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Usciamo dai luoghi del non-amore

Mi è molto caro il messaggio evangelico di Gesù che ha messo in discussione le norme e le pratiche ingiuste,  che ha osato buttare in aria i tavoli dei  cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe, nel tempio di Gerusalemme (Mc 11,15; Mt 21,12; Lc 19,45; Gv 2,14), che è stato in contatto quotidiano con coloro che erano emarginati/e ed esclusi/e dalla realtà sociale di quel tempo. Ha incontrato persone reali, con le loro storie concrete, sofferte, appassionate. Ha saputo ascoltare, accogliere, amare e a sua volta è stato accolto, ascoltato ed amato. Ha proposto  un altro modo di stare al mondo.

 “La gerarchia della chiesa cattolica parla di amore e di accoglienza, ma nei fatti  si contraddice con interventi (duri e autoritari di questi giorni), che sono nel segno della più bieca omofobia,  un’istigazione all’odio e all’intolleranza. La chiesa cattolica è sempre più lontana dal vissuto della gente e le loro parole sono disperse dal vento della libertà, della consapevolezza, dell’amore. Sono interventi di una gerarchia  che si sente insicura dal procedere inarrestabile della secolarizzazione e della libertà di coscienza nell’insieme della  società e della chiesa stessa”.

(dal comunicato della Cdb di Pinerolo, 15 marzo 2007).

Da tempo non riconosco più autorità  al potere gerarchico e patriarcale della chiesa cattolica. E’ così estraneo alla vita, al messaggio, alla pratica politica di Gesù e alla sequela che egli ha proposto ai suoi discepoli e alle sue discepole!

 “Noi che stiamo e viviamo tra la gente,  ci accorgiamo che c’è sete di Vangelo, di comprensione, di fraternità, di quell’amore che tanto si sbandiera a parole,  ma che trova forti opposizioni nella pratica, non di giudizi e condanne, né tantomeno di estraneità dai bisogni e dalle  esigenze concrete, di testimonianza pubblica e di segni, che le parole di Gesù: ‘Sono venuto non a condannare il mondo,  ma a salvarlo’ (Gv 3,17) sono applicabili a tutte le situazioni, purché si trattino appunto con amore e comprensione”.

(dal documento del Forum Uomo-Donna del Gruppo Promozione Donna, Milano 27/2/07).

Carla Galetto

della CdB di Pinerolo 


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NOTA:

Ricordiamo che questi interventi rappresentano “punti di vista” non necessariamente della comunità di appartenenza di chi scrive, tanto meno del movimento delle CdB, ma punti di vista personali su argomenti di attualità che ciascuna/o ritenga di dover proporre in primo piano come oggetto di riflessione.

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