SULLA SOBRIETA’ IN POLITICA

LETTERA DEI GIOVANI ALLE COMUNITA’ DI BASE

 

Ricordiamo insieme Platone:

“Quando ero giovane ebbi un’esperienza simile a quella di molti altri: pensavo di dedicarmi alla vita politica non appena fossi diventato padrone di me stesso…”

Pensiamo che una rivoluzione politica sia necessaria come non mai in questo momento, una politica che non sia solo far carriera, ma uno strumento per la costruzione di una società più giusta.

Crediamo che la politica sia fatta prima di tutto da noi, impariamo ad affermare le nostre idee con umiltà e gentilezza. Troviamo nuovi modi di confrontarci con gli altri, partecipiamo e non giriamo la testa dall’altra parte. Crediamo sia importante partecipare con responsabilità, impegno, fatica, partecipare per potersi indignare per riuscire a credere, per appartenere ad una comunità, per guardare gli altri riducendo i pregiudizi. Sogniamo una politica che rispetti e valorizzi gli immigrati. Sogniamo un paese in cui i clandestini non siano più costretti a nascondersi per paura di esser rispediti indietro ma possano organizzarsi e farsi sentire.

Intendiamo la sobrietà come contrasto di ebbrezza: il ritorno del famoso logos occidentale: consapevolezza moderazione, limpidezza. Accentuare il guardarsi e giudicarsi tipico della nostra cultura. Ci sarebbe bisogno di rendere i cittadini più maturi per far sì che scelgano governanti più giusti, far sì che i governanti siano costretti a diventare migliori. Un popolo migliore per una democrazia più partecipata.

Eliminiamo tutto il fumo (il calcio , la moda, la televisione immondizia, la corsa all’arricchimento individuale) che distoglie il nostro sguardo e le nostre riflessioni dalla politica e dalla vita in comune, la politica deve essere una parte importante della vita di tutti.

Sogniamo un paese guidato da “filosofi” intesi come persone che ragionano per il bene comune liberi da giochi di potere o da interessi economici.

La politica lontana ed estranea a noi non esiste noi la influenziamo e lei influenza la nostra vita., viviamola con lealtà e passione.

Sobrietà politica è onnicrazia, cioè potere di tutti, di ciascuna persona nell’ambito di gruppo sia comunitario che sociale che regionale, nazionale, mondiale ed anche esprimere un non voto nelle elezioni significa rivendicare l’onnicrazia. Speriamo di poter arrivare un giorno a vivere in un mondo onnicratico, fare del proprio meglio per capire quali sono i nostri limiti e le nostre capacità.