La Casa Comune Mag a Verona per l’economia sociale e la finanza etica di G.Albanese e G.Pravato

Gemma Albanese e Giulia Pravato
www.magverona.it

Il XXXVI Incontro Nazionale delle Comunità Cristiane di base ha stimolato la riflessione anche a partire dalla domanda “in un periodo di grave crisi economica e sociale, cosa può dire e fare chi non si rassegna alla depressione?”

Si è trattato di una interrogazione intorno all’idea di una “Chiesa povera fra i poveri”, che ha bisogno sempre più di riappropriarsi degli autentici valori della reciprocità e della solidarietà da tradurre in impegno per il bene comune.

Questi valori hanno rappresentato il denominatore comune delle numerose esperienze raccontate nell’ambito del convegno, a testimonianza di una realtà laica vicina alle “solitudini”, individuali e sociali del nostro tempo e quindi volta a costruire “otri nuovi”, ossia nuovi luoghi e spazi d’azione e di relazione. Tra le realtà che lavorano in questa direzione c’è anche Mag Società Mutua per l’Autogestione di Verona, che ha partecipato e condiviso la sua esperienza durante le tre giornate di incontri.

Infatti, Mag, è nata 38 anni fa dall’iniziativa di donne e uomini che hanno scelto il mutualismo per sostenere chi desiderava crearsi un lavoro in prima persona e spesso in cooperativa, sperimentando l’autogestione. Ne sono esempio lavoratori/trici di fabbriche in crisi che si sono costituiti in imprese associative, o chi ha occupato terreni abbandonati per realizzare l’agricoltura biologica. Realtà di lavoro, ma anche possibilità di realizzazione delle aspirazioni soggettive, con un impatto positivo sulle comunità.

Per dare sostegno anche economico a questi mondi nascenti, i soci fondatori di Mag hanno iniziato a sperimentare pratiche di finanza solidale, mettendo in comune i loro risparmi. Da qui è nata la finanza etica di matrice Mag che ha dato origine ad altre 6 Mag in Italia e alla stessa Banca Popolare Etica.

Tanti anni sono passati da allora, ma ancor oggi sono molte le persone -di differenti generazioni- che si rivolgono a Mag per creare forme di autoimpiego prevalentemente sotto forma di imprese sociali, (cooperative mutualistiche, associazioni, fondazioni di comunità, onlus…). Donne ed uomini mossi dalla ricerca di un di più di senso che molto spesso non trovano nel lavoro tradizionale, che mercifica, esclude e mette all’ultimo posto i desideri e i bisogni umani.

Le predette pratiche – economiche e relazionali – trovano spazio quotidiano nella Casa Comune Mag. In concreto la Casa Comune ospita un Centro Servizi per il supporto all’avvio di nuove Imprese Sociali; un Incubatore Solidale per facilitare l’incontro tra realtà di autoimpresa che hanno idee ma non mezzi, con chi ha mezzi ma non ha eredi; un Centro di Formazione Professionale e Culturale. La Casa ospita inoltre uno Sportello di Microcredito e di Finanza Etica, per dare supporto anche economico alle imprese nascenti e a singole persone o famiglie in temporanea difficoltà finanziaria, che non trovano ascolto presso il sistema bancario tradizionale.

Le imprese sociali nel loro divenire sono incoraggiate da Mag a mettersi in relazione tra loro, sia per creare collaborazioni, che per rendere più visibile l’alternativa positiva che propongono.

Casa Comune Mag è luogo d’ incontro per le Reti tra Imprese Sociali così nominate: Nuove vite contadine; Startupperisti/e di nuova generazione; Rete dei servizi educativi e di cura; Comitato delle realtà artistiche.

Oggi, è evidente il fallimento dell’economia “tradizionale”, incentrata sulla finanza speculativa, che ha portato alla crisi disastrosa che stiamo vivendo. Mag da sempre crede invece che l’economia sociale sia la strada da percorrere poiché non è detto che ci sia inimicizia tra buon vivere, economia e gestione del denaro.

La Casa Mag offre quindi uno spazio in cui socializzare e condividere gli obiettivi e le direzioni dell’azione quotidiana, ma anche occasioni per riflettere più ad ampio raggio sull’economia sociale, la finanza solidale e il loro ruolo nell’oggi. Mag organizza inoltre ogni anno degli Short Master sulla Pedagogia dell’Autogestione; pubblica trimestralmente la rivista “Autogestione e Politica Prima” e organizza incontri e seminari aperti a tutti e tutte.

La Casa Comune si pone altresì a disposizione di realtà territoriali senza tetto: associazioni, comitati, gruppi che hanno bisogno di uno spazio per le loro attività, in relazione con altre.

La modalità pensata per realizzare la Casa si è basata sul mutuo aiuto formalizzata in una campagna di azionariato popolare. Infatti, nel 2011 -dopo lo sfratto- Mag ha dovuto trovare una nuova sede, col desiderio di acquistarne una per dare stabilità e continuità nel tempo alle proprie attività e ciò senza averne i mezzi necessari. Ha maturato quindi di chiedere, a chi nel tempo ha ricevuto aiuto e a chi -nell’oggi- crede nell’importanza delle pratiche Mag, di sostenere una campagna pubblica per la sottoscrizione di simbolici mattoni da 500 euro(quota di capitale sociale).

Circa 100 sono le associazioni, cooperative, le fondazioni locali, e oltre 200 le persone fisiche che hanno contribuito ad oggi alla realizzazione della Casa con l’acquisto dei “mattoni solidali”. Tra le realtà partecipanti ci sono anche le Comunità di Base di Verona e singoli loro referenti. Ben 778 sono i mattoni raccolti, ma la campagna continua per i 172 che ancora mancano.

Il grande seguito che questa campagna ha avuto, seppur in tempi di crisi, è un segnale positivo, una dimostrazione di quante persone credano ancora nel mutualismo e nella solidarietà per creare mondi nuovi, ovvero “otri nuovi”.

P.S.: mentre trasmettiamo questo testo le Comunità di Base di Verona hanno contribuito ad acquistare un mattone solidale da intestare al XXXVI Convegno Nazionale. Grazie.