PEPPONE E DON CAMILLO

 

 

 

La Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia attraverso l’assessore alla cultura di Rifondazione Comunista, ha incaricato don Andrea Bellavite, direttore del settimanale diocesano Voce Isontina, ad ascoltare enti, associazioni e gruppi che si interessano di questioni relative alla pace e ai diritti umani al fine di raccogliere indicazioni utili all’elaborazione di un progetto di legge regionale dedicata a tali temi.

La notizia, lanciata con grande risalto addirittura dall’Ansa nazionale, ha sollevato grande scalpore ed ha aperto un animato dibattito nel mondo cattolico definendo l’evento come “clima dei tempi di Peppone e don Camillo”, suscitando scandalo tra alcuni sacerdoti che vedono quell’operazione come una corsa ai soldi.

In questa terra martoriata e divisa, questo lavorare per mettere insieme le aspirazioni di tanti, potrebbe essere un modo per far crescere la speranza alla pace, perché tutti sono d’accordo nell’affermare il bene della pace ma non tutto ciò che si propone per realizzarla è in linea con la proposta evangelica e gandhiana.

Strano questo criticare la Giunta perché finanzia il sacerdote, quando lo stesso governo regionale di centro sinistra in continuazione con il precedente di centro destra finanzia contributi di centinaia di migliaia di euro per le scuole cattoliche private e per gli oratori parrocchiali!

 

 Alberto  De Nadai 

              della Comunità cristiana di base di Gorizia



NOTA

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