Legge 194

 

Il Gruppo Donne della Comunità di San Paolo esprime un netto dissenso rispetto all'iniziativa parlamentare di avviare un’indagine conoscitiva sull’applicazione della legge 194, ma è anche fortemente critica circa la risposta data da Bindi, Fioroni e Turco con la proposta delle cosiddette tutele della maternità, consistenti in un assegno di 250/ 350 euro durante la gravidanza.

La complessità della scelta di una maternità non può essere ridotta ad un assegno-elemosina elargito per qualche mese né, d’altra parte, una Commissione parlamentare ha gli strumenti per effettuare un qualsiasi controllo sull’applicazione della 194 che non sia già effettuato o in atto: la 194 ha avuto un monitoraggio costante e ha mostrato che le donne, rese libere di scegliere autonomamente se affrontare una gravidanza, hanno dato prova di maturità ricorrendo sempre meno all’interruzione volontaria, come chiaramente dimostrano le statistiche.

Partiti di governo e di opposizione si trovano però uniti nell’ideare provvedimenti effimeri, invece di proporre e applicare cambiamenti strutturali sul piano del lavoro e dei servizi per la maternità.

Il Gruppo delle Donne della Comunità di San Paolo sollecita tutte le parti politiche a non speculare sulla vita delle donne nel tentativo di dare una qualche risposta al Vaticano e di conquistare  voti a buon mercato.

Roma, 2 dicembre 2005