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Sono solo alberi

 

Nel mio quartiere è arrivata la metropolitana. Cioè arriverà. Per ora sono arrivati le gru, le scavatrici, le ruspe, i camion e tutte le ingombranti attrezzature che servano per realizzarla. Sono arrivati pure la polvere e il rumore. Il solito prezzo da pagare al progresso, dicono. E’ necessario per vivere meglio, per la mobilità che in effetti rasenta il caos nelle ore di punta.

Sarà vero. Ma dove prima c’era un piccolo parco ora c’è un deserto e alcune baracche del cantiere.

Nel “Parchetto” portavo  la mia bimba a giocare con gli amichetti. E da più grande, lei si incontrava là con la sua banda. Quante volte ho letto un libro seduta su una panchina! Li conoscevamo uno ad uno gli alberi che ci facevano ombra, erano nostri amici . Ora non ci sono più. Li hanno sdradicati. Non hanno potuto opporsi o protestare o avanzare soluzioni alternative.

Era la scelta  più comoda. 

Allora ho pensato a tutti gli alberi che vengono sdradicati, tagliati, bruciati nel nostro pianeta malato; alle responsabilità della nostra specie; alla possibiltà di formulare e sviluppare un’etica della responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle generazioni future. E mi sono anche chiesta quando il “nuovo” comandamento d’amore datoci da Gesù potrà riguardare tutti i viventi che con noi fanno parte della natura.

Come spesso accade, una bella poesia riesce ad esprimersi meglio di un lungo discorso.

 

Da Poesie del poeta spagnolo Rafael Alberti:             

                                              

Han sdradicato un albero

 

Han sdradicato un albero. Ancora stamani

il vento, il sole, gli uccelli

l’accarezzavano benignamente. Era

felice e giovane, candido e eretto,

con una chiara vocazione al cielo

e un alto futuro di stelle.

Stasera giace come un bimbo

esiliato dalla sua culla, spezzate

le tenere gambe, affondato

il capo, sparso per terra e triste,

disfatto in foglie

e in pianto ancora verde, in pianto.

Questa notte uscirò – quando nessuno

potrà vedere, quando sarò solo –

a chiudergli gli occhi ed a cantargli

quella canzone che stamani il vento

passando sussurrava.

 

 

Anna Cavallaro

CdB di San Paolo - Roma

 


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NOTA:

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