L’ANGOLO della GRU: “La voce dei luoghi di A.Bifulco

Aldo Bifulco
Cdb Cassano – Napoli

“La voce dei luoghi” è la suggestiva denominazione di un’Educativa territoriale di Scampia. Stefania Piras, la responsabile, mi ha detto che si tratta di un’Educativa nata alcuni anni fa e che si scelse questo nome perché l’obiettivo principale della loro opera doveva essere quello di dare gli strumenti alla gente del luogo per far sentire la propria “voce”. Ieri sono andato a verificare lo stato dell’orticello e dell’ “aiuola delle cinque poesie” che abbiamo contribuito a costruire l’anno scorso con i ragazzi dell’educativa. Ho incontrato Eliana, una giovane educatrice ed ho deciso di intervistarla.

La prassi vuole che l’intervista inizi con una tua breve presentazione.
Mi chiamo Eliana Fiore ed ho 28 anni compiuti. Sono laureata in “Scienze motorie”. Mi piace ballare e viaggiare (quando posso…e sempre in economia!!!). Lavoro da molto tempo nell’Educativa territoriale.

Cos’è un’Educativa territoriale e in che consiste il tuo lavoro.
L’Educativa territoriale è un luogo nel quale i ragazzi vengono accolti per essere aiutati a crescere…in tutti i sensi; a livello scolastico con un supporto nei compiti e un dialogo con gli insegnanti, a livello “umano” proponendosi per accogliere i loro dubbi e confidenze, quando, insomma, vogliono confrontarsi con un adulto, che non sia un genitore o un insegnante, ma che si conosce e nel quale si pone fiducia, come fosse un amico!
E’ un luogo dove i genitori possono trovare un appoggio e un sostegno nell’educazione dei loro figli.
E’ un luogo dove puoi giocare, imparare giochi “vecchi e nuovi”, ma soprattutto imparare a giocare con gli altri. Un luogo dove si realizzano laboratori creativi, che vanno dalla manipolazione di materiali vari (carta, creta, legno, pasta di sale etc.), alla costruzione di spettacoli teatrali, alla realizzazione di laboratori di cucina…o semplici partite di calcetto.
La stagione orienta molte attività. In primavera ed estate organizziamo molte uscite sul territorio facendo animazione con i ragazzi iscritti e non all’educativa territoriale, organizzando visite guidate al centro della città e…a luglio li portiamo anche al mare (tutti attendono con ansia questo momento perché spesso i genitori non sono in grado di portarli!!).
Il mio lavoro? Un po’ tutto questo.

Per questi operatori sociali c’è una prospettiva futura oppure rappresenta solo un ripiego temporaneo alla mancanza di lavoro?
Che bella domanda…!!!Mi piacerebbe rispondere che non sia solo un lavoro temporaneo, anche perché mi accorgo che è utile, specie in alcuni contesti degradati. Intanto è legato a progetti e alla loro proroga…e poi il pagamento è dilazionato in tempi lunghi che non ti consentono di organizzare la tua vita. Ultimamente la normativa richiede “titoli nuovi” e non ti riconosce la professionalità acquisita con un lavoro continuo, magari anche di 10-15 anni.
La mancanza di prospettive e di garanzie ti costringe a guardare anche altrove…anche se il tuo lavoro ti piace e ti ha dato soddisfazioni.

Com’è il tuo rapporto con i ragazzi di Scampia?
Sono nata, cresciuta e “pasciuta” a Scampia…ho imparato a conoscere le diverse tipologie che abitano sul territorio (che poi non si distinguono tanto da quelle presenti in altre realtà) e credo di essere in grado di convivere empaticamente con tutti. 

L’aiuola delle cinque poesie…alcune piante sono sparite…come mai?
….Sono arrivati i “giardinieri del Comune”…e malgrado avessimo circoscritte le piantine con pietre, trucioli e paletti …le hanno rase al suolo, forse …avevano fretta!! Il mirto, la ginestra e le rose vanno ripiantate. Ci date una mano?