Un futuro per Gaza

Questo concerto è il primo di una serie di spettacoli (probabilmente tre) che noi ragazzi e ragazze della comunità di S. Paolo abbiamo organizzato in sostegno del progetto “Energia per l’ospedale di Al Shifa”, all’interno della campagna “Un futuro per Gaza” sostenuta da Action for Peace; questo progetto è stato promosso da Giovanni Franzoni e appoggiato dalla ONG CRIC.

Il progetto ha come obbiettivo l’installazione di un impianto ibrido, fotovoltaico ed eolico, per la produzione di energia elettrica per l’unità di cure intensive presso il dipartimento di Cardiologia dell’ospedale di Shifa a Gaza City, nella striscia di Gaza. L’ospedale Al Shifa di Gaza City è uno dei centri ospedalieri più importanti della città, con gravi problemi di efficienza e di funzionamento, soprattutto a causa del sistema di energia elettrica fornita dai generatori. Infatti, già prima dell’attacco israeliano non era soddisfatto il 70% del fabbisogno energetico per il funzionamento degli ospedali. Questo rende impossibile l’esecuzione di molte operazioni: arti operabili non possono essere operati e sono necessariamente amputati senza possibilità di anestesia.

L’idea del progetto è di utilizzare delle turbine eoliche di costruzione finlandese ad asse verticale con due pale avvolte a spirale. Queste hanno il grande vantaggio di essere di piccole dimensioni, così da permetterne l’installazione sul tetto stesso dell’ospedale. In questo modo si spera che tali impianti non vengano bombardati.

In un anno una turbina di questo tipo (Windside) produce oltre il 50% di elettricità in più di una turbina ad elica, a parità di superficie incidente e inoltre è necessaria una velocità minima del vento (2-3 m/s) per avviarne la rotazione laddove altre turbine sono ancora ferme alla stessa velocità.

Infine rispettano l’ambiente perché non fanno rumore, sono visibili dai volatili (non li uccidono) e non sono pericolose per persone animali e ambiente. Il progetto ha un costo totale di 95.000 euro: 75.000 euro per l’acquisto dei materiali (2 turbine, 20 pannelli fotovoltaici, batterie ed altri accessori), 10.000 euro per il trasporto, l’installazione del sistema di energia rinnovabile per i servizi di emergenza e sala operatoria e altri 10.000 euro per la formazione di tecnici locali e la manutenzione dell’impianto.

Giovanni Franzoni, ci ha spiegato che la parola Kamikaze è una parola giapponese che significa vento di dio (Kami=dio, Kaze=vento). E se il vento di dio portasse vita invece che morte? Dice Giovanni: “ Non potrebbe il vento di dio incarnarsi nell’eolico per restituire vita, speranza e forza di resistenza attiva e non violenta alla popolazione di Gaza, dare tepore alle culle e alle incubatrici delle maternità, energia ai reparti di rianimazione degli ospedali, elettricità per la refrigerazione degli alimenti deperibili, luce per leggere, per studiare, e per muoversi?”

Il progetto “Un futuro per Gaza” è proprio questo: si ripropone di utilizzare risorse di quei luoghi che nessuno potrà mai togliere al popolo palestinese: il sole e il vento, per ridare vita e speranza.

Marco


Nota: ad oggi sono stati raccolti più di 33.000 €.

Chi volesse sostenere il progetto può inviare fondi tamite il conto corrente bacario di:
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