Dal Brasile un segno di speranza.

Giulio Girardi

da La nonviolenza e' in cammino n. 1049

   

Viviamo in un mondo che affoga ogni giorno di più nel sangue degli innocenti, dei bambini, delle donne; sangue che gronda soprattutto dal fragore delle armi scatenate dai più forti contro i più deboli, contro i bambini, contro le donne; armi che sono strumenti di dominio dell'uomo sull'uomo, dell'uomo sulla donna, dei popoli sui popoli, del diritto della forza sulla forza del diritto, del denaro sull'integrità della natura.

A questo fragore tenta di  contrapporsi la ribellione degli esclusi, della solidarietà, della speranza di vita e di pace.

La costruzione della pace passa per la distruzione delle armi. Perché un mondo diverso e' possibile solo se e' possibile liberare l'umanità' dall'incubo delle armi e della morte.

Ogni arma distrutta avvicina i popoli, avvicina l'umanità, a un nuovo futuro. Per questo il nuovo Brasile, con la scelta del disarmo e della nonviolenza,  annuncia al Brasile di domani, all' umanità di domani, che un mondo diverso è possibile, che la storia non è finita, che una nuova storia sta incominciando.