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2008 anno della Palestina

60 anni dal Nakba

In ricorrenza dei 60 anni dal Nakba anche a Genova fervono una serie di iniziative promosse da diverse associazioni che lavorano per sostenere i palestinesi che stanno  un terribile momento soprattutto quanti abitano ( si fa per dire! )  quel minuscolo territorio, lungo 40 km e largo non più di 13-14 km su cui vivono un 1 milione e mezzo di abitanti che è Gaza.

In questa atmosfera si colloca la presentazione avvenuta sabato 2 febbraio alle ore 17.30 nella Chiesa di san Torpete,  presentazione organizzata da don Paolo Farinella, del bel libro “Muri, lacrime e za’tar- storie di vita e voci dalla Palestina”,  edizione Nuova dimensione.

Il testo ha un frontespizio molto significativo e nell’appendice una cronologia storica, approfondimenti su alcuni aspetti geografici, storici, religiosi, sociali, politici e alcune mappe di grande che sono di grande aiuto per quanti non hanno dimestichezza con la problematica affrontata.

Alla presenza di circa 80 persone, l’autore Gianluca Solera ha parlato del suo lungo “viaggio” nei sotterranei, potremmo dire, della vita delle persone soprattutto palestinesi ma anche di quelle israeliane che lavorano per costruire spazi di coesistenza, di riconoscimento reciproco, come annuncio e testimonianza di un  futuro vicino che possa vedere due Stati e due popoli vivere  e convivere senza l’orrore della guerra e il timore della violenza.

La lettura di alcuni brani del libro ha reso visibile, per così dire, la gente, gente di fedi diverse, di sangue diverso, ma pur sempre persone fatte di carne e di spirito troppo martoriate.

Il miglior commento al libro lo ha fatto Mons. Michel Sabbah, patriarca della chiesa latina di Gerusalemme, che nella prefazione dice: “ Il merito maggiore del libro di Solera è di essere un mezzo che fa parlare "gli uomini di buona volontà", a volte con rigore di cronaca, a volte con poesia, con la poesia che questa terra, che è fatta di uomini e donne che vogliono semplicemente vivere, e che devono imparare a vivere insieme e pienamente il mistero di Dio nella loro terra”. Non sono mancati gli interventi dai presenti: alcuni ottimisti sulla possibilità che i luoghi attuali di convivenza tra palestinesi e israeliani possano dare un’accelerata ad accordi, altri scettici sulle reali intenzioni del governo d’Israele di giungere alla formazione di uno Stato Palestinese che non sia un’appendice di quello d’Israele, tutti però indignati nei confronti di un muro.

L’invito non può essere che quello di leggere il libro, per percorrere con l’autore un viaggio spirituale in Terra santa in questo tempo  di preparazione alla Pasqua liturgica che ci sforziamo di vivere nella quotidianità della nostra esistenza.

Peppino Coscione

della CdB di Oregina - Genova

 


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NOTA:

Ricordiamo che questi interventi rappresentano “punti di vista” non necessariamente della comunità di appartenenza di chi scrive, tanto meno del movimento delle CdB, ma punti di vista personali dall’interno delle comunità su argomenti di attualità che ciascuna/o ritenga di dover proporre in primo piano come oggetto di riflessione.

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