Le vere cifre dell’emergenza profughi in Lombardia di CdbBustoArsizio

Comunità cristiana di Base di Busto Arsizio
newsletter – giugno 2015

 

LETTERA DI UN PROFUGO AI CITTADINI LOMBARDI
(SIRIANO, ERITREO, AFGHANO, SUDANESE…)

Lo so di essere un intruso, di darvi fastidio, di rubarvi un po’ d’aria e di spazio. Sento di essere un ospite sgradito che ha dovuto tirarsi dietro moglie e figli. Ma che dovevo fare? restare sotto le bombe? rischiare ogni giorno la repressione armata del mio governo, il fuoco dei nemici o magari di finire nelle mani di un tagliagole dello Stato Islamico? Non sono riuscito ad abituarmi al terrore e sono scappato.

Non sono neppure riuscito, e di questo vi chiedo umilmente scusa, a prendere la via del Balcani. Se no adesso sarei in Austria, o in Ungheria, in Germania, Francia o Svezia, paesi che ospitano una percentuale di profughi ben superiore all’Italia. E allora che ho fatto? Ho messo moglie e figli su un barcone, pensando “meglio annegati in mare che di fame e di guerra nel mio paese, meglio farla finita così piuttosto che vedere ogni giorno la disperazione negli occhi dei miei bambini e dei miei vecchi”.      Ma il Mediterraneo non ci ha voluto, e adesso siamo qui, alla tua porta, a chiedere asilo politico, un tetto qualunque e un po’ di pane, se puoi, se ne hai voglia… Lo so che ne avrei diritto, in base alle convenzioni internazionali, ma mi rendo anche conto che costituisco un serio problema per te e per gli altri lombardi. Perfino un vestito decoroso sei solo tu che me lo puoi regalare. Non posso lavorare, anche se vorrei farlo (me lo impediscono le stesse leggi internazionali) pur di ripagare almeno in parte le spese della mia sopravvivenza. Vorrei vivere nascosto, per non obbligarti a ricordare che oggi nel mondo, secondo un rapporto dell ‘Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, sono più di 53 milioni i profughi in cerca di un posto in cui sopravvivere, sperando di poter tornare (ma quando?) nella loro patria senza finire imprigionati, torturati, massacrati o anche solo uccisi dalla fame. Dalla fine della seconda guerra mondiale una catastrofe così smisurata non si era mai vista.

Siamo tanti, troppi, un numero insopportabile per i paesi ricchi e avanzati della civile e cristianissima Europa, che avrebbe diritto a uscire in pace dalla sua crisi economica senza avere noi fra i piedi. Ma che dobbiamo fare? Imbarcarci di nuovo per tornare in Libia su un barcone e metterci nelle mani delle tante bande armate e delle troppe fazioni che stanno massacrando quel paese?

Non voglio abusare della vostra pazienza. Vi ho scritto solo per chiedervi scusa. Scusa per me e per i miei figli, per mia moglie, per i miei amici. Scusate se in Libia, Sudan, Siria, Afghanistan, Eritrea non ci possiamo stare e adesso siamo qui a darvi fastidio, con tutti i problemi che avete già voi lombardi in questo periodo così difficile.

Altro non posso dirvi. Ma il mondo va così. Ci siamo anche noi, purtroppo a disturbare con la nostra presenza il vostro diritto a sentirvi “padroni a casa vostra”. Grazie di tutto, allora, specialmente di quei 6,5 euro a testa che ogni lombardo spende ogni anno per ospitare i 6000 richiedenti asilo che non sanno dove andare, né come vivere. Si potrebbero spendere meglio, lo sappiamo (un pacchetto di sigarette, una pizza, un biglietto del cinema, una bottiglia di vino…). E Maroni, con Zaia e Toti, forse a bene a dire che di profughi non ne vuole più nella vostra regione. Ma quei 6,5 euro a testa che sprecate per noi sono davvero tutto. Grazie di cuore, anche se non sappiamo come contraccambiare.

Il profugo sgradito

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La posizione della comunità cristiana di base

“…conoscerci, ascoltarci, reagire alla paura che blocca l’amore e vuole separarci gli uni dagli altri, …metterci in cammino con fiducia e con rispetto reciproci….”. Questi gli intenti espressi dal messaggio che cristiani e musulmani della zona di Busto hanno stilato per la Pentecoste di quest’anno, a partire dalle ripetute esperienze di incontro e di dialogo organizzate e vissute nei mesi scorsi dai gruppi della Pastorale dei Migranti.

Sono parole in cui la nostra comunità di base, ricordando l’insegnamento appassionato di Marco D’Elia (nella foto), si rispecchia totalmente, respingendo invece le brutali affermazioni della Lega che, Maroni in testa, vorrebbe chiudere le frontiere della Lombardia, dimenticando anzitutto che i leghisti non sono tutta la Lombardia, che questa è Italia e che la nostra Costituzione riconosce come fondamento di civiltà il diritto di asilo per profughi e persone in fuga dalla guerra. Anche noi, perciò, come suggerisce giustamente il civilissimo sindaco di Milano Pisapia, invitiamo Maroni e chi la pensa come lui a rileggersi il Vangelo, oltre alla Costituzione Italiana.

         “Ero straniero, pellegrino, profugo, e mi avete ospitato…(…) nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi (…) Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?  Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? (…)In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli e vulnerabili, l’avete fatto a me.” (Matteo, 25, passim)

E’ vero che l’Europa è spaventata, che gli egoismi nazionali tendono a prevalere, che le decisioni di Bruxelles sono confuse e reticenti, ma che Europa sarebbe se rinunciasse a praticare i valori basilari del diritto, dell’accoglienza, della fraternità? Ma è anche vero che l’Italia non è il paese invaso dai profughi che si vuol far credere: altre nazioni europee ospitano percentuali di richiedenti asilo ben più altre della nostra. Per questo abbiamo deciso di riportare in questo fascicolo numeri e tabelle che rispecchiano la verità dei fatti. E pubblichiamo anche qualche cifra che dà la misura reale del nostro esborso economico.

Sì, la lettera della prima pagina l’abbiamo scritta noi, dando voce a uno qualunque dei 130 profughi oggi ospitati nella casa di via dei Mille, a Busto (130 su 80.000 abitanti vuol dire

1 profugo richiedente asilo ogni 615 bustesi: come si può onestamente parlare di invasione!?) Ma le cifre dei costi per abitante lombardo sono reali. Guardate questa tabella.

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Diaria di un profugo (alloggio e vitto): 30 euro pro die.

Costo della permanenza di un profugo per un intero anno : 10.950 euro

Profughi collocati in Lombardia : 6.000

Costo annuo dei 6.000 asilanti in Lombardia: 10.950 X 6.000 = 65 milioni di euro

Abitanti Lombardia : 10.000.000 (1 profugo ogni 1600 abitanti)

Spesa che ricade su ogni lombardo per i 6.000 profughi:

65.000.000 di euro : 10.000.000 di abitanti = 6,5 euro a testa

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Proprio non possiamo aggiungere neanche un centesimo a questi 6,5 euro a testa se non vogliamo mandare in rovina la nostra regione?

Sì, cari amici, abbiamo bisogno di conoscere le cifre vere sui profughi e sui loro costi reali.. E prima ancora abbiamo bisogno di lasciar cadere gli stereotipi della paura (leghista, forzista, neofascista) per guardare a non come a musulmani pezzenti (moltissimi di loro sono oltretutto cristiani), a intrusi pericolosi, a parassiti della nostra ormai incerta agiatezza, ma come a persone reali che hanno perso tutto, ma soffrendo si ostinano a sperare. Vi chiediamo di aiutarci a diffondere queste cifre, mandate queste tabelle per mail ai vostri amici e conoscenti. Demistificate, parlando soprattutto i giovani, le parole d’ordine gonfiate dalla propaganda politica più becera che vuole terrorizzare la cittadinanza parlando di un emergenza incontrollabile, di invasione dei clandestini.

Siamo invece di fronte a una ridistribuzione della popolazione del mondo che dipende anche da guerre spaventose e devastanti che hanno scatenato un caos che ora Usa ed Europa non sanno come ricomporre: pensiamo anzitutto alle Guerre del Golfo (dal 90-91), alle quali abbiamo partecipato anche noi italiani, che ne paghiamo oggi le conseguenze in termini di emigrazioni e flussi di profughi disperati.

(A proposito: e quando nel 2011 Francia, Regno Unito, Belgio, Canada, Danimarca, Norvegia, Qatar, Spagna e USA sono intervenute in Libia nell’azione Unified Protector a guida NATO, l’Italia cos’ha fatto? Il quartier generale non era forse a Napoli? E i bombardamenti non partivano dalla base italiana di Gioia del Colle? Al governo c’era Berlusconi e che i suoi ministri erano Bossi, Brunetta, la Meloni, e poi Maroni, Calderoli, Tremonti… Gheddafi fu eliminato e qualcuno mise le mani sul petrolio libico. Ma poi? il disastro sull’altra sponda del Mediterraneo non cominciò proprio in quei mesi?)

Gli scafisti sono solo l’ultimo anello di una lunga catena di responsabilità (politiche, economiche, militari). E intanto servono corridoi umanitari per i disperati, strutture di identificazione efficienti, trasferimenti controllati, e soprattutto assistenza in particolare ai minori non accompagnati, che rappresentano un potenziale di energie, speranze, risorse, ma anche di pericolosa antisocialità.

Senza un’Europa capace di progettare una nuova politica del Mediterraneo fondata sulla pace e sulla collaborazione, e intanto di accogliere provvisoriamente le vittime delle guerre delle fame dividendosi generosamente e realisticamente le quote di richiedenti asilo, resterebbe solo la soluzione catastrofica dei respingimenti indiscriminati e di massa.

Ma succederebbe di questa gente disperata se fosse ricacciata al di là delle nostre coste? Andrebbe a rafforzare i giacimenti di risentimento e di odio contro un’Europa chiusa ed egoista, a infoltire le bande armate integraliste, a moltiplicare il caos di cui siamo anche noi responsabili, a rendere il nostro futuro ancora più in certo, a metterlo ancor più in balìa del nichilismo fanatico di chi sa esprimersi solo col terrore e con le stragi.

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 PROFUGHI : LE VERE CIFRE

EUROPA

Francia        235.000
Germania     187.000

USA            204.000

ASIA

Pakistan       1.600.000
Turchia            610.000
Iran                 857.000
Libano             850.000
Giordania       641.000
Yemen           241.000
Bangladesh     230.000
India              190.000

AFRICA

Kenya           534.000
Etiopia         455.000
Ciad            434.000
Egitto          230.000
Sud Sudan 230.000
Uganda       220.000

Queste le cifre assolute dei flussi più massicci che grazie a studi specifici diventano più significative se rapportate al numero degli abitanti e al reddito medio pro capite dei paesi ospitanti perchè danno la misura dell’impatto reale nelle specifiche situazioni dell’arrivo degli sfollati da situazioni di guerra, ecc.

 

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I PROFUGHI GIUNTI IN EUROPA NEL 2014

Profughi giunti in Europa 625.000 (123.000 dalla Siria)

attraverso rotte balcaniche e altri itinerari 410.000

dalla Libia attraverso il Mediterraneo       215.000 , dei quali:

170.000 sbarcati in Italia

40.000 sbarcati in Grecia.

Principali provenienze dei profughi riparati in Italia: Eritrea 28.000, Siria 24.000, Mali 8.000, Nigeria 6.000, Gambia 5.000 Somalia 3.500, Egitto 3.000.

Di tutte le richieste di asilo inoltrate a paesi dell’Unione Europea nel 2014 da parte dei 215.000 migranti giunti in Europa attraverso il Mediterraneo il 43% (92.000) sono state trattate dalla Germania.

L’Italia è stata dunque prevalentemente un paese di transito dei profughi arrivati in Sicilia ma aventi altre destinazioni.

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L’ITALIA NON E’ IL PAESE CHE SUBISCE IL MAGGIOR FLUSSO DI PROFUGHI

Nel 2014, i paesi europei che hanno ricevuto più domande sono stati:
Germania (200.000)
Svezia (80.000)
Francia e Italia (60.000).
Ungheria (42.000).

Rispetto al numero di abitanti dei singoli paesi europei, ecco le proporzioni dei richiedenti asilo:

Svezia (abit. 9.500.000): 1 richiedente asilo ogni       120 abitanti
Ungheria (10.000.000)                    ”                          240 abitanti
Germania (80.000.000)                   ”                          400 abitanti
Italia (60.000.000)                           ”                        1000 abitanti
Francia (66.000.000)                       ”                        1100 abitanti

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RIFUGIATI RICONOSCIUTI COME PROFUGHI AVENTI DIRITTO

STABILMENTE OSPITATI NEI PAESI EUROPEI

Svezia:            90.000     1 rifugiato ogni 106 abitanti
Germania        590.000                            135
Olanda             75.000                             180
Francia             220.000                           295
Regno Unito    150.000                           425
Italia:                 70.000                            850 cioè otto volte meno della Svezia, sei volte meno della Germania, tre volte meno della Francia

Alla luce di queste cifre risultano più facilmente comprensibili le resistenze di altri paesi europei a recepire quote consistenti di profughi sbarcati in Italia, dal momento che essi ospitano già un numero di richiedenti asilo ben superiori a quelli ospitati dall’Italia.

Confontiamo ora con la tabella precedente (PROFUGHI PER ABITANTE IN EUROPA) i dati relativi alla nostra regione e alla nostra città: Lombardia: 6.000 profughi (1 ogni 1660 abitanti); Busto Arsizio: 130 ogni 615 abitanti

I numeri dimostrano che in proporzione al numero degli abitanti la Lombardia ne ospita
– quindici volte meno della Svezia
– dieci volte di meno della Germania
– otto volte meno dell’Olanda
– cinque volte meno della Francia
– tre volte meno del Regno Unito.

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I FINANZIAMENTI EUROPEI ALL’ITALIA

Nel periodo 2007-2013 l’Italia ha ricevuto dall’Unione Europea 478 milioni di euro.

L’Italia è stata seconda in termini di contributi ricevuti, dietro alla sola Spagna.

Per lo stesso periodo di tempo, l’Italia è stata il principale beneficiario di fondi straordinari aggiuntivi.

I fondi europei finora stanziati per il periodo 2014-2020 includono 310 milioni di euro dal Fondo asilo, migrazione e integrazione e 212 milioni di euro del Fondo per la sicurezza interna.

Per avere un’idea immediata della densità dei profughi presenti in Italia confrontandola con quella di altri paesi, basta osservare il grafico della pagina seguente. Ogni commento alle posizioni di chiusura e di rigetto dei richiedenti asilo espresse dai presidenti delle regioni Lombardia, Veneto e Liguria è a nostro avviso assolutamente superfluo.

 

profughi

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QUANTO SPENDE l’ITALIA ALL’ANNO

per ospitare sul suo territorio 70.000 profughi? 750.00.000 milioni di euro. In un anno gli Italiani spendono cento volte di più in giochi d’azzardo e slot machine , per una cifra pari a 84 miliardi di Euro

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MARE NOSTRO

Mare nostro che non sei nei cieli e abbracci i confini dell’isola e del mondo, sia benedetto il tuo sale, sia benedetto il tuo fondale. Accogli le gremite imbarcazioni senza una strada sopra le tue onde, i pescatori usciti nella notte, le loro reti tra le tue creature, che tornano al mattino con la pesca dei naufraghi salvati.

Mare nostro che non sei nei cieli, all’alba sei colore del frumento, al tramonto dell’uva di vendemmia, ti abbiamo seminato di annegati più di qualunque età delle tempeste.

Mare nostro che non sei nei cieli, tu sei più giusto della terraferma, pure quando sollevi onde a muraglia poi le abbassi a tappeto. Custodisci le vite, le visite cadute come foglie sul viale, fai da autunno per loro, da carezza, da abbraccio e bacio in fronte di madre e padre prima di partire.

Erri De Luca

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Questo documento è stato redatto dalla Comunità Cristiana di Base di Busto Arsizio assumendo i dati offerti dall’Agenzia dell’ONU per i Rifugiati e dalla stampa nazionale.