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AMILCARE GIUDICI

Nato a Schilpario, in Val di Scalve, nel 1941, Amilcare Giudici studiò nel seminario teologico delle Pontificie Missioni Estere di Milano, dove divenne prete nel 1968. Conseguì poi il dottorato in Teologia e in Filosofia, divenendo uno dei teologi della “Nuova Corsia” di Milano negli anni 70. Coinvolto nella nascita del movimento delle Comunità di Base, per anni vi svolse attività militante, sempre accompagnata da una rigorosa riflessione e ricerca teologica. Del resto, Amilcare aveva superato qualsiasi dicotomia tra lavoro manuale ed intellettuale. Esperto di centrali telefoniche, fece delle sue capacità di riparatore il mestiere che gli consentì di vivere autonomamente, soprattutto negli ultimi anni di vita. Già a metà degli anni ’70 infatti, insofferente all’autoritarismo gerarchico e ai ritardi nella ricezione e nell’attuazione del Concilio, smise di esercitare la funzione presbiterale. Intanto, nell’anno accademico ‘74-‘75 aveva promosso a Milano, assieme ad una quindicina di insegnanti, la Scuola di teologia per laici. Il progetto era quello di fare teologia dal basso, superando il monopolio ecclesiastico sulla disciplina, nel tentativo di formare laici cristiani consapevoli anche sotto il profilo della formazione teologica. Dal 1983 fino al 1996 fu poi dirigente scolastico presso la Scuola di Educazione Permanente per adulti del Comune di Milano (Cep). Accanto ai corsi di italiano o di cucito, al Cep gli studenti trovavano la possibilità di accedere anche allo studio della musica classica, delle lingue straniere, della storia dell’arte, della filosofia e della psicoanalisi.

 

Tra i suoi scritti, la collaborazione alla stesura di Massa e Meriba, Itinerari di fede nella storia delle comunità di Base (Claudiana – Tempi di Fraternità, 1980), Una Chiesa senza preti (Freeman editrice, 1981, di cui fu anche il curatore), Radicalità di una fede povera (Tempi di Fraternità, 1981), Credere nel Tempo del silenzio (Tempi di Fraternità, 1984). Integralmente suoi Peccato e riconciliazione (Torino, Cooperativa Edizioni Tempi di Fraternità, 1977), Religioni e salvezza (Roma, Borla, 1978); Processo alla religione, discorso ad un compagno (editore Mazzotta di Milano). Ha curato le voci Morte ed Escatologia per il Nuovo Dizionario teologico edito dalle Paoline.