IL POTERE E IL CORPO DELLE DONNE E DEGLI UOMINI

Luciana Angeloni
Cdb Isolotto (Firenze)

Molte motivazioni che hanno spinto tant* donne e uomini a invadere la piazze riguardano la devastazione prodotta dal modello neoliberista verso la cultura femminile del corpo, della sessualità, della cura. Con grande emozione e gli occhi spalancati sulle tante piazze d’Italia gremite di volti di donne, uomini, bambini, per affermare “se non oggi quando” ripercorro il mio cammino di donna che con fatica ma anche gratificazione e realizzazione di sé ha scelto di vivere impegnandosi a “coltivare speranza”.

Desidero innanzitutto esprimere la mia gratitudine alle donne e agli uomini che hanno permesso la continuità di questa nostra esperienza delle cdb a cui tutti noi abbiamo attinto per continuare il cammino dell’impegno e della speranza.

Sono andata a rivisitare gli atti del convegno delle cdb a Napoli del 1982 dal titolo significativo “ Sessualità e liberazione”. Sono rimasta colpita dalla profondità ed attualità delle analisi che andavamo facendo su temi difficili ed anche scabrosi. La mobilitazione per la legge sull’aborto ci spingeva, donne e uomini, ad assumerci le nostre responsabilità verso un cammino di crescita di consapevolezze e coerenze personali e comunitarie. Il percorso si è rivelato pieno di difficoltà, ostacoli, incomprensioni e a volte conflittuale, ma insieme non abbiamo perso la tenacia della ricerca e la voglia di continuare a coltivare relazioni positive e alla pari.

In questi trent’anni molte cose sono successe, il movimento femminista è stato sempre più aggredito ed emarginato, i “poteri” hanno imposto modelli culturali e sociali invasisi, le giovani generazioni sono state schiacciate in spazi privi di mobilitazione e ricerca soggettiva, il cammino di donne e uomini di buona volontà è stato relegato in vie sotterranee ed invisibili tutto sembrava perso, tutto era da ricominciare. Invece non è così. Ripartiamo da qui, da queste piazze gremite. Convint* che niente sarà più come prima. Il tema del potere e il corpo delle donne continua a costituire un argomento fondante per la elaborazione di relazioni rispettose delle diversità, ma abbiamo di fronte nuovi o rinnovati soggetti che si mobilitano oggi consapevoli che la liberazione passa per la crescita culturale ed umana di donne ed uomini insieme.

Per approfondire le contraddizioni dell’oggi, per esplorare possibili vie d’uscite dal

caos attuale, per valorizzare e dare contenuto alle nuove mobilitazioni che rivendicano partecipazione e soggettività creativa di regole e comportamenti “altri” rispetto ai modelli invasivi proposti dal potere, per arricchirci reciprocamente delle tante voci che in questa occasione si stanno levando in proposito, per continuare a crescere insieme, per affrontare la complessità di vissuti anche contraddittori e difficili da codificare in regole, norme e comportamenti, forse è utile ed interessante tornare ad interrogarci su:

– Il corpo, la sua natura, le sue potenzialità, i suoi limiti
– Il corpo e la corporeità come risorsa per essere felici
– Il corpo e la corporeità come limite: la sofferenza – la malattia – la debolezza – l’infecondità –la finitezza – la morte
– Il corpo e la corporeità come vissuto – esperienza – consapevolezza – sapienza – saggezza – strumento di conoscenza.

Ed anche:
– Etica e sessualità: etica del corpo – etica dei sentimenti
– Questione morale e corpo delle donne e degli uomini: sesso – scienza – potere
– Sessualità e fecondità, potere creativo, energia della natura, realizzazione di sé
– Sessualità fra repressione e permissivismo: dal burqa al nudismo quale messaggio per i nostri figli?
– Le ideologie –le religioni – le tradizioni – le culture: i poteri padroni delle regole?

Può essere una proposta per un prossimo incontro nazionale?