Ciao Vittorio! Noi restiamo umani

Peppino Coscione
Comunità cristiana di base Oregina – Genova

Vittorio Arrigoni aveva uno speciale feeling con Genova, con le associazioni genovesi che fortemente impegnate a favore del popolo palestinese, che sostengono i gruppi e i movimenti che lavorano per costruire incontri di pace fra palestinesi ed israeliani. Quante volte l’ho visto ed ascoltato su YouTube: quel volto sempre sereno!

Al tempo della guerra scatenata dal governo d’Israele detta “Piombo fuso “ ho visitato spesso il suo blog per avere informazioni dirette e condividere emozioni, sentimenti e passioni; un blog accattivante e sempre aperto alla speranza.

In quei giorni , Vittorio, assieme ai palestinesi ha subito i terroristici bombardamenti su Gaza ( dall’uranio impoverito ad altre armi letali, vietate dalle convenzioni internazionali) durante l’aggressione israeliana “ piombo fuso : 27.12.2008/18.1.2009 “ costata la vita a 1400 palestinesi, con migliaia di persone invalide e con malattie croniche.

Durante l’avventura della Freedom Flottiglia eravamo riusciti più volte a metterci in contatto diretto con lui mentre si sviluppava una tre giorni sulla realtà palestinese e le lotte nonviolente da sviluppare, compreso il boicottaggio nei confronti dei prodotti israeliani; un’iniziativa tesa a smuovere le coscienze di un po’ di gente.

Genova, per Vittorio, era anche la Genova del G8, era Carlo Giuliani, l’affetto per i genitori di Carlo, la vicinanza con il Comitato Piazza Carlo Giuliani; questa vicinanza mi ha offerto la felice occasione di conoscerlo da vicino. Il pomeriggio di venerdì 20 novembre 2009 è stato con noi in Piazza Alimonda ( anzi Piazza Carlo Giuliani ) per fare memoria di Carlo, dei molti Carli che, in tante parti del mondo, vengono assassinati a causa della giustizia.

Il giorno successivo ,nella sede del Comitato, Vittorio ci ha proiettato alcune delle riprese fatte da lui sulla vita dei palestinesi a Gaza, sulle brutalità commesse dai soldati israeliani nei confronti di donne, bambini, bambine , persone anziane. Sappiamo che le sue cronache passate sui media occidentali , hanno fatto conoscere al mondo l’orrore e il cinismo della guerra israeliana , poi condannata dall’ONU con il “rapporto Goldstone” .

Mi colpiva la sua vibrante narrazione di tanti fatti drammatici, quella sua capacità di trasmettere il calore del fuoco, delle bombe, degli assassini ma anche il calore della solidarietà, dei sentimenti di amicizia. Le sue parole, il suo tono, le modulazioni della sua voce non trasmettevano mai odio, vendetta , disprezzo, ma l’energia positiva che ti spinge ad osare oltre il cerchio della violenza.

Chiunque sia stato a volere l’assassinio di Vittorio, volontario dell’ISM scomodo a coloro che in quelle terre lavorano per impedire una possibile convivenza fra israeliani e palestinesi, non l’ avrà vinto; la forza della solidarietà sopravanza la disumanità di coloro che ammazzano i corpi ma non possono ammazzare le idee, quelle idee di Vittorio così cariche di un futuro migliore, nonostante tutto.

Grazie, Vittorio, grazie per la giovinezza che ci hai donato.