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…UNA BELLA GIORNATA! (Luca 10,25)

         "Nabal fai un salto per vedere se è ancora vivo il mercante portato ieri sera, quel maledetto di straniero mi metterà nei guai. E maledetti i soldi che mi ha lasciato, meglio se crepava per strada il suo amico…mio padre dice sempre che porta sciagura un morto in casa… ma perché certa gente non si fa i fatti suoi…e poi...doveva capitare proprio ora con la festa del tempio… va, va e fammi sapere."

.......

         E tu chi sei?

         Sono Nabal, il garzone della locanda…

         Quale locanda?...

         La locanda di Aser, signore, il padrone mi ha detto di entrare, è molto preoccupato…insomma voleva sapere…state bene, signore?

         Sì, credo di sì, anche se non ricordo dove mi trovo…che cosa è successo…

         Ieri, al tramonto, siete arrivato qui, senza sensi, su un asino, accompagnato da un uomo premuroso….un vostro parente, credo… ha lasciato già tutto pagato, a me ha dato di nascosto una moneta perché non vi mancasse nulla, ha detto anche che tornerà….signore… eravate pieno di bende e quasi morto…

         Aspetta, aspetta…la strada…i briganti…le voci…sento le loro voci…”le stoffe, le pietre preziose, le monete”…”dove sono le monete”… ”muori come un cane”… poi nient’altro…no, non sentivo dolore, e non sentivo neanche più il rumore delle bestie che mi passavano vicino;  vedevo sì, ecco…sì, doveva essere un sacerdote perché ho riconosciuto le vesti amaranto…io me ne intendo…ha rallentato il passo, mi ha guardato ed è passato dall’altra parte della strada; poi …una veste bianca bordata di azzurro, forse un levita, e anche lui è passato oltre….poi non ricordo altro. Ma tu, dimmi, lo hai visto colui che mi ha portato qui?

         Sì che l’ho visto, stavo tirando l’acqua quando il padrone mi ha chiamato spaventato, era un uomo con accento samaritano, uno di quelli che a prima vista è meglio evitare, …stanotte ha voluto dormire qui con voi…

         Qui con me…un samaritano…io non ho amici, non ho parenti in quella terra nemica e disonorata…ho sempre odiato i samaritani…mi toccherà purificarmi al tempio…però che strano…

         Anche il padrone voleva saperne di più e lui ha raccontato della sua famiglia rimasta in Samaria ai tempi della deportazione a Babilonia. La Torah, diceva, è stata il latte della sua infanzia e i suoi insegnamenti sempre nel suo cuore. Vedendovi a terra malridotto ha avuto compassione e vi ha portato qui senza sapere neanche chi eravate… così ha detto…

         Nabal, avvicinati, siediti perché voglio raccontarti una cosa: non molto tempo fa, durante un viaggio, nei pressi di Betel, ho incrociato un nazareno, un certo Gesù, un rabbi che va in giro con un gruppo di seguaci, anche con alcune donne, che parla di un… regno nuovo, di un… dio nuovo che… non fa differenze; ….mi capita spesso di fare lunghi percorsi e ho tempo per pensare…quell’uomo aveva qualcosa di particolare e non sono riuscito a darmi una spiegazione… ma solo oggi ho capito… ci volevano le bastonate dei briganti… e il samaritano. Lo straniero che mi ha portato qui ha capito la Legge meglio del sacerdote e del levita e ha messo in pratica il primo precetto dell’amore… si è fatto mio prossimo…capisci…senza sapere chi fossi…da dove venivo…senza fare differenze…come il Dio di Gesù che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi e fa piovere sui giusti e sui malvagi…chissà se un giorno riuscirò a fare anch’io come il samaritano…ah…un’altra cosa…ho saputo poi che questo Gesù usa molto parlare usando parabole…se sapesse cosa mi è capitato sono certo che prenderebbe a pretesto la mia avventura per i suoi insegnamenti…Nabal, che dici?

         Signore, non so che dire, sono felice per voi, dico che… oggi è…. una bella giornata!

                                                                                                                

                                                                                                             Corrado  Maffia

CdB del Cassano - Napoli

 


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