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Amori assassini

Scrivo queste 18 righe (o forse più) il 25 Novembre giornata nazionale, designata dall’Assemblea delle Nazioni Unite, per “l’eliminazione della violenza sulle donne”.

Secondo il segretario generale dell’ONU occorre fare di più per dare esecuzione alle leggi esistenti, combattere l’impunità, gli atteggiamenti che tendono a tollerare, a perdonare, giustificare e ignorare la violenza contro le donne. Invita, inoltre, gli stati ad onorare l’impegno assunto per prevenire tali violenze, consegnare i responsabili alla giustizia e risarcire le vittime.

Proprio in questi giorni, tra le molte iniziative e manifestazioni, viene presentato in varie città italiane il libro “Amorosi assassini, storie di violenze sulle donne”, ed. Laterza, in cui tredici giornaliste e scrittrici (Giannini Belotti e Dacia Maraini tra queste), tutte appartenenti al gruppo Controparola, ripercorrono la cronaca italiana del 2006 raccogliendo in ordine cronologico 300 casi di violenze inflitte a donne per mano maschile.

Questo perché: Leggere un elenco di casi, nella successione lunga un anno, rende il fenomeno visibile e non più ignorabile”.

Le statistiche parlano già molto chiaro; in Italia il 31,9 % degli omicidi volontari avviene tra le mura domestiche. Sono al primo posto nazionale, maggiori anche a quelli  della mafia e il fenomeno è in netto aumento. Sono 6,7 milioni i casi registrati di violenza sulle donne, solo l’ 1% degli autori viene condannato ed è la punta di un iceberg che emerge da un sommerso non denunciato e, quindi, non quantificabile.

Ma nulla a che vedere con la sequenza spaventosa, dolorosa, interminabile delle storie presenti nel libro.

Entrare dentro alle vicende è ancora un’altra cosa!

La sensazione è quella di trovarsi di fronte a una vile mattanza, a una guerra del terrore.

Lo stato di relazione tra i sessi sembra agito da un conflitto insanabile.

Dicono le autrici: “Per pensare in grande ciò che avviene, bisogna prima vederlo” e lo scopo del libro è quello di orientare lo sguardo, inchiodandolo ad una realtà terribile, ancora troppo sottaciuta, una “pagina oscura dei rapporti tra uomini e donne che, in Italia, corre in questi anni”.

Consiglio vivamente la lettura del libro !

                                                                                                                  Doranna Lupi  - Pinerolo


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NOTA:

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