L’ANGOLO della GRU: “Chiaroscuro” di A.Bifulco

Aldo Bifulco
Cdb Cassano (Napoli)

Credo che il termine “chiaroscuro” rappresenti in estrema sintesi il tono dell’intervista di un altro ventenne di Scampia, Mariano Chimenti. Rabbia e preoccupazione si sono alternati a momenti di fiducia e speranza …molto moderate. In ogni caso lo sfondo dell’intervista è stata “l’indignazione”!

Passiamo subito alla presentazione.
“Sono studente di ingegneria aerospaziale ed impegnato come caposcout nel Gruppo Agesci NA 14. Gli studi sono particolarmente “tosti” e l’impegno nell’ambito educativo mi soddisfa abbastanza. E poi sono arbitro di calcio FGCI, sez. di Napoli. Non è un impegno da poco, anche emotivamente. E’ più difficile arbitrare i “ragazzini” che i grandi…essi credono che la “furbizia paghi”!

Ti ho visto partecipare attivamente all’Assemblea sui “roghi tossici” tenuta a Scampia e mi pare che tu segua, con tutta la famiglia, il percorso del “Comitato fuochi”. Ti chiedo un giudizio sull’incontro.
“La bella partecipazione, la vivacità del dibattito, e, soprattutto, la presenza di tanti giovani rappresentano elementi decisamente positivi. Ma il pensiero dominante che mi è rimasto alla fine dell’incontro è “ME NE DEVO ANDARE!”. E mi chiedevo se alcuni dati e alcune riflessioni non abbiano sconvolto i tanti giovani presenti. Esattamente il contrario delle aspettative di mio padre Lino che si è dannato l’anima per organizzare questa assemblea e il cui intento era (e rimane) quello di far prendere coscienza la popolazione per indurre i responsabili a prendere provvedimenti seri al fine di risolvere la drammatica vicenda.

Ma il sabato dopo c’è stata la “bella ed esaltante” manifestazione del “fiume in piena”. Ciò non induce alla speranza?
“Scampia era ben rappresentata e c’era tutta la mia famiglia (tranne io che stavo ad arbitrare) e mio padre portava un cartello con su scritto a lettere cubitali “IO NON CI STO!”. Certamente è un fatto positivo. Per la verità conoscendo il lavoro di denuncia faticoso, inascoltato, continuo per tanti anni mi sorprende (e un po’ mi inquieta) questa improvvisa esplosione mediatica. Mi domando se non ci siano dietro interessi politici ed economici. E poi mi lascia perplesso la diatriba tra “la terra dei fuochi” che con il sito riesce ad arrivare ad una grandissima quantità di persone, ma che spesso si esaurisce nella sola denuncia, ed il “Comitato fuochi” che preferisce la relazione viva con le persone e il dialogo pesante in assemblee e che è molto orientato verso azioni concrete e a suggerire possibili soluzioni.

L’intervista si consuma mentre il governo vara il decreto per la “Terra dei fuochi” che considera reato l’incendio dei rifiuti con l’inasprimento delle pene, la mappatura dei territori per segnalare le terre inquinate ma anche quelle che producono “frutti buoni” e la bonifica dei siti avvelenati. E il discorso cade proprio su quest’ultimo aspetto.
“Temo molto le infiltrazioni camorristiche. Dove arrivano i soldi la “camorra con abiti e modalità diverse” si presenta all’incasso. E poi bisognerebbe capire che si intende per bonifica. Voglio sperare che ci si affidi all’Università e si parli di “fitobonifica”.”

E allora hai proprio deciso di scappare?
“Sto studiando per “VOLARE VIA”… ma dall’Italia. Voglio approdare in Norvegia dove tutti hanno una possibilità e vengono valutati per i loro meriti. Bonificare “le coscienze” è difficile. Ma stando in Norvegia potrò dire …che Scampia è il quartiere più vivo e interessante di Napoli.