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COMUNITA' DELL'ISOLOTTO - FIRENZE

Dal Regesto dei Notiziari della Comunità dell’Isolotto pubblicato su Comunità dell’Isolotto Oltre i Confini, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1995.

Nota: il regesto è stato  aggiornato fino all’ultimo numero del Notiziario anno 2000.

 

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Capitolo: Prassi di vita di singole cdb.

Conversano e Isolotto: la stessa realtà. Significato di un incontro...; l' unità fra Conversano e l' Isolotto radicata nel Vangelo...; Vangelo e fatti attuali: un' unica realtà che si rinnova...; le affinità fra Conversano e l' Isolotto.

                                                           n. 13-14, giu/lug. '70, pgg. 5-10

Incontro con una delegazione di Campiano di Ravenna e don Enzo Tramontani: "...la nostra comunità non è questa dentro la chiesa ma il paese intero...il cristianesimo è vissuto responsabilmente anche da chi rifiuta la forma sacrale...".

                                                           n. 15-16, ottobre '70, pgg. 6-8

Incontro con sei parroci tedeschi: "...in Germania è difficile un lavoro serio di rinnovamento all' interno della Chiesa...la gente è protesa verso il benessere... ci sono gruppi e comunità anche cristiane che guardano con speranza al cammino di vero rinnovamento specialmente nei paesi più poveri...". Incontro con Pierre Verney, parroco francese vicino a Grenoble: "...noi cinque preti della parrocchia lavoriamo tutti o in fabbrica o in imprese diverse...viviamo con la gente... abbiamo rifiutato da tempo il denaro che i padroni danno ogni anno per la chiesa... siamo impegnati nei sindacati, nel movimento per la pace. Incontro con p. Phan, prete vietnamita: "...i cattolici vietnamiti sia del nord come del sud sono considerati come stranieri, legati all' imperialismo... nascono tuttavia comunità cristiane di base che intaccano il monolitismo del cattolicesimo vietnamita: giovani studenti e operai... hanno il problema di partecipare al F.L.N. ma è lo stesso fronte che chiede loro di rimanere all' interno del mondo cattolico".

                                                           n. 15-16, ottobre '70, pgg. 6-13

Dall' intervento di p. Phan vietnamita: "...la comunità di base, perseguitata dalla Chiesa ufficiale è l' avvenire della Chiesa... io voglio collaborare con lo Spirito per far nascere questa Chiesa nuova nel Vietnam...". La Comunità di Canada de Gomez (Argentina): "...la Chiesa istituzianale è la tomba di Dio...ma dalla base sorgono nuove energie...e questo è incontenibile". Un gruppo di operai cristiani spagnoli emigrati in Svizzera: "...cerchiamo con voi una Chiesa nuova". Padre J.M.Ruiz, sacerdote del Guatemala: "...anche noi facciamo la messa in piazza... il nostro caso è straordinariamente simile  a quello dell'Isolotto". J.M. Arreguy, sacerdote basco: "...in tutte le maniere noi non speriamo nè crediamo nella Chiesa del potere e del denaro..".. La Comunità di Ondarroa nei Paesi Baschi: "...il parroco p. Imanel rimosso perchè troppo vicino al popolo...rimane in comunità come semplice cristiano... si dice messa nelle case e nei boschi...".

                                                           n. 17, novembre '70, pgg. 1-10

Due documenti: dalla Spagna e dall' Argentina: le comunità testimoniano che il cammino della salvezza, accaparrato e falsato dai potenti della Chiesa, è portato avanti dal basso.

                                                           n. 18, gennaio '71, pgg. 5-9

Pratorotondo come Isolotto. Pratorotondo: una borgata di baracche, alla periferia di Roma. Gerardo Lutte, salesiano, insieme ai baraccati. Richiamo del superiore a fare "il prete"... incolpato di disobbedienza e sospeso a divinis.

                                                           n. 19-20, feb/mar. '71, pgg. 12-16

Mola di Bari: un gruppo appartenente nella stragrande maggioranza al Consiglio parrocchiale estromesso dalla parrocchia si costituisce in Comunità libera. Sinigallia di Ancona: "...noi lavoriamo in mezzo ai baraccati, agli emarginati e agli operai... perchè vogliamo seguire fino in fondo l' esempio di Cristo in mezzo ai poveri".

                                                           n. 31, febbraio '72, pgg. 3-5

Saigon-Vietnam: padre Phan arrestato: intervista di padre Nguien Din Thin: "... i giovani cattolici...in prima linea nella opposizione e nella resistenza al regime di Thieu". Santiago-Cile: "...complicità di molti cristiani, gerarchia, sacerdoti e laici, con le strutture di sfruttamento...la testimonianza di molti cristiani che ogni giorno vanno aumentando, i quali s' incorporano profondamente nella lotta del proletariato. All' interno della Chiesa lottiamo perchè si spogli di ogni potere per servire i senza-potere...". Casilda-Argentina: "...lo scopo di chi ci imprigiona è di ridurre al silenzio la Chiesa...Non vedete che i nostri atteggiamenti, le nostre speranze, il nostro linguaggio, le nostre lotte sono le stesse delle vostre?".

                                                           n. 31, febbraio '72, pgg. 6-10

Conversano di Bari: la comunità decide di continuare l'esperienza dicendo la messa in un garage, con dibattiti pubblici. Terranova del Pollino: una indicazione per dar vita ad un movimento popolare di rinnovamento in campo ecclesiale, sociale e politico. Muro Lucano: Giuseppe Grieco, uno dei parroci del paese porta avanti una esperienza pastorale molto avanzata: la figura di Cristo non oggetto di feste e processioni ma fonte di liberazione. Lavello: Marco Bisceglia, parroco, privato dell' insegnamento della religione perchè rifiuta di "dire la messa per la scuola" e perchè presenta una immagine di cristianesimo liberata dalla strumentalizzazione ideologica e politica del potere...

                                                           n. 40, novembre '72, pgg. 2-5

La Comunità di S. Giovanni di Imola: le principali tappe della storia della comunità.., un documento della comunità sulle proprie scelte: "noi siamo cristiani, cattolici e vogliamo rimanere dentro la Chiesa...; ma vogliamo che la Chiesa cambi...". Documentazione fotografica dell' intervento della polizia nella chiesa.

                                                           n. 85-86, ago/set. '76, pgg. 1-15

Il movimento delle cdb olandesi: un esempio: la Comunità di Ijmond. come nacque la comunità, la situazione attuale (600-700 persone partecipano al servizio eucaristico in una chiesa protestante in affitto), scopo e organizzazione della comunità, il servizio eucaristico e il bollettino della comunità, le attività della comunità, l' aspetto economico della comunità, rapporti della comunità con le altre organizzazioni a Ijmond, rapporto con la chiesa ufficiale e con la massa della gente, il problema dei rapporti interpersonali.

                                                           n. 126, gennaio '80, pgg. 7-20

Il movimento delle cdb italiane: l' esperienza della Comunità di Sapri, una città nel meridione d' Italia. Povertà, disoccupazione, emigrazione, clientelismo, convivono con una grande esigenza di riscatto e con un grande potenziale di lotta soffocato e deviato. Come conseguenza di un convinto impegno nell' attuare il rinnovamento conciliare, la parrocchia di Sapri dà vita ad un primo germe di comunità di base. Il fecondo incontro fra comunità di base e forze sociali, sindacali e politiche, tese al cambiamento, unifica la popolazione e dà vita al comitato di lotta. La comunità di Sapri invita le altre comunità a un aperto confronto per orientare il proprio cammino.

                                                           n. 129, aprile '80, pgg. 9-19

Il movimento delle cdb in Portogallo: la Comunità di Padrao de Legua in Portogallo. Padrao de Legua: città dormitorio e insieme zona industriale. Crescita selvaggia, carenza di servizi, mancanza di spazi di socialità, eterogeneità culturali portano alla completa assenza di identificazione collettiva e alla disgregazione sociale. La struttura parrocchiale, una volta soffocati i tentativi di utilizzarla come occasione di crescita comunitaria, torna ad essere luogo di distribuzione di sacramenti e di soddisfacimento di esigenze religiose individuali. La comunità di base è il risultato di una esperienza di vita all' interno della parrocchia a partire dalla sua origine. La vita della comunità è basata su tre elementi fondamentali: liturgia, lettura della bibbia, vita fraterna-testimonianza. Interrogativi aperti a proposito del difficile rapporto con le giovani generazioni, sul problema della loro educazione alla fede, della ammissione ai sacramenti. Il rifiuto sistematico da parte della gerarchia rende difficile la comunicazione, ma non piega la volontà di dialogo che anima la comunità e la sua ricerca di comunione, di confronto, di collegamento. Lo sforzo di incarnazione nei problemi del popolo porta la comunità a incontrare uomini e donne abitati dallo stesso spirito e a scoprire il 'regno' come speranza che prende corpo nella storia, in un processo comune ai cristiani e ai non cristiani.

                                                           n. 135, ottobre '80, pgg. 7-16

Il movimento delle cdb nel Belgio francofono: alcuni gruppi: "Foi et societé"; "La communauté du Crist liberateur"; "La paroisse libre"; "Le begiunage", "Le relais". Esperienza di una comunità: "La Cité": i conflitti vissuti...origine della comunità...le fasi...'la cité' e la fede...'la cité' e le sue ricerche, i suoi atti e le sue pubblicazioni.

                                                           n. 140, marzo '81, pgg. 8-17

Profilo di alcune comunità francesi: Comunità dei giovani (Gironda);  La comunità della speranza (Roanne); La comunità di Herbies (Vandea); La comunità di Saint-Pierre de Lourais (Pontoise): gruppi di ricerca che poi si trasformano in comunità di base. Posizioni articolate all' interno sia sui problemi politici e sociali e anche di rapporto con l' Istituzione.

                                                           n. 154-155, mag/giu. '82, pgg. 1-24

La vigilante attesa delle cdb in alcune Veglie di Natale: Livorno (Luogo Pio): "Nascere all'altruità"; Modena (Villaggio Artigiano): "Natale di pace intorno al fuoco"; Firenze (Isolotto): "Il Natale, i Natali"; Genova (Oregina): "1492-1992 dalla conquista alla solidarietà"; Gorizia (S. Anna): "Andiamo a vedere questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere".

                                                           n. 1-2 (270/271) gen/feb. '92, pgg. 5-14

"1962-1992 a trent'anni dal Concilio: tra 'Chiesa di base e Chiesa di frontiera', speranze, bilanci, prospettive" (Giornata di studio Cdb, Milano 22.3.'92). Le cdb portoghesi, dopo il Convegno europeo di Parigi: "Osiamo sognare un incontro nazionale...".

                                                           n. 3-4 (272/273), mar./apr. '92, pg. 11

Educazione alla pace: per una cultura di non violenza e di pace (cdb Luogo Pio - Livorno).

                                                           n. 3-4 (272/273), mar/apr. '92, pg. 12

La scelta comunitaria (relazione introduttiva della comunità dell' Isolotto al X° Convegno nazionale Cdb). 1) Introduzione. A questo punto della storia. Rivisitiamo un attimo gli anni '60-'70. La nostra schizzofrenia. Il bisogno di nuove sintesi: fra utopia e vita quotidiana. 2) Comunità e utopie-obbiettivi: a)Premessa. Origine e sviluppo delle Cdb nel più ampio movimento di base. Una Chiesa senza potere per una società autogestita. Analisi critica delle radici della nostra esperienza. b) Spunti problematici per una riflessione che continua: assottigliamento e imborghesimento tra precarietà e incisività. La visibilità e la trasmissione della memoria. Un ruolo di cambiamento nella chiesa in un progetto complessivo di cambiamento. Quali sono adesso i nostri valori comuni. 3) Comunità e pluralismo: Il pluralismo vissuto e sognato. La tendenza attuale: il pluralismo di frontiera. Incominciamo a vedere la contraddizione in cui la tendenza pluralista è immersa. Ma la contraddizione può essere trasformata in un processo creativo e come tale forse deve essere vissuta. 4) Comunità e comunicazione: l' esperienza d' intreccio fra impegno e dimensione interpersonale. I problemi della comunicazione nel nuovo che nasce. Il cammino da inventare.

                                                           n. 5-8 (274/277), mag/ago., '92, pgg. 8-18

Vivere le prospettive di fede cogliendo il fascino della diversità: cammino e prospettive della Comunità del Cassano di Napoli. Contributo al Seminario di Vico Equense-Napoli, 30-31 ott./1 nov. '93 "Ne padri nè maestri".

                                                           n. 3 (285), dicembre '93, pgg. 9-10

Interrogativi e provocazioni dalla realtà di questo fine secolo. Etica comunitaria-etica individuale-etica della responsabilità... Donne e uomini di confine... Ekklesìa delle donne, discepolato di uguali...Luoghi dove si costruiscono relazioni: comunicazione-condivisione-comunità... Condividere i nostri figli... Contributo della Comunità dell' Isolotto al Seminario di Vico Equense-Napoli, 30-31 ott./1 nov. 93 "Ne padri nè maestri".

                                                           n. 3 (285), dicembre '93, pgg. 11-12

Percorso di ricerca di fede autonomo dalle istituzioni: ..nessun ruolo di leader...un cammino di questo tipo si è rivelato difficoltoso e molto esigente...oggi è sentita l' esigenza di un maestro... Contributo della Cdb "La Porta" di Verona al Seminario di Vico Equense-Napoli, 30-31 ott./1 nov. '93 "Nè padri nè maestri".

                                                           n. 3 (285), dicembre '93, pg. 13

Autonomia e responsabilità... all' interno della comunità...verso il mondo esterno...e verso Dio... E' stato più facile liberarsi dai condizionamenti dela chiesa che da quelli socio-economici... Contributo della Comunità della Resurrezione di Firenze al Seminario di Vico Equense-Napoli, 30-31 ott./1 nov. '93 "Nè padri nè maestri".

                                                           n. 3 (285), dicembre '93, pg. 14

Comunità di S. Paolo - Roma: Una fede lunga vent' anni: per il ventennale della nascita della Comunità. Festa del 16 gennaio 1994.

                                                           n. 1 (286), febbraio '94, pgg. 6-8

Comunità di base di Gorizia: Veglia di Natale 1993: "Luogo dell' uguaglianza e della differenza". La strada: la grande abitazione dei profughi, degli immigrati, degli emarginati... Il Sud del mondo e il Sud di Dio...

                                                           n. 1 (286), febbraio '94, pgg. 9-13

Comunità dell' Isolotto - Firenze: Veglia di Natale 1993: "Ritrovare la speranza, progettare il positivo, ricostruire partendo dai resti".

                                                           n. 1 (286), febbraio '94, pgg. 14-18

Comunità cristiana di Piazza Luogo Pio - Livorno: Veglia di Natale 1993: "Nato da donna". Supremazia maschile impoverimento umano... Dio si è fatto uomo o umanità?... Nati da uomo e da donna...

                                                           n. 1 (286), febbraio '94, pgg. 19-22

Comunità di Oregina - Genova: Veglia di Natale 1993: "E sia città nuova..." Gesù nasce fuori della città... e da tutto quello che essa rappresenta...

                                                           n. 1 (286), febbraio '94, pgg. 23-24