L’Angolo della GRU: La “pancia” e la “ragione” di A.Bifulco

Aldo Bifulco
Cdb Cassano – Napoli

E’ indubbio che, nel marasma dell’ultima tornata elettorale, la novità più consistente è lo straordinario successo del “Movimento cinque stelle”. Un movimento che ha dato uno scossone alle abitudini della “politica”, promuovendo comportamenti virtuosi.  Ma la presenza di tre forze “parallele” che dichiarano l’inconciliabilità  ad, oggi, sta condizionando la governabilità del paese.

Ho pensato di cercare il primo giovane che avesse votato “Movimento cinque stelle” per potermi confrontare con lui. Non è stato difficile. Francesco Ponticelli frequenta alcuni dei luoghi di Scampia dove sono spesso presente.

Partiamo con leggerezza, chiedendo alcune notizie personali.

Ho 21 anni e sono studente della Facoltà di Chimica all’università FedericoII. Sono passato da Pompei a Melito per approdare a Scampia dove  ho trascorso gli ultimi 16 anni, praticamente tutta la vita. Sono “capo scout” e mi occupo dell’animazione e formazione dei ragazzi.

Mi hai confessato che hai votato “Movimento cinque stelle”: quali le motivazioni?

Beppe Grillo e il suo “movimento” mi sono apparsi come “aria nuova” nel mondo stantio della politica. I pensieri e gli ideali espressi da Grillo nei suoi “comizi”  coincidevano con la mia voglia di assistere ad un cambiamento concreto della politica. Mi è sembrato che fosse portatore di una rottura autentica , che raccogliesse la rabbia di noi giovani ed anche le sue idee circa l’ambiente mi sono apparse condivisibili. In famiglia c’è stata una animata discussione, ma io sono stato irremovibile nella scelta . Devo ammettere però che non sono molto ferrato nelle questioni politiche, il mio è stato un voto di “pancia” più che una convinzione razionale.  Insomma, per onestà devo ammettere  che la mia scelta  proveniva da una “consapevolezza parziale”.

Cosa vuol dire per te “partecipazione” e che valore dai alla “rete”?

Votare è solo un momento. Ci vuole ben altro per partecipare attivamente alla “politica”; un impegno nella formazione e nell’informazione, ma anche un impegno nella vita concreta. A pensarci bene….anche il mio impegno nell’azione educativa, proponendo certi valori e l’adesione convinta ad essi…in senso lato è anche “far politica”. La “rete” come i “media” sono importanti per il dibattito politico, specie per noi “giovani”. Credo che Grillo abbia fatto questa scelta pensando proprio ai giovani e ad un progetto proiettato nel tempo, ben sapendo che avrebbe escluso la fascia dei più anziani.

Come hai accolto i risultati elettorali ?

Con grande sorpresa perché non mi aspettavo un tale successo; pensavo che il “movimento” rimanesse un pungolo all’interno delle istituzioni e mai mi sarei aspettato che diventasse determinante per la governabilità del paese.

Ed ora, dopo le prime prese di posizione, qual è il tuo commento?

Cominciano le dolenti note. Innanzitutto comincia a darmi fastidio “il linguaggio continuamente offensivo e poco rispettoso” e gli atteggiamenti di rifiuto predeterminato. Credo che, comunque, la politica necessiti di mediazioni. Ho l’impressione che stia prevalendo l’idea di far crescere “il proprio orticello” e non si stia pensando al bene del paese.  Che stia prevalendo una certa “furbizia” tipica della vecchia politica. E poi perché dev’essere solo Grillo a parlare? Chi gli dà il diritto di impedire la libera espressione? La dialettica interna è segno di democrazia e non pretendere che si ripeti  a “pappagallo” quello che ti suggerisce il capo. Insomma la “rigidità” e una sorta di “autoritarismo” stanno intaccando la mia convinzione…anzi debbo dire, ancora una volta con onestà, che si fa strada una certa “disillusione”. E se si dovesse andare a nuove elezioni è probabile che voterei diversamente.

Il gruppo “Scampia felice” da tempo pensa di creare le condizioni per un “laboratorio di formazione politica” con i giovani e tra giovani: tu che ne pensi?

Sarebbe una buona opportunità. Confrontarsi e prepararsi è fondamentale per creare una “consapevolezza piena”.