua risposta è stata negativa. Ha preso un cartello con su scritto "Philosophische Praxis" (che, per una felice ambivalenza, in tedesco significa tanto "Gabinetto filosofico" quanto "Pratica filosofica"), l'ha appeso davanti alla porta di casa e ha provato a mettersi a disposizione dei non-filosofi. Negli stessi anni, del tutto indipendentemente, alcuni di noi sperimentavamo iniziative simili di incontri, seminari, vacanze, cenette per non-filosofi. Così è stato quasi inevitabile che, agli inizi del 2000, queste varie iniziative si riconoscessero e ci si andasse strutturando in associazioni nazionali (in Italia la più consistente si chiama "Phronesis" che, in greco, significa "saggezza, prudenza") e in coordinamenti internazionali (nel luglio di questa estate Carloforte, nell'isoletta sarda di san Pietro, ha ospitato un convegno mondiale di "filosofi pratici").

    Che cosa ci accomuna, nonostante la diversità di ideologie, credi religiosi, orientamenti politici? Una triplice convinzione: che la filosofia possa tornare ad essere, già per il filosofo stesso, un modo di vivere e non solo di pensare; che, così intesa, la filosofia possa uscire dai templi sacri dell'accademia e frequentare le piazze della gente 'comune'; che una "vita pensata" possa diventare un motore di trasformazione non solo della dimensione personale, esistenziale, ma anche sociale, politica. La filosofia-in-pratica è già entrata, anche in Italia, sotto un'etichetta che ha suscitato qualche equivoco: "consulenza filosofica". Ma non trova attuazione solo in dialoghi a due, fra un consulente e un consultante; è già entrata nelle carceri, negli ospedali, nelle fabbriche...Una raccolta di dieci contributi teorico-esperienziali sull'argomento ("Filosofia praticata. Su consulenza filosofica e dintorni", Di Girolamo, Trapani 2008) consente, a chi ne voglia sapere un po' di più, di conoscere i rischi e le risorse di questo modo, modernissimo e antichissimo, di fare della vita intellettuale un servizio alla collettività.

          Augusto Cavadi - Palermo

                                       www.augustocavadi.eu


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NOTA:

Ricordiamo che questi interventi rappresentano “punti di vista” non necessariamente della comunità di appartenenza di chi scrive, tanto meno del movimento delle CdB, ma punti di vista personali dall’interno delle comunità su argomenti di attualità che ciascuna/o ritenga di dover proporre in primo piano come oggetto di riflessione.

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