Cinguettii

Rossella Grasselli
Gruppo di controinformazione ecclesiale – Roma

“Ho 4000 contatti e nemmeno un amico”, è una battuta del film Il ministro di Martin Schoeller.

La pronuncia il ministro lanciato a tutta velocità, sulle strade di Francia, in macchine-ogive simboli della sua inavvicinabilità e dell’isolamento del potere. Sembra improprio, nella situazione contingente, riferirsi all’astrazione di un film.

Ma quella battuta svela quanto la rivoluzione digitale sia stata tanto invasiva da avvelenare la sostanza delle relazioni umane. Avere tanti contatti o cinguettii non significa avere degli amici.

Eppure questa deve essere stata l’ultima illusione dell’individuo che gettato nella complessità del mondo contemporaneo ha ritenuto che la connessione continua alla rete, ai social network potesse sostituire i rapporti umani, l’incontro a quattr’occhi e, anche, perché no il fare politica.

Se soltanto il 52% degli italiani è connesso a internet, si potrebbe parlare di dittatura piuttosto che di democrazia digitale. L’enfatizzazione della rete sembra una strategia di marketing non molto diversa da altre verso le quali i cittadini, forse, avevano qualche strumento di controllo.

L’ipotesi della rete è di rendere tutto più vicino, di annullare le distanze ma, di fatto, rende la conoscenza una finzione. Non è la stessa cosa esserci nei fatti o vederli scorrere davanti a uno schermo.

Ecco, la rete illude di poter sfuggire alla solitudine ma essa la restituisce tutta intera. Una folla solitaria, però connessa.