Segreteria Tecnica Nazionale delle CdB

Cdb Nord-Milano

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Verbale della riunione di Collegamento nazionale delle cdb tenutasi a Livorno nei giorni 29-30 settembre 2007

 

Sabato 29 settembre 2007 alle ore 16.30 nel salone della Comunità di Coteto a Livorno prendonoavvio i lavori del Collegamento nazionale delle cdb, con all’o.dg. , come da convocazione, i seguenti punti:

  1. Organizzazione del Collegamento allargato di Livorno da tenersi nei giorni 8/9 dicembre prossimo. Argomento dell’incontro sarà “I ministeri nelle c.db..Come esercitarli?Come gestirli?”
  2. Scelta della sede e formulazione definitiva dell’Incontro nazionale delle cdb per il25/26/27 aprile del 2008
  3. Varie ed eventuali

Sono presenti membri : Pina e Mauro del Nevo della cdb Coteto di Livorno, Rosario Carlig e Lorenzo Maestri della cdb Nord Milano, Stefano Toppi della cdb San Paolo di Roma, Luciana Angeloni ed Enzo Mazzi della cdb Isolotto di Firenze, Benedetto Musacchia della cdb del Cassano di Napoli, Alberto e Maria Luisa Milani della cdb di Bologna, Beppe Pavan, Maria Del Ventoe Ugo Petrelli della cdb di Pinerolo, Peppino Coscione della cdb Oregina di Genova, Anna Caruso e Paolo Ferrari della cdb La Porta di Verona, Marcello Vigli del Gruppo controinformazione ecclesiale di Roma, Matteo Menghini della cdb Popolo di Dio di Verona, Leo Piacentini della cdb Luogo Piodi Livorno che rimane soltanto per la mezzagiornata del sabato.

Coordina i lavori Rosario Carlig della segreteria tecnica nazionale, cdb Nord-Milano, verbalizza Peppino Coscione cdbOregina di Genova.

Apre i lavori Rosario dicendo che Mario Campli, Michele Meomartino, Franco Brocco e Mario Francini gli hanno comunicato i motivi per cui non riuscivano ad essere presenti alla riunione di Collegamento, quindi passa la parola a Mauro del Nevo.

Mauro informa che la comunità del Coteto sta preparando i festeggiamenti dei suoi 30 anni di storia, festeggiamenti posticipati a dicembre per permettere a quante più persone possibili delle cdb di poter essere presenti; esprime soddisfazione perché i membri della comunità stanno acquisendo un’autonomia personale e comunitaria sempre maggiore sia nell’appropriazione della Parola che nella gestione dell’organizzazione.

Si procede quindi all’esame dei singoli punti presenti all’o.d.g. :

. Beppe Pavan legge il documento preparato dalla comunità di Pinerolo(inviato dalla segreteria tecnica a tutte le cdb come allegato nella convocazione del Collegamento) sul tema del collegamento allargato di dicembre. Dichiara che il tempo intercorso dal precedente Collegamento ad oggi è stato molto fecondo per la comunità, che ha affrontato con interesse e spirito franco le sue modalità di essere e difare comunità.

A questo punto Rosariofa presente che ha inviato ilquestionario dal titolo “Il modo di stare insieme nelle CdB” a tutte lecomunità e gruppi,dei quali possediamo un recapito e che finora solo poche comunità lo hanno rimandato compilato, per cui si spera che presto arriveranno gli altri.

Marcello interviene per ribadire la sua contrarietà a porre al punto 3 della seconda parte della scheda-questionario la seguente domanda: “Di questa eventuale liturgia sacramentale, in particolare per battesimo, cresima, matrimonio, viene tenuta una qualche forma di “registrazione” o dichiarazione scritta ?”, in quanto le cdb non hanno mai voluto diventare organismi istituzionali

facendo propria la prassi burocratica della parrocchia. Infine invita a problematizzare di più i contenuti espressi nella riflessione letta da Beppe; per esempio, nel titolo non emerge se è necessario o no che ci siano i ministeri.

Sulla problematica della “registrazione”, alcuni interventi hanno fattopresente cheuna forma di testimonianza espressa in modalità differenti può essere utile; è capitato a piùpersone battezzate nelle comunità che hanno poi dovuto presentare una testimonianza o una documentazione ai parroci, per avere il riconoscimento del sacramento ricevuto.

Enzo esprime la soddisfazione per lo sforzo di riflessione fatto dalla comunità di Pinerolo , ma trova che il titolo non ne rispecchia i contenuti; la parola “ministeri” esprime un linguaggio che ci separa dalla gente, dalla consapevolezza sempre più diffusa che fare comunità è il problema di oggi, problema di carattere mondiale, senza distinzione tra credenti e non credenti.

Luciana sottolinea che l’espressione “’autoformazione ad essere contadini/e sempre più efficaci “nella vigna del Signore”, cioè nel mondo in cui ci troviamo a vivere”è una metafora da eliminare, in quanto limitativa del ruolo delle cdb; altri interventi sulla stessa linea porteranno alla fine all’eliminazione della metafora.

Riprende Beppe, dicendo di riconoscersi in quanto detto da Luciana e da altri che hanno insistito sulla necessità di trovare parole nuove per fare entrare nelle comunità la ricchezza e la novità presenti nella società; fa però presente che è stato fatto lo sforzo di guardare la realtà esistente; ritiene inoltre che il luogo per trovare le parole nuove non è il collegamento di oggi ma quello seminariale dell’8/9 dicembre, quando ci saranno più presenze e più comunità.

Paolo ci tiene aribadire che siamo comunità cristiana, chiesa per gli altri, in cammino da anni per restituire quanto agli altri viene tolto o non riconosciuto e che perciò il seminario può essere l’occasione per trovare un linguaggio nuovo, le parole giuste che valorizzino le differenze in positivo, come occasione di condivisione e non di discriminazioni funzionali al potere.

Alberto approva la richiesta di lievi modifiche, nello stesso tempo esprime il suo apprezzamento per l’ottimo lavoro fatto dalla comunità di Pinerolo, ma non nasconde che la traccia-questionario l’ha trovato un po’ rigida, in quanto poche volte era possibile dare alle domande una risposta secca; rilievo quest’ultimo che trova d’accordo Stefano, il quale riconosce che forse sarebbe stato opportuno lasciare uno spazio libero per far dire alle comunità qualcosa di ciò che fanno .

Maria chiarisce che quando abbiamo cominciato a riflettere sul collegamento seminariale la domanda era: dove stiamo andando? Quindi il seminario era pensato come luogo in cui facciamo il punto della situazione, in cui riflettiamo sul come viviamo le relazioni, il momento in cui si parte dal sé per essere efficaci nella “vigna del Signore”.

Matteo chiarisce che nella sua comunità quando si parla di ministeri, si pensa subito al ministero dei preti e quindi c’è il rischio di un fraintendimento immediato.

Peppino interviene per evidenziare che nel linguaggio delle prime comunità la ministerialità era la caratteristica di tutta la comunità, in quanto tutta la comunità era concepita e si viveva come servizio per gli altri, come chiesa per gli altri, che poi si articolava in differenti servizi o ministeri.

La proposta di Maria Luisa di dare il seguente titolo: FARE COMUNITA’: RELAZIONE, CONDIVISIONE, SERVIZI vieneapprezzata, ma alla fine tutti e tutteconvengono che porta con sé il rischio di non puntualizzare la specificità dei contenuti assegnati al collegamento seminariale.

Al termine degli interventi sulla scheda presentata dalla comunità di Pinerolo si decide di mettereil titolo proposto da Maria Del Vento di Pinerolo: “ Fare comunita’: ministeri-servizi. Quali? Come esercitarli? “

Quanto all’utilità di ricavare dalla lettura comparata dalle schede-questionario qualche dato statistico si concorda di fare un lavoro che faccia emergere i punti comuni e di maggior rilievo; di questa attività si prende carico Stefano .

Si passa quindi a trattare gli aspetti organizzativi del Collegamento seminariale propossti dalla cdb di Pinerolo

 

Dopo una intensa discussione che ha visto gli interventi di parecchie persone si conviene :

- nel pomeriggio del sabato 8 dicembre:

  • interventi introduttivi di 20 minuti ciascuno;
  • Lovoro in piccoli gruppi avendo tutti lo stesso argomento:”Fare comunità:ministeri-servizi. Quali? Come esercitarli”
  • . riunificare nellaserata il momento del memoriale eucaristico con quello della condivisione della cenaedella convivialitàdella festa dei 30 anni della comunità del “Coteto”.

- nella mattinata della domenica 9 dicembre:

assemblea plenaria sul tema : “PRATICHE NUOVE,LINGUAGGI NUOVI PER ADEGUARE IL CAMMINO DELLE CDB”. L’assembla plenaria sarà coordinata da Paolo di Verona che metterà in atto le metodologie idonee per rendere dinamica ed efficacela partecipazione delle persone presenti.

- Per quanto riguarda la sede del collegamento seminariale, dopo attenta valutazione e discussione sui prezzi con i gestori dell’Hotel , si decide di scegliere l’’Hotel Florida di Tirrenia.

 

Prima di chiudere la prima parte del collegamento, Rosario presenta le varie proposte pervenute per la scelta della sede del prossimo Incontro nazionale delle cdb che si terrà nei giorni 25-26-27 aprile 2008. Tutti concordano con la proposta avanzata da Rosario di svolgerlo all’ Albergo delle Terme, centro congressi, di Castel S. Pietro Terme, vicino Bologna, in quanto offre prezzi e comfort del tutto vantaggiosi. Alle ore 20.30 si chiudono i lavori per partecipare alla cena offerta dalla comunità del “Coteto” ,che ha preparato con tanto gusto e generosità.

 

 

Domenica 30 settembre, alle ore 9, nella sala dell’Hotel Florida di Tirrenia, si aprono i lavori del collegamento relativi ai punti 2 e 3 dell’o.d.g.

. Peppino, dietro invito di Rosario, legge al punto 2 del verbale del 25.06.2007 la parte relativa alla scelta, fatta nel precedente collegamento, del tema del prossimo Incontronazionale: “PER UNA SOCIETA’ SOBRIA EQUA SOLIDALE”

Marcello concorda con la sostanza del tema scelto, rilevando però che la problematica va collocata nel tempo e nello spazio, in un sistema economico-sociale ben preciso, con una base tecnologica, che non va condannata, quasi fosse possibile tornare indietro, quasi a prima della rivoluzione industriale, come ipotizzano alcuni gruppi.

Luciana consiglia di partire dalle buone pratiche, individuando i percorsi che sono stati compiuti a partire da ’68 e lavorare perché le buone pratiche diventino soggetti politici, costringendogli attuali i politici a fare i conti con esse; così facendo sarà possibile aprire nuove spazi di socialità.

Beppe dichiara di constatare che, a proposito dei diritti degli ultimi, gli ultimi stanno diventando sempre più ultimi e primi sempre più primi. Manca spesso la consapevolezza che nel momento in cui viene riconosciuto un diritto a me, non posso non pensarlo e volerlo come diritto riconosciuto a tutti e questo perché manca anche la consapevolezza del limite come parzialità sia di genere che di individuo.

Al tema dei diritti si collega l’intervento di Paolo che ricorda che il 2008 sarà l’anno in cui si celebrerà il 60° anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, sui quali a Verona è stato organizzato un cineforum con serate tematiche dal 21 agosto al 25 settembre di quest’anno; e riprendendo Beppe, sottolinea come anche sul tema dei diritti umani ci sia tanto corporativismo.

Per Enzo il tema dell’Incontro nazionale scelto potrebbe essere anche della Comunità di S. Egidio, mentre noi siamo un’altra cosa; le cdbnella loro prassi hanno collocato lo snodo nella critica del dominio del sacro, il sacro come ingordigia dell’esistenza e pretesadell’immortalità . Occorre rilevare la carenza del cattolicesimoprogressista che mentre fa propri gli slogan della lotta per la giustizia, non è capace sottoporre alla critica l’Istituzione del sacro; Zanotelli è un esempio di questa posizione culturale e religiosa. Noi vogliamo la sobrietà anche nella testimonianza di fede: riti a basso consumo, appartenenze deboli, non proselitismo.

Per Matteo nella comunità Popolo di Dio non c’è spazio per il sacro, perciò non si può continuare ad essere servi di istituzioni sacrali; c’è soltanto l’impegno a seguire le orme del Nazareno.

Benedetto sottolinea la necessità di dare al nostro Incontro nazionale la dimensione della ricerca della fede e dell’interiorità, quell’interiorità che ho di nuovo sentito sprigionarsi dalla rilettura delle “Lettere dal deserto” di Carlo Carretto

Stefano invita ad essere propositivi più che a tranciare giudizi negativi nei confronti di coloro che pur avendo una posizione o fanno un cammino diverso da noi, sono comunque orientati verso unimpegno di giustizia e di pace; diversamente c’è il rischi di isolarci . Esprime la sua perplessità sulle buone pratiche relative alla costruzione di una società sobria, in parte perché non le vede, in parte perché non sa dove esse possano andare a parare; non gli sembrano adeguate soluzioni troppo drastiche e un po' "integraliste" (rinuncia al frigorifero in casa, e simili).

Paolo dice che ci sono molti luoghi nei quali si fanno le riflessioni inerenti al tema scelto. Lo intriga piuttosto l’accenno fatto da Enzo al dominio del sacro, al potere del sacro che condiziona tante persone. Si chiede se non è il caso di portare avanti l’idea dell’onnipotenza, andando alle radici del problema della laicità.

Peppino interviene invitando tutte e tutti al tema già scelto che fa da cornice: i suggerimenti venuti peraltro fanno sì che un tema, comune ad altri gruppi e movimenti, prenda una sua connotazione, una sua specificità.Il dominio del sacro, la sete dell’onnipotenza, la dimensione della laicità sono presenti, nella scheda, dove si parla di abitare il limite (contro sia l’onnipotenza del sacro che quella della tecnologia che hanno in comune la sete di dominio su uomini, donne,e sulla natura ) e dei suoi significati; nella scheda si parla di venire fuori da un secolare immaginario collettivo per scorgere ed esercitare nuove buone pratiche che sono presenti tra di noi e fuori di noi; queste pratiche, come ha detto Luciana, possono anzi devono diventare soggetti politici nuovi se vogliamo contribuire a trasformare in meglio questo mondo.

Peppino ritiene che non ci sia un’adeguata consapevolezza, anche all’interno delle cdb, della drammatica crisi attuale, soprattutto crisi ecologica. Per questo, a 40 anni dal’68 siamo ancora chiamati/e,seppure con modalità diverse, a contestare il sistema capitalistico esistente e dominante che esprime la sua rapacità e la sua ingordigia nello sfruttamento costante delle persone umane e nella distruzione delle risorse naturali, supportato in questo dal potere del sacro.

E’ chiaro, continua Peppino, che il quadro generale si articolerà in laboratori dove potranno essere sviluppate le tematiche maggiormente scelte dalle comunità che devono esserechiamate, come altre volte, sia a migliorare il titolo generale dell’ Incontro nazionale che a indicare i temi specifici dei laboratori.

Benedetto sollecita di collegare il tema della sobrietà con quello della felicità.

Rosario dichiara che a questo punto si possono ritenere definite le comunità che si assumono il maggiore impegno per la riuscita dell’Incontro nazionale : la comunità di Oregina per la parte tematica e la comunità di Bologna per la parte organizzativa, in stretto contatto con la segreteria tecnica, comunità Nord-Milano.

Si stabilisce anche che all’incontro di dicembre a Livorno le comunità portino proposte di nomi per la “tavola rotonda” di apertura e proposte di temi specifici per i laboratori.

Infine si sintetizzano i punti di cui si terrà conto nello sviluppare il tema centrale dell’incontro nazionale delle cdb:

  • la critica al dominio del sacro , quale caratteristica della storia delle cdb;
  • la messa in comune delle buone pratiche e delle buone parole, anche quelle ultime dette da Benedetto XVI nei confronti del sistema capitalistico attuale;
  • la valorizzazione dei momentistorici del ’48-’68-2008, nei quali, con la Carta dei Diritti, è andato sempre più concretizzandosila traduzione dei valori indiritti.

 

 

Varie ed eventuali

a) Viene definita la logistica dell’Incontro Seminariale che si terrà all’Hotel Florida di Tirrenia nei giorni 8-9/12 / 2007

b) Viene letto un’ e-mail di Mario Campli sulla situazione del Coordinamento Europeo. In occasione della riunione che ilCoordinamento europeo terrà il 13-14 ottobre Mario ha chiesto al collegamento delle indicazioni da portare a nome delle cdb italiane.

Si conviene che si possono conciliare le istanze degli spagnoli e dei "continentali" proponendo la laicità e la sua cultura come fondamento per una società multiculturale e multireligiosa che non voglia ridursi ad una somma di ghetti rispettosi, magari, gli uni degli altri, ma chiusi ciascuno nella sua identità garantita dal possesso di verità eterne. Il vero pluralismo si conquista attraverso la diffusione della consapevolezza della parzialità delle diverse  culture e religioni frutto del loro costituirsi nella storia dei diversi popoli, gruppi, nazionali. All'interno di questa concezione si possono ridimensionare il peso e la funzione sociale e politica delle diverse centrali religiose sgombrando il terreno dalle diatribe stato/chiese proprie dei paesi latini e cattolici. 

c) Matteo fa una breve storia della nascita della comunità di base di Verona “Popolo di Dio” e chiede che qualcuno delle cdb sia presente al loro incontro organizzato per il giorno 21.10.07.

d) Per gli Atti di Frascati, Rosario propone,a nome della Segreteria Tecnica, e il collegamento all’unanimità approva, che in prima battuta tutto il materiale venga letto e ordinato dalla comunità Nord-Milano, venga poi messo nel sito delle cdb; in seguito, se si riterrà opportuno, potrà essere realizzato un testo cartaceo.

e) Rosario espone la situazione di bilancio, mostrando i contributi che stanno pervenendo dalle comunità, da gruppi o da singoli. Attualmente vi sono in cassa €.3844Il Collegamento verifica ed approva..

f) Paolo comunica che si è rinnovato il gruppo di coordinamento dei Gruppi biblici che vogliono continuare a mantenere il collegamento con le cdb. Il coordinamento ha definito un programma di 2/3 anni per la formazione di animatori di gruppi biblici e auspica che qualcuno delle cdb voglia e possa partecipare a questi incontri di formazione che si realizzano secondo modalità partecipative.

g) Stefano informa che sul sito dei giovani delle cdb è uscita una lettera amara del gestore, che lamenta lo scarso utilizzo del sito sia da parte dei giovani che dei “diversamente giovani” delle cdb; spera quindi che vi sia maggiore partecipazione da parte delle cdb. Paolo riprende dicendo che ci vuole un’adeguatastrategia, per esempio parole-chiave , che stimoli di più ad entrare nel sito.

h) Matteo comunica che la Chiesa Anglicana offre gratuitamente per una settimana uno spazio attrezzato perché i giovani possano avere in Inghilterra uno scambio culturale, un confronto con altre realtà.

i) Si definiscono infine i giorni del prossimo Collegamento e cioè sabato pomeriggio 23 febbraio edomenica 24 febbraio 2008. Quanto al luogo, Rosario esplorava la possibilità di farlo a Castel S. Pietro Terme ( Bologna ).

 

La riunione di collegamento termina alle ore 12.45 .

 

 

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