Eterosessualità di Stato

di Saverio Aversa

La bocciatura della proposta di legge Concia contro l’omofobia [monca della transfobia] ha dimostrato come le istituzioni del paese non tengono in considerazione le cittadine e i cittadini che non sono eterosessuali.

Un parlamento eterosessuale ha deciso di non tenere in considerazione l’intensificarsi dei fenomeni di violenza che si verificano ormai quasitutte le settimane, e che esprimono la vulnerabilità sociale di chi non è riconosciuto da leggi che non si uniformano alle direttive europee.

Una coppia omosessuale non può camminare mano nella mano per le strade delle nostre città senza correre il rischio di essere aggredita e malmenata, quando non accoltellata. Il paese scivola nell’imbarbarimento e nel fascismo, perché si permettono forti diseguaglianze fra chi ha doveri e pochi diritti e chi è incluso nella cittadinanza piena.

Il movimento lgbtiq continua a protestare, come hanno dimostrato le manifestazioni lampo organizzate in varie città italiane, compresa quella che ieri fino a sera tardi ha visto centinaia di persone riunite davanti a Montecitorio. Abbiamo denunciato a voce alta l’ennesimo sopruso subito, un nuovo episodio di omofobia e di transfobia legittimato dai deputati, che dovrebbero rappresentare tutti i cittadini e non solo quelli eterosessuali.

Basta. Un paese veramente libero e civile non può permettere che tutto questo accada ancora, che una proposta di legge venga bocciata da onorevoli convinti che omosessuali e transessuali non conoscano affettività e siano sospettati di aberrazioni sessuali come la pedofilia. Si dimenticano sempre, i signori deputati, che la maggior parte dei pedofili sono eterosessuali, e agiscono nelle famiglie tradizionali.

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Comunicato stampa Associazioni LGBT – lesbiche, gay, bisessuali, transgender
DISOBBEDIAMO ALLA VIOLENZA

Dopo quello che è accaduto in Parlamento, il movimento LGBT italiano sta organizzando in tutta Italia iniziative di protesta che intendono evidenziare come all’omofobia e alla transfobia, ancora una volta la politica italiana non sia riuscita a fornire una risposta.

Le inqualificabili dichiarazioni di esponenti dell’UDC e del centrodestra, che hanno accostato l’orientamento sessuale all’incesto, alla pedofilia e ad altre perversioni, forniscono la misura di come sia granitica la volontà di escludere, di emarginare le persone LGBT.

D’altronde non siamo gli unici a esser colpiti da simili attacchi, tutto ciò è in coerente allineamento con le idee razziste e xenofobe propugnate in questi anni e trasformate in vergognosi provvedimenti. Per questo parteciperemo sabato 17 ottobre alla manifestazione nazionale a Roma contro il Razzismo.

Anche il PD in questa vicenda ha fatto emergere le sue gravi contraddizioni: perché si è votato contro il ritorno in Commissione Giustizia, mentre fino a un quarto d’ora prima era stato sancito un accordo con il PDL per ridiscutere il provvedimento? Troppo comodo ora scaricare tutta la colpa sull’omofoba Binetti!

Il deposito immediato di nuove proposte di legge da parte del PD e dell’IDV o l’annuncio da parte del ministro Carfagna di elaborazione di un disegno di legge del governo, hanno oggi il sapore amaro della farsa e suonano come una presa in giro, a pochi giorni di distanza da una legge che poteva essere emendata e approvata in pochi giorni o settimane. Sono troppo pochi i parlamentari che hanno dimostrato coerenza e vera vicinanza nei nostri confronti.

Ringraziamo Navi Pillay, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, per la sua chiara presa di posizione rispetto a quello che è avvenuto definendolo “un passo indietro per i diritti di gay e lesbiche”.

Vogliamo disobbedire a questa violenza che ci viene imposta da un Parlamento sordo rispetto alla tutela dei diritti umani! Non possiamo accettare che si ritengano anticostituzionali termini come orientamento sessuale, così come non si possono considerare le persone trans fantasmi sociali. In tutte e due i casi, si è voluto deliberatamente mentire per umiliarci.

Accanto alle fiaccolate e ai sit-in che da ieri si stanno sviluppando in tutto il Paese, attueremo nei prossimi giorni azioni che facciano comprendere la drammaticità della condizione concreta in cui sono costrette le persone LGBT.

Arcigay, ArciLesbica, Famiglie Arcobaleno, Agedo, Gaynet, Associazione Radicale Certi Diritti, Associazione Nazionale Transgenere, Circolo Cultura Omosessuale Mario Mieli Roma, Crisalide Azione Trans, Ireos Firenze, Nuova Proposta donne e uomini cristiani Roma, Associazione I-Ken Napoli, GayRoma.it, Coordinamento Torino Pride, Associazione Renzo e Lucio Lecco, Associazione Liberamentenoi Roma

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VERGOGNOSO VOTO ALLA CAMERASULL’ORIENTAMENTO SESSUALE
di Aurelio Mancuso

La maggioranza dei parlamentari ha oggi votato a favore della pregiudiziale costituzionale proposta dall’UDC, che intendeva accreditare che il termine “orientamento sessuale” non è presente nel nostro ordinamento giuridico. Si tratta di una bugia colossale!

I termini sono presenti in tutti i Trattati e Direttive recepiti dal Parlamento e tra l’altro votati praticamente all’unanimità. Oggi l’Italia ha dichiarato di fatto la sua non appartenenza all’Unione Europea e di questo bisogna chieder conto, ponendo con forza il problema in sede comunitaria.

Abbiamo assistito ad uno spettacolo vergognoso con interventi da parte di esponenti dell’UDC che hanno accostato l’orientamento sessuale a incesto, pedofilia, zoofilia, sadismo, necrofilia, masochismo e così via delirando.

Ancora una volta il Parlamento italiano, che stava discutendo una bozza di legge già ampiamente mediata e monca, di cui abbiamo criticato le lacune e le gravi esclusioni, prima di tutte quella ai danni delle persone transgender, ha deciso oggi di umiliare la dignità delle persone omosessuali!

La maggioranza della Camera dei Deputati, affermando quel principio di incostituzionalità, si è resa complice dei tanti Svastichella che imperversano nel Paese!

Questo ulteriore schiaffo ci convince ancor di più che la nostra battaglia di civiltà è giusta e indispensabile per cambiare un Paese avvilito da questa classe politica lontana da ogni volontà di giustizia.

La comunità lgbt è già mobilitata, non mancheremo di far sentire la nostra voce insieme a quella dei milioni di italiane e italiani indignati per il comportamento di questo Parlamento.

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Quando il Parlamento parla di sessualità, parla di pene e di nuove fattispecie di reato mai di diritti

Pubblichiamoil testo dell’intervento dell’On. Rita Bernardini (partito radicale)durante il dibattito alla Camera dello scorso 13 ottobre sulla propostadi legge che voleva l’introduzione nel codice penale della circostanzaaggravante inerente all’orientamento o alla discriminazione sessualedelle vittime di violenza.

Onorevolicolleghi, anch’io, come altri hanno già fatto in questa discussione,voglio dare atto all’onorevole Concia di un impegno sicuramente moltointenso su questo fronte, sul fronte dei diritti delle personelesbiche, gay, transessuali, transgender e bisessuali.

Credo che sia molto importante e gliene diamo atto anche perché la sua proposta originale partiva proprio dalla legge Man-
cino che peraltro, come delegazione radi- cale, possiamo dire di non condividere nel suo spirito, proprio perché in alcuni tratti di questa legge è possibile sicuramente rintracciare degli effetti liberticidi.
Ma, detto questo, era importante partire da una legge che si riferisce alle discriminazioni e che ha recepito in un certo senso la Convenzione ONU contro il razzismo.

Era importante rifarsi a questa legge anche perché non si basaesclusivamente sulla punizione del carcere, così come è previsto nellanostra legislazione ma punta direttamente alla possibilità di applicareforme di pene alternative. […] In questo momento sicuramente cistanno seguendo moltissime associazioni che nel tempo e da anni sibattono per i diritti delle persone omosessuali, transessuali,bisessuali e transgender.

Credo che a loro dobbiamo pensare ed è per questo che io, insieme alla mia delegazione e a tutti quelli che vorranno aggiungersi, depositerò gli emendamenti che avevamo già presentato in Commissione affinché rimanga agli atti di questo dibattito almeno qualcosa in positivo.

Me lo auguro ed ho fiducia soprattutto nel dialogo che potrà svolgersi in quest’Aula, ma anche nel Mi- nistro Mara Carfagna che oggi è presente qui in Aula e che alcuni giorni fa ha incontrato queste associazioni dimostrando, almeno da quello che abbiamo letto sulla stampa e da quello che mi hanno riferito direttamente, di avere molta sensibilità per esempio nei confronti della salvaguardia dei diritti che purtroppo in questa legge non sono garantiti per le persone transessuali, infatti non è prevista una loro particolare tutela.

Ma perché dico che voglio che rimangano agli atti di questo dibattito gli emendamenti?
Perché purtroppo, questo vogliodirlo, in questa legislatura (faccio riferi-mento al periodo che ho potuto viveredirettamente da deputata) si è legiferatosolamente in negativo.

Quando ci si riferisce alla sessualità, siparla semplicemente di pene, di nuovefattispecie di reato, non si parla mai inpositivo della tutela dei diritti di questepersone. Questo fa un po’ tristezza, perchésembra che la vita di queste personedebba essere esclusivamente contrasse-gnata da episodi negativi.

In realtà, noiimpediamo a molte, a centinaia di migliaiadi queste persone di godere dei diritti chehanno altri soggetti che, per esempio,decidono di costruire insieme un progettodi vita, di essere insieme per una vita equindi di sposarsi, di avere tutte le garanzie che sono previste dalla legge per gliuomini e le donne di questo Paese chedecidono di costituire una famiglia.Non cisi è resi conto, o non ci si vuole rendereconto, che il mondo è cambiato e che lefamiglie oggi sono diverse.

Ho avuto la possibilità di conoscere, adesempio, una persona gay che ha avuto lafortuna di non nascere in Italia, ma inBrasile, dove ha potuto, da single e da gay,adottare un bambino che altrimenti sarebbe stato destinato o alla morte perdenutrizione, perché proveniva da zonepoverissime di quel Paese, oppure ad essere affidato a qualche istituto che potevaoccuparsi della sua vita.Ora questo bambino, che ho conosciuto, è un bambinofelice, che è stato affidato a questo ragazzogay, omosessuale.

Purtroppo di queste cosenon si può parlare in Italia, si preferiscerelegare negli istituti queste persone, cisono notevoli difficoltà già per la sempliceadozione di queste persone sfortunate chenon hanno la possibilità di avere l’affettodi una persona adulta che si assuma laresponsabilità di essere padre o madre diquesto ragazzo, di questo bambino.

E’questo ciò che voglio sottolineare: il legiferare in questa legislatura sempre innegativo. C’è un emendamento, e lo dedicoveramente alle associazioni che si occupano di diritti delle persone lesbiche, gay,bisessuali e transessuali, che è l’ultimo,l’ottavo, che noi della delegazione radicale depositeremo, ed è l’emendamento inpositivo […] che prevede che sicostituisca un ente di vigilanza che siaautonomo e che possa controllare, che siadotato di mezzi … […].

Legiferare in positivo, legiferare per i diritti eper dare una speranza di vita socialeintegrata anche alle persone che hannodiverso orientamento sessuale e che vivonola loro sessualità in un modo diverso daquello che è ritenuto normale, purtroppo,da molti in questa società.