COMUNICATO STAMPA

 

Benvenuti “Dico”

 

Il disegno di legge che istituisce i cosiddetti “Dico” offre importanti elementi di riconoscimento e dignità istituzionali verso tutte le forme di convivenza al di là di ogni discriminazione anche di carattere sessuale. Estendere tutele e diritti sociali, non paternalisticamente dall’alto ma attraverso l’assunzione di responsabilità solidale, l’animazione comunitaria oltre i confini e la partecipazione dal basso, è la grande scommessa dell’oggi. Su di essa si è impegnato il movimento pluralista, si potrebbe dire il crogiolo, di trasformazione profonda che partito dal dopoguerra è approdato al ’68 ha attraversato la crisi degli anni della restaurazione ed è sfociato nel movimento mondiale per “un nuovo mondo possibile” che ultimamente a Nairobi ha dato prova di maturità e continuità. I “Dico” sono almeno in parte frutto di tale movimento il cui spirito e le cui istanze hanno trovato politici attenti, sensibili e capaci di una mediazione aperta e intelligente. Le comunità cristiane di base sono parte della innervatura di quello stesso movimento. Esse vivono tutta la sofferenza e anche l’indignazione di tanta parte del mondo cattolico di fronte all’inumana intransigenza di gran parte delle gerarchie ecclesiastiche e alle loro strategie politiche lontane da ogni coerenza evangelica. Al tempo stesso le comunità di base esprimono apprezzamento per il risultato degli sforzi di mediazione politica compiuti e continueranno a impegnarsi per l’affermazione sempre più compiuta della laicità dello Stato, della politica e della vita quotidiana.

 

Le Comunità Cristiane di base

 

10 febbraio 2007