Testata sito CdB
CHIUDIVAI AL SITO

LA COMUNITÀ NELLA GIORNATA DEL PRIMO MARZO

C’eravamo anche noi nella moltitudine colorata, soprattutto di giallo, che lunedì 1 marzo pomeriggio ha attraversato il centro di Genova. Donne,uomini, giovani e anziani provenienti da tante parti del mondo hanno fatto sentire la loro voce contro la xenofobia, contro il razzismo di stato, hanno gridato la loro voglia di lavorare per una convivenza interculturale civile, per un reciproco solidale riconoscimento.

Non  solo la comunità ha dato l’adesione alla giornata di sciopero , ma alcune persone hanno contribuito e accompagnato dall’inizio l’organizzazione delle iniziative sviluppatesi nella città, di cui il corteo del pomeriggio è stato l’acme.

Il primo marzo lo sciopero degli stranieri ha  rappresentato un momento di riflessione sulle tendenze discriminatorie e criminalizzanti che sottendono da anni le politiche e le pratiche che regolano l’immigrazione. Un fermarsi per guardarsi e riconoscersi, nel popolo del 1 marzo, nel rifiutare una legislazione che colpevolizza la migrazione, decontestualizzandola dalla cornice che l’ha prodotta: colonialismo e post colonialismo, le pratiche di sfruttamento coloniale riproposte in terra occidentale.

Non si vedeva da un po’ una moltitudine di cinquemila persone attraversare le vie della città …e in questa moltitudine la freschezza e la vivacità di tanti giovani di tutti i colori che hanno capito l’importanza e l’urgenza non solo di dire basta ma di costruire momenti e spazi che rendano possibile la convivialità delle differenze.


LA COMUNITÀ  NEL TEMPO DELLE ELEZIONI REGIONALI

La comunità ha deciso di prendere sul serio il momento elettorale che si sta vivendo con intensità  nella nostra regione e per questo ha preso due iniziative.

La prima   si terrà venerdì 5 marzo alle ore 18 in una società di mutuo soccorso e  coinvolgerà prevalentemente  la comunità e le persone più vicine ad essa. Avrà come obiettivo un confronto a 360 gradi con due candidati regionali che appoggiano il candidato Burlando dell’alleanza politica che va dall’UDC alla Federazione della Sinistra.

La seconda si terrà venerdì 12 marzo alle ore 17 nella sala della Comunità di san Benedetto e verterà sulla laicità nelle politiche regionali .

La laicità intesa specificamente ( ma non esclusivamente ) come reciproco riconoscimento, nella  distinzione degli ambiti di riferimento, delle istituzioni statali ed ecclesiastiche, non si declina soltanto a livello europeo, nazionale ma anche a livello regionale.

 Nel  titolo V della Costituzione  all’articolo 117 alle regioni  sono attribuite materie di legislazione concorrente che aprono una dialettica tra i poteri delle regioni e la vita concreta di istituzioni ecclesiastiche e di enti religiosi.

Allora il confronto  verterà  su  temi, fra gli altri, come:

-         il rapporto tra scuola pubblica e scuole “paritarie”( comprese quelle gestite da enti religiosi)  e scuole private ( il problema dei finanziamenti e non solo )

-         l’assistenza religiosa nei luoghi di salute(preti–cappellani d’ospedale a libro paga dell’Asl ? )

-         il riconoscimento concreto di sepolture diverse da quelle delle confessioni religiose

-         la tutela dei diritti civili e di cittadinanza di tutte e di tutti

-         la tutela e la valorizzazione delle differenze etniche, religiose , di orientamento sessuale

-    quale  orientamento  politico-culturale di fronte a questioni come il testamento   biologico, la procreazione  medicalmente assistita .

Mi  auguro che gli incontri servano a vincere qualche tentazione astensionista e a ridare vigore all’impegno politico delle persone che parteciperanno.

Peppino Coscione.