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Mirella e Marco De Cecco

DON EUGENIO DEL BELLO: UN PENSIERO DI COMMIATO

 

Don Eugenio Del Bello, chiamato DOGE,  parroco della Parrocchia del porto, che ha partecipato al Convegno delle Cdb di Portonovo/Ancona nel 1994 sostenendo il gruppo di base che l’ha organizzato. E’ deceduto l’8 giugno scorso dopo una grave malattia invalidante che l’aveva costretto in sedia a rotelle . . .

Lui č stato un vero emblema per noi della chiesa di base di Ancona:

-          Ha rinunciato all’insegnamento della religione ed ha lavorato al porto come prete operaio con gli scaricatori dei pescherecci;

-          Ha sostenuto (nella clandestinitą) i Comitato dei Cattolici Democratici sin  dal 1974;

-          Ha gestito i Sacramenti  e le Omelie qualificando la sua Parrocchia come quella preferita dai cattolici conciliari e progressisti;

-          Ha gestito la catechesi della sua Chiesa dedicandosi alle persone disabili ed a tutti i meno  abbienti;

-          Ha trasformato la sua comunitą parrocchiale nella Libera Comunitą in Cammino, operante nel mondo della disabilitą,   organizzando viaggi di persone con gravi disagi di mobilitą portandoli ogni anno a compiere distanze per loro impensabili, utilizzando trasporti aerei e per nave.  Una Comunitą di volontari credenti e non credenti che ha raggiunto risultati da sogno.

-          Ha fondato, partendo dalla Libera Comunitą in Cammino e con essa il Centro H, una Associazione laica di volontariato nella quale io e Mirella abbiamo dato il nostro contributo operativo per circa venti anni gestendo, con altri volontari, un Laboratorio  di Arte-terapia che attualmente ospita  in tre sedute settimanali una sessantina di disabili psico-motori.

Questo č stato per noi il DOGE e l’allegato č il nostro contributo alla pubblicazione del numero speciale del Bollettino bimestrale del Centro H che gli sarą dedicato.  Non so come tutto questo possa essere utilizzato per un annuncio sul sito delle CDB ,ma noi ci terremmo molto che uscisse. Un abbraccio e buon lavoro per Firenze-Napoli 3   Marco e Mirella

 

IL DOGE PER NOI

di Mirella e Marco De Cecco

 

  Se volessimo raccontare quello che ha rappresentato il Doge per noi forse dovremmo scrivere un libro e non una semplice paginetta di questo bollettino.

  Per il suo modo di essere prete e per la nostra scelta, dei primi anni 70 del secolo scorso, di essere laici conciliari nella chiesa cattolica, le occasioni di incontro erano scontate mentre il suo carisma personale ci č stato  di riferimento costante.

  Molte occasioni di sintonia con il Doge le abbiamo avute nei momenti in cui la storia della nostra democrazia ci ha coinvolti nelle scelte referendarie e nelle scelte politiche.

 Ma č stato nel sociale che le nostre strade si sono incrociate, quando ci siamo riconosciuti pienamente nel progetto, suo e della Libera Comunitą in Cammino, della creazione del Centro H.

  Venti anni di volontariato nel Centro H sono stati un po’ la conclusione dei nostri percorsi.

  Il Doge nel Centro H č stato e sempre rimarrą come emblema.

  La sua presenza fisica era cessata da qualche anno per lasciare spazio alla necessaria emancipazione dei laici ai quali l’aveva affidato.

 Oggi possiamo dire che il Centro H si č emancipato attraverso l’impegno e la sensibilitą della sua discepola Rita Carbonari che ne ha anche ereditato lo spirito.

  Grazie Doge per tutto quello che ci hai lasciato.