Segreteria Tecnica Nazionale Cdb
Cdb Nord-Milano
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Verbale del Collegamento seminariale delle cdb a Tirrenia nei giorni 8-9 dicembre 2007

 

Alle ore 15.30 di sabato 8 dicembre 2007 nella sala refettorio dell’Hotel Florida , alla presenza di circa 70 persone, ha inizio l’incontro seminariale sul tema “Fare comunità. Ministeri-servizi: Quali? Come esercitarli?.

Sono presenti circa 70 persone appartenenti alle CdB (Gruppo di ricerca Ardizzone di Bologna, CdB di Alba (CN), CdB Isolotto e CdB La Resurrezione di Firenze, CdB Oregina di Genova, Cdb Cotetoe CdB Luogo Pio di Livorno, CdB Nord-Milano, CdB Villaggio Artigiano di Modena, CdB del Cassano di Napoli, Cdb S. Paolo e Gruppo di controin- formazione ecclesiale di Roma, CdB di Pinerolo (TO), CdB di Piossasco (TO),   CdB La porta Via Turandot di Verona...) , a “Noi siamo chiesa” , a “Vocatio” e singoli.

A nome della Segreteria Tecnica Rosario Carlig apre l’incontro e spiega che le difficoltà logistiche sono legate alla scelta di un Hotel che non costasse molto ed invita a superare qualche piccolo impasse. Quindi sottolinea il cammino che haportatole cdb alla scelta del tema; temaemerso da esigenze e bisogni di più comunitàma in particolare della comunità di Pinerolo. Non si tratta- continua-di costruire teorie o modelli, ma di comunicarci le esperienze e le pratiche che viviamo nella quotidianità della vita comunitaria; perciò gli interventi introduttivi di Gabriella Natta e di Franco Barbero della comunità di Pinerolo dovranno essere accolti come stimoli allo scambio di comunicazione neigruppi che si formeranno in modo tale che in ciascuno sia presente il più possibile la pluralità delle pratiche comunitarie.

Intervento di Gabriella Natta ( vedi link )

Terminato l’intervento di Gabriella, Stefano Toppi della comunità di San Paolo di Roma presenta, attraverso la proiezione di diapositive, i risultati delle risposte pervenute da 13 comunità in relazione al questionario “Il modo di stare insieme nelle cdb”.

I presenti hanno molto apprezzato i risultati raggiunti, grazie anche all’ottima rielaborazione compiuta da Stefano e alle tabelle riassuntive, che permettono di cogliere con facilità diversi dati significativi sulle CdB italiane.

Il rammarico (e l’auspicio) di molti è stato che se tante altre CdB inviassero ancora i questionari compilati i dati emersi sarebbero certamente molto più interessanti.

N.B. Non invio ora questo file in allegato, perché è di 546 KB e solo pochi potrebberoriceverlo. Il file è a disposizione di tutti e lo invierò a chi melo chiederà.

Intervento di Franco Barbero ( vedi link )

Terminati gli interventi, Rosario invita tutti i presenti a formare 6 gruppi, raccomandando agli appartenenti alla stessa cdb di provenienza di scegliere gruppi diversi. All’interno dei gruppi i presenti (11/12 persone) sceglieranno una coordinatrice o un coordinatore, che possapresentare una breve narrazione del lavoro svolto. Si lavora con buon profitto fino alle ore 20.00.

Alle 20,30 durante la cena facciamo festa per i 30 anni della Comunità di Coteto che attraverso le voci di Pina, di Mauro e di altre persone, soprattutto giovani, della Comunità ci invita alla preghiera, alla riflessione, alla condivisione eucaristica.

La serata trascorre serena e si prolunga fino alle 23.00 allietata da canti e balli.

 

Alle ore 8.30 della domenica 9 dicembre, prima dell’inizio dell’Assemblea plenaria, si riuniscono, come da precedente comunicazione della Segreteria Tecnica, i rappresentanti delle cdb per l’indicazione di nominativi per le riunioniassembleari e i temi per i laboratori del prossimo Incontro Nazionale delle cdb, che si terrà a Castel San Pietro Terme (BO). Sono presenti: Rosario Carlig, Lorenzo Maestri, Domenico Sala, Marcello Vigli, Enzo Mazzi, Peppino Coscione, Stefano Toppi, Paolo Ferrari, Benedetto Musacchia, Roberto Bartoli, Beppe Pavan, Mario Campli, Tosatto Massimiliano, Milani Alberto.

Michele Meomartino ha giustificato la sua assenza ma ha inviato una lettera in cui esprime il suo punto di vista e indica un’ampia gamma di nominativi di persone “esperte sul campo”.

Subito Rosario Carlig passa la parola a Peppino Coscione che presenta il punto della situazione in relazione all’organizzazione tematica dell’Incontro nazionale:

  • indica come titolo : “SOCIETA’ SOBRIA EQUA SOLIDALE- culture e pratiche dal basso”;
  • invita ad organizzare l’Incontro nazionale secondo le modalità usate a Frascati;

presenta i nominatividelle persone già contattate edisponibili a partecipare al primo momento assembleare che si terrà nel pomeriggio del 25 aprile, momento che può continuare a chiamarsi “ Conversando con... “ e può avere come titolo:“E’ possibile cambiare rotta? E come? “:

    • Roberto Bartoli (intervento sulla situazione di ingiustizia, di sperequazione sociale e di degrado ambientale causata dall’attuale sviluppo capitalistico).
    • Giuliana Martirani (intervento sulla sobrietà , come via anche dei beni comuni alternativa a quella attuale).
    • Alberto Zoratti (intervento sulle pratiche e sulle potenzialità trasformatrici del commercio equo e solidale).
    • Antonella Visintin (intervento sugli aspetti oppressivi della tradizione cristiana che hanno prodotto, assieme ad una certa concezione del sacro, il dominio della creatura umana sulle altre creature ed esseri viventi).

La proposta dei nominativi viene accettata, per cui viene data a Peppino l’incarico di dare la conferma alle quattro persone .

Viene poi affrontata la tematica dei laboratori.

  • Peppino Coscione comunica che la comunità di Oregina ha già proposto a settembre un laboratorio sulla responsabilità delle religioni ed in particolare del cristianesimo, per quanto attiene la dialettica onnipotenza-limite nell’ambito della dimensione del sacro; al laboratorio parteciperà come “esperta sul campo” Antonella Visintin, già relatrice nel Dialogando con”.
  • Beppe Pavan proponeun laboratoriosulla responsabilità dei maschi nei confronti del disastro ambientale, utilizzando l’esperienza e le ricerche del sociologo Marco Deriu.
  • Stefano Toppi avanza la proposta di un confronto con Elisabetta Donini sul tema della scienza.
  • Enzo Mazzi ritiene molto utile fare un laboratorio sulla finanza etica, sul microcredito, coinvolgendo soggetti che a Firenze ed altrove fanno hanno costruito pratiche concrete.

A questo proposito, Peppino Coscione fa rilevare come nella lettera inviata da Michele siano richiamati parecchi di questi soggetti, per cui si poterebbe affidare a Michele il compito di trovare delle persone esperte che non solo siano relatori/relatrici per il momento finale dell’ Incontro che l’anno scorso abbiamo chiamato “ Dialogando con”, ma che possano coordinare alcuni laboratori. Inoltre nella sua lettera Michele Meomartino fa riferimento alla possibilità di “dedicarequalche laboratorio all’eticometro, un giochino molto divertente per giovani e meno giovani che serve a misurare il tasso di eticità delle nostre scelte come consumatori più o meno responsabili”.

Marcello Vigli accenna alla possibilità di coinvolgere il gruppo La Tenda di Roma.

Paolo Ferrari sostiene che il tema della sofferenza, così sentita e diffusa, potrebbe essere il tema di un laboratorio.

Dato che il tempo non permette di sviluppare ulteriormente l’argomento e che quasi tutte le comunità non si sono ancora espresse, si dà compito al segretario di invitare ancora una volta le comunità affinché quanto prima si esprimano sui temi dei laboratori, tenendo conto che il loro scopo è quella di mettere in comune, come si è detto nel collegamento di settembre, le diverse buone pratiche esistenti.

Comunque bisognerà arrivare al prossimo Collegamento nazionale, che ci sarà il 23-24 febbraio a Castel San Pietro Terme ( BO ), con un quadro chiaro sia sui laboratori da attivare e sia sui nomi delle persone “esperte sul campo”coinvolte, così pure sulmomento del “Dialogando”.

Alle ore 9.30, dopo una breve comunicazione di Vittorio Bellavite (coordinatore nazionale di “Noi siamo Chiesa”) sulle iniziative che “Noi siamo chiesa” sta costruendo, inizia il momento dello scambio in plenaria sul tema “Pratiche nuove e linguaggi nuovi”, momento coordinato da Paolo Ferrari e Anna Caruso.

Alle 11.15 si formano 6 gruppi di 10 persone che si scambiano e mettono in comune le parole, le riflessioni emerse dal confronto sviluppato nei precedenti sottogruppi.

Alle 11.45 si ritorna in plenaria, viene letta da Dea la sintesi di quanto sviluppato nelsecondo gruppo, si ascoltano diversi interventi finalizzati a mettere in luce altri aspetti non emersi. (vedi link)

L’assemblea ha riconosciuto la bontà del metodo praticato, anche se la brevità del tempo non ha permesso di ascoltare il lavoro di altri gruppi, che potrà essere inviato a tutte le comunità una volta che si farà pervenire alla Segreteria Nazionale. Comunque l’esperienza della scrittura collettiva, un simpatico ed efficace metodo importato dai gruppi sudamericani di lettura popolare della Bibbia, ha permesso di scambiare i pensieri emersi nei diversi gruppi di lavoro ed ha prodotto anche una sintesi scritta delle cose dette.

Al termine, Rosario Carlig, a nome di tutte le comunità, rinnova i più sinceri e profondi ringraziamenti alla Comunità di Coteto (e in particolare a Pina e a Mauro) che ha voluto e saputo organizzare un’accoglienza calorosa a tutti i convenuti.

La Segreteria Tecnica Nazionale delle CdB italiane


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