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CRISTIANI DI ROMA RIAFFERMANO IL LORO DIRITTO ALLA LIBERTÀ DI COSCIENZA

È inaccettabile che, mentre si riconosce che i cittadini non sono «dei fanciulli spensierati ai quali si devono dispensare buoni consigli e ricordare di continuo i valori in gioco», i pastori della Chiesa e la comunità ecclesiale di Roma nel documento diffuso di recente intervengano pesantemente per dare precise indicazioni di voto per le prossime elezioni regionali. È a tutti noto che il Presidente e il Consiglio della Regione Lazio hanno competenze e poteri per garantire una buona amministrazione non per legiferare su materie di competenza del Parlamento nazionale.

Diventa pertanto pretestuoso il richiamo a «valori cristiani e civili», che i «cittadini cristiani» considerano «irrinunciabili».

Tantomeno si può pretendere che i credenti, in quanto tali siano parte di un “progetto politico” che trasformerebbe la Comunità ecclesiale in  un partito rinnegando quanto da sempre è stato ribadito in particolare nei documenti conciliari sulla funzione dei laici. I cristiani «cittadini» sono chiamati a calare, qui ed ora, nella storia e sotto la loro responsabilità il messaggio evangelico di salvezza, e sono impegnati ad agire nella consapevolezza che in democrazia le leggi devono ispirarsi ai valori condivisi sanciti nella Costituzione.

Riaffermiamo pertanto che ad essi devono ispirarsi i cittadini tutti, anche quelli che si professano cattolici, nella scelta di voto qualunque essa sia.

Francesco Cagnetti, Fabio Perroni, Stefano Toppi, Marcello Vigli

Roma, 23 marzo 2010


Hanno aderito le associazioni romane:
LiberamenteNoi - Comunità cristiana di Base di San Paolo - Gruppo di Controinformazione ecclesiale.


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