… in Europa ponti e non muri di M.Tosato

Bologna, 7 giugno 2016
Massimiliano Tosato

Salve,
in relazione a quanto definito a Verona circa il problema dei migranti, sabato 4 giugno ho partecipato all’iniziativa “Ponti e non muri”ove ho portato il saluto delle CdB italiane ed europee.

I circa 200 i partecipanti all’ l’iniziativa ecumenica “Anche in Europa ponti e non muri” promossa da Pax Christi Italia e Austria e altre associazioni (Movimento nonviolento, Caritas Cnca, Federazione delle Chiese evangeliche,…) provenienti, a partire dalla Puglia, da più parti d’italia,   si sono incontrati presso la Chiesa della “Madonna della strada”.

L’assemblea si è svolta all’interno della chiesa, ove davanti all’altare era sistemata una piccola croce proveniente da Lampedusa costruita col legno dei barconi e un piccolo ponte ricavato da pietre di un muro distrutto.

Alla  tavola rotonda coordinata da don Renato Sacco hanno partecipato una delegazione di Pax Christi Austria, don Michel Tomas (vicario generale della diocesi di Bolzano) che ha portato un saluto da parte del vescovo Ivo Muser, il direttore della Caritas dell’Alto Adige Paolo Valente e Jussuf Windisch, segretario generale di Pax Christi Austria.

Da ultimo è intervenuto don Hugo Senoner ex parroco (per oltre 30 anni) della parrocchia transazionale, parte in Italia e parte in Austria, del Brennero che ha rallegrato l’assemblea con racconti ed aneddoti di quella “frontiera”.

A  conclusione una preghiera ecumenica bilingue e una meditazione di Maria Valenzi della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, per testimoniare la necessità di promuovere l’apertura  di frontiere e di costruire  ponti e non barriere, in nome di una solidarietà responsabile per il riscatto della dignità umana.

Il no alla chiusura della frontiera italo-austriaca è stato poi espresso con la distribuzione di un simbolico “passaporto”,

                                                il passaporto europeo

con scritte di Alexander Langer e di papa Francesco, avvenuta sul piazzale della chiesa ove era stata situata una rete metallica, nella quale erano intrappolate mini colombe, di filo di ferro,  che sono state “liberate” dai partecipanti.

Circa la costruzione di barriere, la sensazione dell’ex parroco don Hugo Senoner, e non solo, è che si tratti di un escamotage che non avrà alcun effetto pratico per l’impossibilità di bloccare  – con controlli – gli oltre 10 milioni di veicoli che transitano dal valico.

La struttura realizzata dalle autorità austriache per i prossimi controlli di chi entra dall’Italia sorge poco distante dalla chiesa. Attualmente i controlli sono stati rinviati poiché il flusso di migranti è di molto diminuito.

Più probabili controlli casuali simbolici, di poco effetto reale.
In effetti sul posto – alla barriera –  non vi erano controlli di alcun genere.
E neppure presenza di polizia e/o forze dell’ordine per “controllare” l’evento.

La giornata si è conclusa con un appuntamento sulla tomba di Alexander Langer nel suggestivo cimitero di Telves a Vipiteno, ove Mao Valpiana ha ricordato e “raccontato” con episodi la vita di Alexander.