“Smontando impalcature, tessendo relazioni”: un resoconto

Mira Furlani

Premessa:

Gli incontri naz.li dei gruppi donne delle comunità cristiane di base sono nati 25 anni fa, dopo il seminario nazionale delle Cdb miste (uomini e donne) intitolato “Le scomode figlie di Eva” (Brescia, aprile 1988). Dopo quel seminario un certo numero di donne, protagoniste fin dagli anni ’60 della nascita in Italia delle Cdb, decisero di riunirsi da sole. Lo hanno fatto seguendo le orme dell’esperienza femminista, ma in un’ottica di fede cristiana vissuta come esperienza nel proprio contesto territoriale, superando le dicotomie credenti/non credenti, praticanti/non praticanti, religiosi/laici. I nostri incontri naz.li si fanno quasi ogni anno e vengono preparati facendo riferimento a donne appartenenti a diversi gruppi, collocati in differenti territori del Paese e coordinati da periodiche riunioni collettive di due giorni.

Breve resoconto:

Il XX Incontro, svoltosi a Cattolica nei giorni 10-12 maggio scorsi, ha avuto per titolo Smontando impalcature, tessendo relazioni. In tempi dicrisi, dove ci portano i soffi leggeri del divino? Questa volta é stato preparato dal gruppo donne Cdb di Pinerolo (TO) con la collaborazione esterna di altre donne, appartenenti ad altri gruppi. Le donne di Pinerolo hanno proposto un metodo nuovo, quello che hanno vissuto nell’incontro naz.le avvenuto a Paestum nell’ottobre scorso, intitolato: “Primum vivere: la rivoluzione necessaria. La sfida del femminismo nel cuore della politica”. Ci hanno fatto la proposta di praticare un “pensare in presenza”, in cui ciò che ci accumuna sia la pratica dell’ascolto e dello scambio, per lavorare ad una autonomia di pensiero che sola può produrre azioni efficaci: donne che ricevono la loro forza da sé e dalle altre donne.

Abbiamo condiviso che la pratica femminista funziona così: “mette in scena più che stilare programmi, mostra il cambiamento più che dichiarare intenzioni, modifica la soggettività più che enumerare obiettivi” (Ida Dominijanni).

L’incontro è partito il sabato mattina 11 maggio con una assemblea generale, il gruppo di Pinerolo ha letto una traccia per “pensare in presenza”, suddivisa in cinque punti:

  • Validità del nostro percorso politico.

  • Qual è il nostro rapporto con le radici, con la nostra storia?

  • In tempi di crisi, costruire una “sottile striscia di futuro”.

  • Al di là del centro e del margine, è importante collocarsi mentalmente nello spazio simbolico adeguato e praticare azioni efficaci.

  • In vista del seminario naz.le con le Cdb in ambito misto (donne e uomini) che cosa condivideremo?

Dopo aver letto la traccia é seguito un dibattito dal quale é emerso che Dio era l’assente (vedi intervento di Adriana Valerio sul blog) e che l’Annuncio è politica. l’Annuncio è quello del Cristo risorto, fatto dalle donne che erano andate al sepolcro e l’avevano trovato vuoto. Si è discusso della politica delle donne, mai esente da conflitti. Sono nate divergenze di vedute sul come relazionarsi fra noi e fra noi e il mondo, sull’autorità che tende a diventare potere, confondendosi l’una con l’altra. Alcune hanno detto che non concepiscono che i nostri rapporti possano diventare anche sottilmente violenti, mentre per altre il conflitto non è mai pacifico e va nominato senza paura. Sono emersi vecchi conflitti scaturiti nel precedente incontro naz.le svoltosi a Monteortone (PD) nel dicembre 2011. Alla fine una donna appartenente ad un ordine religioso si è risentita per le parole rivolte alle religiose da papa Francesco: “siate madri non zitelle” ed è stato proposto di fare una iniziativa che vada oltre la protesta delle religiose che si sono sentite umiliate da quelle parole.

Nel pomeriggio ci siamo divise in tre gruppi. Nella mattina sono state nominate le donne alle quali avevamo mandato l’ invito in quanto “esperte” che in passato si sono succedute nei nostri incontri naz.li. Fra le assenti figurava Chiara Zamboni , la quale però ci ha mandato una bella riflessione sul tema dell’importanza di serbare nel proprio cuore quel che accade, le parole ascoltate, gli avvenimenti e i segni, per un allargamento dell’anima che può trasformarli in un divenire infinito di significazione (Chiara Zamboni, Verona 9 maggio 2013, vedi blog).

Della riflessione di Chiara Z. ci ha colpite la frase meditare ciò che avviene e portarlo a significato. Dopo un intervento/testimonianza della teologa Adriana Valerio è stato chiesto di specificare cosa lei intende quando pronuncia la parola “grazia”: essa ci ha risposto che intende “l’orizzonte di senso in cui ci poniamo”.

Sono state riproposte tre posizioni conflittuali emerse al mattino nel dibattito generale e ci siamo domandate come uscirne con una proposta politica che non ci tagli le unghie. Le domande principali che sono emerse sono le seguenti: Può l’amore, nel senso del volemose bene, tradursi in proposta politica capace di risolvere i conflitti? Oppure è l’autorità una struttura mediatrice di natura simbolica che può porci in un orizzonte di senso (la grazia) che faccia ordine laddove c’è disordine?

A questo punto è intervenuta una donna appartenente all’Ordine della Sororità, Ordine di donne laiche (nel senso che vivono nelle proprie famiglie, oppure sole, vestono come tutte, sono sposate e non sposate), fondato da Ivana Ceresa di Mantova, morta alcuni anni fa. In sintesi essa ci ha detto che i conflitti che noi abbiamo nominato, loro li vivono tutti e anche di più. Ci ha parlato anche della regola scritta da Ivana C., del metodo col quale eleggono ogni anno la loro Presidente e che, come convocate, bisogna sentire questa voce autorevole. Ha ricordato che Ivana C. diceva che la mancanza di amore è mancanza di riconoscimento di autorità, e che riconoscere l’autorità femminile e dare riconoscimento di autorità, è un simbolico che crea forza femminile, è uno spostamento di orizzonte che dà senso a ciò che ci capita in quanto donne.

Successivamente si sono intrecciati molti altri interventi, in sostanza tutti quanti intorno all’amore, visto anche come disobbedienza all’ordine costituito, e l’autorità femminile come esperienza che ti sposta, che sposta anche il potere.

La domenica mattina 12 maggio è stato fatto il resoconto del lavoro dei gruppi. Del mio gruppo ho raccontato sopra, degli altri due non ho preso appunti. Per chi interessa rimando al blog che si trova nel sito www.cdbitalia.it nel link “gruppi donne cdb”., oppure agli Atti che saranno stampati in futuro.

(resoconto scritto dietro richiesta della Libreria delle donne di Milano, già pubblicato sul loro sito)