UN ESODO DA TUTTI I FONDAMENTALISMI

L’Alto commissario dell’Onu per i Diritti umani, la signora Navi Pillay, ha detto sabato scorso che il blocco israeliano della Striscia di Gaza è illegale e va rimosso: "La legge umanitaria internazionale vieta di affamare un popolo come arma di guerra… ed è proibito anche imporre ai civili punizioni collettive".

Sconcerta questo insensato consolidamento del mito di uno Stato di Israele che sopravvive solo grazie alla ragione della forza e alla propria capacità militare. Il dominio della violenza è il frutto inevitabile del dominio del fondamentalismo che caratterizza sempre più la società israeliana. In forma speculare, la società palestinese, che era una delle realtà più laiche nel panorama del mondo islamico, rischia di cadere anch’essa sotto il dominio del fondamentalismo e del mito della violenza. I due fondamentalismi, quello ebraico e quello islamico si alimentano reciprocamente.

Di fronte al baratro di violenza fondamentalista che insanguina il Medioriente non possiamo non interrogarci sulla nostra corresponsabilità e sugli scenari futuri di scontro di civiltà che ci riguardano direttamente. Sia l’ebraismo sia l’islamismo, nella cui storia è parte così significativa la componente profetica, rinunciando all’idolatria della violenza sovrana e dando spazio e voce oggi alla realtà profetica che è sempre viva sarebbero in grado di offrire l’esempio di una fede laica, in dialogo con tutte le religioni e le culture, capace di favorire il superamento della spirale della violenza e il raggiungimento della pace. Il superamento dei fondamentalismi religiosi e delle idolatrie politiche è in effetti un problema di portata generale che mette in questione tutti. La stessa Chiesa cattolica è inquinata dal fondamentalismo nelle sue strutture più profonde. Insieme sarà più facile l’esodo da tutti i fondamentalismi e dal dominio della violenza.

Enzo Mazzi

CdB Isolotto - Firenze

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