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A proposito di fare comunità

 

Dal 12 al 14 ottobre a Treviso   si è svolto il 4° Forum della Rete di Solidarietà Colombia Vive con la partecipazione di rappresentanti di Regioni, di Comuni non solo italiani,   di studiosi della Colombia ma soprattutto la presenza di un gruppo di splendide persone protagoniste del processo di formazione delle Comunità di pace in Colombia. Ho vissuto tre giorni intensi per le conoscenze acquisite ma soprattutto per le relazioni stabilite con uomini e donne piene di coraggio, di speranza e di fede. Tra queste, il padre gesuita Javier Giraldo Moreno, gesuita “rebelde”, che ha ispirato e sostenuto fin dall’inizio il cammino delle comunità, dove l’attenzione è posta su ciò che unisce e non su ciò che separa, con la convinzione che l’impossibile non solo è possibile, ma anche reale.

Certo, l’esperienza delle Comunità di Pace colombiane si colloca nel  contesto socio-politico di un Paese che negli ultimi quarant’anni ha avuto 250.000 assassinati/e,  migliaia di desaparasidos, che ha conosciuto dopo il 1984  il più grave genocidio politico ( altro che Cile o Argentina, ma pochi o quasi nessuno ne parla ! )  con l’eliminazione dalla vita fisica e politica di 5000 tra leader politici, sindacali, con la feroce repressione di movimenti  sociali ed indigeni,con  la continua tecnica del terrore.

Ma è proprio per questo che esse ci danno qualche lezione o almeno qualche indicazione per il nostro sforzo di essere e fare comunità nel nostro contesto, a partire da questo presupposto:

“Le parole senza l’azione sono vuote, l’azione senza le parole è cieca. Le parole e l’azione, fuori dallo spirito della comunità , sono la morte. Per la vita, la giustizia, l’allegria, la libertà e l’autonomia, continuiamo a camminare”.

Un cammino di resistenza civile, non violenta nei confronti di un potere capace in tanti modi, dal modello militare a quello consumistico, di impadronirsi dei nostri corpi nel tentativo di privarci di ogni tensione utopica, della consapevolezza che il nostro cammino non è solo per noi ma per l’umanità e per la terra tutta, unite nell’unico disprezzo e degrado.

Un’esperienza da conoscere quella delle Comunità di Pace colombiane, per questo è da apprezzare l’iniziativa di Rocco Altieri che ha  dedicato l’ultimo numero, bilingue, dei quaderni Satyagraha all’esperienza decennale della Comunità di San José de Apartadó con il titolo in italiano SEMINANDO VITA E DIGNITA’ e in spagnolo SEMBRANDO VIDA Y DIGNIDAD.

 

Peppino Coscione

CdB di Oregina - Genova

 


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NOTA:

Ricordiamo che questi interventi rappresentano “punti di vista” non necessariamente della comunità di appartenenza di chi scrive, tanto meno del movimento delle CdB, ma punti di vista personali dall’interno delle comunità su argomenti di attualità che ciascuna/o ritenga di dover proporre in primo piano come oggetto di riflessione.

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