Regno dei cieli, che bel nome!

 Mariarosa Filippone – Genova

Una  riflessione, tratta da:

 Luisa Muraro, Regno dei cieli, che bel nome!, in Franco Cardini e Luisa Muraro, Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Lindau, 2012:

“Le Beatitudini nel loro insieme ci orientano con parole adeguate verso quel punto di vista in cui diventa sensibile un’armonia fra circostanze disparate, disperse e disperanti.

Vivere lacerati fra una molteplicità di circostanze è una parte non piccola della nostra esistenza; in questo stato è difficile abbracciare  il tutto e percepire che il nostro impegno non è sprecato.

Possiamo teorizzare la coincidenza  tra la virtù e il suo premio, come fa il filosofo con la forza del ragionamento. Ma non basta. Possiamo sacrificarci in vista del futuro, ma alla lunga non tiene, come un rammendo. Possiamo invece orientarci, qui e ora, verso il punto di vista della gioia imparando a leggere i segni.

Provate a rileggere la sequenza della Beatitudini e tenetela in bocca come facevano i bambini carenti di zucchero, con la rara caramella ricevuta in dono. Vi capiterà, andando in giro per il mondo, magari non subito oppure invece subito, appena fatti cento metri, di sentire, con uno sprazzo di felicità impagabile, dentro e fuori di voi, senza soluzione di continuità, la presenza di una realtà vivente che sta lavorando con voi. Datele un nome; l’evangelista Matteo suggerisce di chiamarla regno dei cieli, un nome bellissimo (ce ne sono altri). (Pagg. 99-100)

 

Frammentazione, dispersione… nebbia, isolamento, povertà che interpella: molteplici sono i disagi.

Quali sono le risposte? Provare a sperimentare l’incarnazione di pensiero alto nelle differenze, oppure riconoscere un conforto, nascosto nell’intimo (Il regno dei cieli)?

Il vissuto personale è l’indicatore, l’esito dei nostri incontri di donne e da essi scaturiscono linfa, spunti, pensieri.

Difficile coniugare i propositi, gli apprendimenti acquisiti e l’ambiente quotidiano, ove lo iato è fortissimo. Può nascere la creatività, … ma anche la frammentazione…

 

Quanto espresso da  Luisa Muraro è stato per me uno sprazzo, un trucco di radianza, come dice Sylvia Plath:

     … Avvengono miracoli,

     se siamo disposti a chiamare miracoli

     quegli spasmodici trucchi di radianza . L’attesa è ricominciata,

     la lunga attesa dell’angelo…