da Oregina:

La nostra comunità è viva, nonostante il silenzio mediatico o la scarsità delle comunicazioni faccia apparire il contrario.

Dopo il restauro degli edifici della chiesa battista che ci ospita e alla quale va il nostro sentito grazie, abbiamo ripreso i nostri incontri biblici che quest'anno si concentrano sull'Apocalisse, un testo mai affrontato comunitariamente; abbiamo deciso di utilizzare come testo base, quello prodotto, a cura di Giovanni Sarubbi, dalla Chiesa cristiana Libera di Avellino. La risposta è positiva: una media di dieci persone anche non appartenenti alla comunità,ogni quindici giorni si incontrano per lasciarsicoinvolgere e interpellare da unmessaggio di grande attualità.

Cerchiamo di essere presenti anche nei luoghi dove c'è apertura e dialogo ecumenico e interreligioso: alcuni di noi partecipano agli incontri di lettura ecumenica della bibbia che quest'anno prende in esame il primo libro di samuele, altri partecipano all'attività del WCRP locale che sta riflettendo sul ruolo delle sacre scritture nelle diverse religioni e che è impegnato nella Consulta genovese delle religioni.

La nostra comunità ha accolto con piacere l'indicazione pervenuta dall'ultimo incontro di collegamento in relazione al prossimo incontro nazionale delle cdb e ha già cominciato ad affrontare la problematica producendo una tracciache aiuti ciascuno/a a scegliere e ad approfondire un campo di riflessione, di ricerca da tradurra inpratica vissuta.

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PER UNA SOCIETA’ SOBRIA EQUA E SOLIDALE

 

CONDIZIONE INDISPENSABILE: abitare il limite

- significato positivo del concetto di limite

- significato storico e politico

- significato filosofico

- significato religioso

- dall’etica della convinzione all’etica della responsabilità

 

RAPPORTO TRA ETICA DEL LIMITE e

- ricerca scientifica

- nuove tecnologie

- scelte di politica economica

 

Occorre che ci aiutiamo a venire fuori da un secolare immaginario collettivo per il quale:

- l’uomo deve dominare la natura

- il futuro sarà migliore del presente

- la velocità è in ogni caso da preferire alla lentezza

- la quantità degli oggetti consumati è un indicatore di ricchezza, di benessere…

- passare dalla triade più veloce/più alto/più forte alla triade più lento/più profondo/più dolce

Il modo concreto, operativo per “abitare il limite” nella vita quotidiana è la cultura e la pratica della sobrietà, senza della quale appare difficile parlare di solidarietà, di convivialità: solo una persona che accoglie, che ama, che condivide può scegliere davvero la sobrietà come stile di vita.

La sobrietà può, deve diventare una pratica sociale che possa consentirci di tradurre l’ideale della convivialità in stili di vita che nulla hanno ache fare con il pauperismo : tutto ciò comporta il superamento del modello consumistico e la scoperta che il benessere non è dato dalla quantità delle cose che ci circondano ma dalla quantità di relazioni che sappiamo stabilire con le altre persone.

La sobrietà è anche un investimento sul futuro di tutte/i, è un segno di rispetto per le generazioni future e per il pianeta terra.

La sobrietà è anche vedere il mondo con lo sguardo dei poveri, di chi non ha neanche il necessario per sopravvivere.

Il cambiamento non può che partire dalla coscienza personale, deve essere prima di tutto una scelta “interiore” che poi si rende visibile nei comportamenti, nei gesti, nelle pratiche sociali, negli stili di vita.

 

Genova 2/3/2007

 


 

Abbiamo preparato per il 19 aprile la presentazione del libro CONTAMINAZIONI di Marcello Vigli, e ci auguriamoche un tema di così grande rilevanza trovi un risposta nella società civile di Genova che sta vivendo schizofrenicamente le uscite dell'arcivescovo Bagnasco, presidente della CEI.

Ora vi salutiamo affettuosamente, vi facciamo gli auguri perchè la Pasqua sia per voi e per le donne egliuomini del pianeta segno di libertà e di fiducia in altri mondi possibili ed in altri modi possibili di vivere la convivenza.

 

La comunità cristiana di base di Oregina

 

 

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