Testata sito CdB
CHIUDIVAI AL SITO
Laura Montanari

CASO SANTORO, IN CHIESA E IN STRADA LA PROTESTA CONTRO MONSIGNOR BETORI

La Repubblica/Firenze, 9 novembre 2009

 

Prima alzano le candele spente e listate a lutto durante la messa in cattedrale, poi escono, le accendono e aspettano l´arcivescovo Giuseppe Betori sotto la curia. Alcuni hanno le magliette con la scritta: «Digiuno per don Santoro», altri un cartello al collo per chiedere il ritorno del parroco «esiliato» alla fraternità della Romena dopo aver celebrato le nozze di Sandra Alvino, uomo alla nascita, poi diventata donna e riconosciuta come tale all´anagrafe.

«Ridacci don Alessandro» dice qualcuno al passaggio del vescovo. «Perché lei non è mai venuto a conoscerci alle Piagge?» domanda un altro fra i 50-60 fedeli della comunità di base. Piove, monsignor Betori è accompagnato da Magnago, vede i manifestanti, si ferma senza esitare: sostiene di non essere stato invitato da don Santoro ad andare alle Piagge «gliel´avevo detto due mesi fa, poi le cose sono precipitate». Promette una visita: «Verrò, appena don Renzo me lo chiederà, faccio sempre così». Insistono: «Deve far tornare don Alessandro». E lui: «Negli ultimi tre mesi ho cambiato 50 preti, è la mia responsabilità di vescovo».

La protesta davanti alla curia è composta, ma la gente arrabbiata. Chiedono se don Santoro può mantenere le cariche sociali (è presidente dell´associazione Il Muretto e della cooperativa Il Cerro). Risposta di Betori: «Come cittadino può, però sarebbe inopportuno». La domenica di passione della comunità delle Piagge, orfana del suo fondatore, finisce col portone della curia che si chiude. Lo rivorrebbero subito don Alessandro in via Pistoiese: lo dicono nelle preghiere dopo l´omelia alla messa del mattino, alzandosi uno per volta come cerini che si accendono, mescolando lacrime, fede e rabbia.

L´assenza di don Alessandro è una croce da portare in spalla fuori e dentro il prefabbricato che segna il confine tra i campi e le case popolari. E´ la prima messa di Renzo Rossi al centro sociale, avamposto missionario di una chiesa con le luci al neon, le seggiole di plastica e i libri del doposcuola intorno. «Nel nome del Padre...» nella stanza sono in 150-200: «Prego perché il vostro dolore diventi speranza» spiega don Renzo, 84 anni, navigatore di tante periferie che qui però tradisce disagio: «Mi trovo in imbarazzo» e promette che chiarirà più avanti perché ha accettato l´incarico. Viene letto un messaggio di Betori e prima una preghiera della comunità di base: «Caro vescovo se sarai così indulgente da togliere a don Santoro la punizione impartitagli, pregherò: pregherò per tutti i preti pedofili che scandalizzano i piccoli delle nostre comunità (...), pregherò per i preti rimasti in silenzio davanti all´ingiustizia subita alle Piagge...». A Rossi rimproverano di non aver incontrato i bambini prima della messa e di non partecipare stasera alla nuova fiaccolata in piazza Duomo.