Caro Romano Prodi,

 

Abbiamo il desiderio di socializzare con te valutazioni, idee e sentimenti profondi che scaturiscono dalla collocazione nostra alla base della società dove germina da sempre l’evoluzione culturale, nei crocicchi della vita dove s’incontrano mille percorsi di creatività, in zone di frontiera dove sfumano le appartenenze escludenti e si aprono varchi verso ogni alterità compresa quella che cova inesplorata in noi stessi.

Vogliamo dirti che apprezziamo le tue scelte di trasparenza e coerenza. Questo non significa che mitizziamo la tua persona, che non vediamo le limitazioni, che condividiamo tutte le tue scelte politiche. Riteniamo però che oltre le contingenze imprimi un’orma culturale che non viene cancellata dalle alterne vicende politiche.

Vorremmo anche dirti che troviamo in questi valori, tali noi li consideriamo, una decisa ispirazione evangelica e la testimonianza di una fede cristiana che tende ad essere adulta e laica.

Riteniamo che la crescita culturale, se vogliamo possiamo anche chiamarla liberazione delle energie e potenzialità che covano in ogni essere umano come in una perenne gestazione di vita nuova, ha ricevuto dal tuo messaggio un spinta positiva.

Ti invitiamo a resistere nel coltivare l’impegno e la speranza. Non arrendiamoci. Resistere è la scelta positiva e creativa che la nostra comunità porta avanti da oltre quaranta anni.

Ti salutiamo con l’auspicio che prima o poi possiamo socializzare di persona queste e altre suggestioni ed esperienze di vita.

 

Enzo Mazzi, Sergio Gomiti

e la Comunità dell’Isolotto

 

Firenze, domenica 27 gennaio 2008

 

 

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