«UNA LETTURA BIBLICA AL FEMMINILE» dalla CdB di Oregina - Genova

Il gruppo della lettura biblica della Comunità di Oregina, allargato ad amiche ed amici, quest’anno ha deciso di affrontare la lettura del Vangelo di Matteo.

Dopo i primi capitoli siamo arrivati a leggere il famoso capitolo 5 del Discorso della montagna e noi donne abbiamo pensato che fosse molto importante provare a leggere le beatitudini declinate al femminile e rivolte alle donne. Infatti questa trasformazione produce un nuovo immaginario ed acquista anche una forte valenza di attualizzazione del messaggio di Gesù che aiuta anche gli uomini a capire meglio il significato del messaggio e a riconsiderare le donne nella comunità e nella vita, prendendo coscienza che fino ad oggi sono state escluse di fatto dal linguaggio del testo.

 

“Egli, veduta la folla salì sul monte e disse:

Beate le povere di parole, perché di esse è il legame con la madre terra.

Beate le afflitte perché saranno consolate.

Beate le donne miti, perché erediteranno grandezze!

Beate quelle che hanno fame e sete di giustizia, perché si soddisferanno.

Beate le donne che si curano di altri/e perché nel bisogno otterranno la stessa cura.

Beate le pure di cuore perché vedranno cose veramente belle e grandi.

Beate le pacificatrici perché genereranno figlie e figli pacificatori!

Beate quelle che sono perseguitate per causa della giustizia, perché la giustizia sarà realizzata!

Beate sarete voi quando vi oltraggeranno e perseguiteranno e falsamente diranno di voi ogni male per screditarvi a causa della vostra lotta di liberazione e della vostra adesione al mio movimento.

Rallegratevi ed esultate perché grande sarà la vostra gioia quando si affermerà nuovamente una concezione inclusiva della divinità: perché così hanno già perseguitato tante donne prima di voi.”

 

Quando abbiamo letto insieme questa declinazione delle beatitudini ci sono subito balzate in mente le donne in guerra, le perseguitate, le donne che vivono oggi e sono vissute nel passato nelle peggiori condizioni, le discriminate, le sofferenti, le violentate, le prostituite; ogni giorno sul giornale leggiamo di violenze contro le donne e non solo nei paesi più poveri ma anche nei paesi ricchi dell’occidente dove , mediamente, le donne hanno migliori condizioni di vita ma sono schiave di un destino maschilista e di una società consumistica, oppure subiscono forti arretramenti nella loro condizione sociale ed umana a causa della restaurazione di regimi economici e culturali oppressivi e conservatori.

Ma ci sono apparse anche più evidenti e importanti le prospettive di riscatto delle stesse donne protagoniste, nel mondo e nella storia, delle lotte di liberazione, e delle donne pacificatrici che diventano artefici della trasformazione preannunciata dalle beatitudini.