“Categoria” moglie 

Ha ragione il presidente del Consiglio in carica a parlare di “categoria delle donne”: non è infatti alle donne che viene assegnata tutta quella enorme massa di lavoro non retribuito, che non entra mai nel calcolo del famigerato Pil? È un lavoro modernissimo: è interamente sommerso e la flessibilità ne è l’elemento forte! Tutti (il maschile è d’obbligo) comprese le gerarchie cattoliche dicono che le donne sono una “risorsa”. Come gli immigrati: altra categoria; le une e gli altri oggetti  e non soggetti della politica.

Così in questa campagna elettorale, in televisione, ce ne hanno fatte vedere ben poche di donne a parlarci di cosa si può programmare per la vita di tutte/i noi nei prossimi cinque anni. Eppure centinaia di migliaia di donne in questi mesi hanno parlato con i loro corpi in piazza; ma pochi giornali o telegiornali le hanno viste. 

Coerentemente con una visione stereotipata dei due generi nella vita, hanno  fatto il loro ingresso nell’agorà mediatica (dibattiti televisivi, interviste ai giornali, libri…) le mogli: quelle che, come si sa, rendono possibile al politico importante una vita decente. Il guaio è che questo ‘gioco delle mogli’ piace tanto alla coalizione che ci promette – e voglio crederci – un’Italia diversa; e piace anche alle mogli!

Giovanna Romualdi

del gruppo donne CdB di Roma

 

 

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