GRUPPI CRISTIANI DI BASE di Ancona --- SCUOLA DI PACE di Ancona

 

COMUNICATO STAMPA

Venerdì 10 u.s. si è svolto nell’aula A della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche un pomeriggio di riflessione con un testimone importante, con Raniero La Valle, sull’eredità del Concilio a 40 anni dall’evento:

un’eredità in parte dimenticata, da recuperare e da rilanciare.

Silvia Scatena (giovane storica, collaboratrice di Melloni e Alberigo all’Istituto di Scienze Religiose di Bologna), ha ricostruito -soprattutto a favore dei giovani che non hanno vissuto di persona l’evento Concilio- lo spirito e l’intenzionalità con cui papa Giovanni l’ha indetto: la originalità pastorale di questo rispetto ai precedenti concili, la novità d’atteggiamento della Chiesa conciliare verso il mondo moderno percepito nelle sue potenzialità positive e non più condannato come luogo del male, la scelta preferenziale per i poveri rimasta sostanzialmente inattuata.

Luca Spegne (teologo e biblista anconetano che, dopo un’esperienza di condivisione in una favela brasiliana, ha abbracciato la causa dei poveri e della giustizia) ha denunciato come scandalo la ricchezza del Nord del mondo quando più della metà del mondo soffre la fame. Perciò s’impone alla Chiesa una scelta di campo cruciale a favore dei poveri, perchè si dimostri coi fatti che crediamo nel Dio impotente della Croce di Gesù Cristo e non nel Dio potente, faraonico, tappabuchi dell’insufficienza umana.

Raniero La Valle (direttore de L’Avvenire d’Italia ai tempi del Concilio, più volte parlamentare, saggista e intellettuale impegnato sui temi della pace e della giustizia) ha testimoniato che il Concilio, seppur parzialmente inattuato, non è stato inutile: si deve ad esso se la Chiesa (che prima odiava il mondo) è oggi indisponibile allo scontro di civiltà, se rifiuta di collocarsi tra le forze apocalittiche. Per La Valle il Cristianesimo di oggi ha due priorità: da un lato evitare la marginalizzazione della fede nel privato (come vorrebbe una certa modernità) perchè i poveri hanno bisogno di Dio, dall’altro lato evitare di agitare Dio come Dio di una parte contro le altre, perchè invece ogni religione rivela un aspetto di Dio, di cui nessuno può rivendicare il monopolio.

 

L’iniziativa è stata di alcuni Gruppi Cristiani di Base di Ancona che hanno preso la parola come laici cristiani, chiamati dal Concilio al protagonismo dentro il Popolo di Dio e oggi intenzionati a recuperare principi conciliari come la collegialità e il pluralismo dentro la Chiesa. Si rivolgono a tutti i cristiani, in particolare a quei cristiani critici che si sentono in disagio dentro la loro stessa Chiesa, per dire loro "non siete soli, siamo in tanti, si può ancora sperare in una Chiesa altra: sempre meno Istituzione per i fedeli, sempre più comunità dei fedeli!"

 

 

Per il Comitato organizzatore

Monsù Enzo - tf. 071/31750-e-mail: e.monsu@libero.it

De Cecco Marco –tf. 071/31327 –e-mail: marcodececco1@virgilio.it

 

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