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Castel san Pietro 6-8 dicembre

L’ombra del divino

 

Che cosa può spingere più di cento donne a partecipare a un Incontro Nazionale a Castel san Pietro, nei pressi di Bologna, convocato con questo titolo: “L’ombra del divino”? partendo da Roma, Firenze, Padova, Verona, Trento, Milano, Genova, Alba, Torino, Avellino, Pinerolo...??

L’invito diceva: “I nostri percorsi di vita attraversano e sono attraversati dal presente: in questo arco di tempo fra nascita e morte, luogo-spazio di relazioni umane, sperimentiamo il continuo divario fra realtà e desiderio, cerchiamo di rispondere all’interrogativo di “come stare al mondo” con un continuo rapporto fra parola ed azione, attraversiamo con pratiche di libertà femminile confini segnati da ordini simbolici che non rappresentano la nostra interezza di corpo-mente-emozioni (...).

La ricerca di una spiritualità che non sia fuga dalla realtà, ma coraggio di pensare il futuro, ci chiede pratiche di libertà per sfuggire agli autoritarismi di ogni genere e ai deliri di onnipotenza e per testimoniare spazi di giustizia” (...).

Nei cinque laboratori preparati da altrettanti gruppi donne (gruppi donne di Verona-Ravenna; donne cdb s. Paolo di Roma, Il cerchio della luna piena di Verona; gruppo donne cdb Genova e gruppo Il Graal di Milano) abbiamo proseguito la nostra ricerca, iniziata da molti anni, ponendoci una domanda sullo sfondo: “Come rendere punto di riferimento ‘quel divino tra noi leggero’, per andare oltre i confini oppressivi, ma anche per dis-ordinare le nostre case sicure, non chiudendole a difesa di identità sacrali, bensì aprendole all’accoglienza delle diversità?”.

Con la sua preziosa partecipazione, Antonia Tronti (studiosa di religioni orientali e occidentali, maestra di Yoga), che ha seguito tutte le giornate, ha raccolto quanto emerso nei laboratori e ha rilanciato il tema introducendo il confronto assembleare, che ha concluso l’Incontro, ma che non ha concluso un cammino...

Ho letto nelle esperienze, nelle parole, negli sguardi, nel respiro, nei progetti... delle donne presenti, tanto desiderio di libertà, di confronto, di condivisione e di sostegno reciproco.

La celebrazione della condivisione, con poesie, preghiere, musiche, lacrime, pane e perle... ha confermato la bellezza e l’importanza di questo cammino, che rinsalda la nostra relazione e ci consente di immaginare un altro “mondo” possibile. Sì, “insieme, tessendo reti, si può!...”.

Carla Galetto

della CdB di Pinerolo

 


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NOTA:

Ricordiamo che questi interventi rappresentano “punti di vista” non necessariamente della comunità di appartenenza di chi scrive, tanto meno del movimento delle CdB, ma punti di vista personali dall’interno delle comunità su argomenti di attualità che ciascuna/o ritenga di dover proporre in primo piano come oggetto di riflessione.

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